HAWKMAN (1994)

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RIPROPOSTA


HAWKMAN

Analisi di un supereroe alato

Marcello Vaccari

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Nel numero 509 della collana “Albi del Falco”, uscito il 16/1/1966, faceva la sua prima comparsa in Italia un personaggio abbastanza singolare, della scuderia D.C. Comics: FALCO (HAWKMAN) in compagnia della fedele Alata (Hawkgirl).
Questa storia, seppure tratta dal N.1 della serie americana originale, non era il primo episodio in assoluto uscito in America. Infatti anche questo personaggio, al pari di Flash, Green Lantern, Atom ed altri, aveva utilizzato una collana “contenitore” come trampolino di lancio per saggiare i gusti del pubblico. Dopo il grande successo ottenuto dalla rivitalizzazione di Flash (1956) e Green Lantern (1959) sulla testata “Showcase” e della Justice League (1960) su “The Brave and the Bold“, ecco apparire, sul N. 34 di quella stessa testata (Marzo 1961), un altro recupero di in supereroe degli anni 40, il nostro HAWKMAN appunto.
Ancora una volta non viene semplicemente riportato alla vita il vecchio personaggio, ma ne viene introdotto uno simile, ma fondamentalmente diverso. I testi sono ancora del suo creatore originale, quel Gardner Fox che è uno dei principali artefici della rinascita dei supereroi americani nei primi anni 60, mentre i disegni sono affidati inizialmente ad uno dei più bravi e famosi disegnatori americani di sempre: Joe Kubert, anche lui già disegnatore di qualche storia del personaggio della Golden Age.
Nonostante l’ottimo duo di autori, e la notevole qualità complessiva delle storie, il personaggio non ebbe l’impatto immediato di quelli citati prima. Dopo due brevi serie di tre numeri ciascuna (B. & B. N. 34/35/36 e 42/43/44), Falco emigra quindi su un’altra collana antologica: Mystery in Space, a tenere compagnia al personaggio leader della testata Adam Strange (praticamente inedito da noi). Dopo altri quattro numeri si guadagnerà finalmente la propria serie regolare, il cui primo numero (Maggio 1964) arriverà da noi un paio di anni dopo. Nel frattempo però Hawkman aveva già definito le sue caratteristiche principali. Katar Hol e sua moglie Shayera, fanno parte della polizia del loro pianeta natale THANAGAR, un mondo molto più avanzato tecnologicamente del nostro. Arrivano sul nostro pianeta all’inseguimento di Byth, un criminale capace di mutare forma. Giunti sulla Terra, dopo avere provveduto ad assorbirne il linguaggio tramite una fantasiosa apparecchiatura chiamata Absorbascon (che li aiuterà molto anche in seguito), chiedono l’aiuto del commissario della polizia di Midway City (un’altra delle tante città immaginarie del cosmo
D.C.), George Emmet, che li provvede anche di una copertura, impiegandoli nel museo locale sotto il nome di Carter e Shiera Hall. Dopo avere catturato il criminale, i due decidono di accettare l’invito del commissario di rimanere sulla terra per imparare i metodi della polizia locale. Dopo diverse avventure però, il loro diventa un vero e proprio amore per la terra ed i suoi abitanti, e quello dello studio dei metodi di polizia diverrà una scusa, anche poco plausibile, per rimanervi per sempre.
Ed è così che li troviamo, nella prima storia pubblicata dalla Mondadori, nel patetico (ma riuscito) tentativo di convincere il loro superiore Thanagariano che i metodi della polizia terrestre sono più efficienti dei loro, e quindi meritano di essere studiati.
Così facendo ripassano velocemente le avventure avute fino ad allora, e noi veniamo qui a sapere che quella non è la loro prima storia.
In seguito verranno anche pubblicati alcuni degli episodi usciti in precedenza su Mystery in Space, completamente fuori cronologia, come del resto era solita fare la Mondadori con tutto il materiale D.C.
Uno dei fattori più rilevanti di queste storie è sicuramente il disegno. In tutti gli episodi (tranne uno) pubblicati nelle varie collane mondadoriane, il disegnatore è Murphy Anderson. Il suo disegno, notevolmente influenzato da quello del grande Alex Raymond di Flash Gordon, è classico ed elegante, e le sue tavole, spesso formate di grandi panels, sono sempre graficamente molto accurate, e decisamente piacevoli.

http://www.glamazonia.it/wp-content/uploads/2016/10/hawkray.gif (78645 byte) Una tavola di Murpy Anderson in perfetto stile Raymondiano per una delle migliori storie in stile”fantasy” da A.d.F. N°526
L’immagine della copertina è stata scaricata dal sito https://www.fumetto-online.it/ (che ringraziamo) ed è © degli aventi diritti

Il suo periodo, quasi tutto edito, e quello delle prime storie del bravissimo Joe Kubert (edito pochi anni fa su di uno splendido Play Book dalla Play Press), rappresenta a tutt’oggi il meglio delle avventure di questo eroe, che dopo l’abbandono di Fox ed Anderson è rapidamente scivolato prima nella mediocrità e poi nel dimenticatoio per molti anni, dopo la chiusura della sua testata con il numero 27 (9/68).

La qualità delle storie di Gardner Fox, comunque, non è particolarmente esaltante. Scrittore portato molto più al genere fantascientifico, si trova spesso a disagio nello stretto ambito di 10/13 tavole della maggior parte dei racconti dell’epoca, mentre trova decisamente più consona la distanza delle 24/26 tavole dove ci offre alcune buonissime storie, spesso di genere “Fantasy”, come ad esempio su A.d.F. N.526 dove troviamo una storia in chiaro stile Raymondiano, sia nei testi che nei disegni, che qui sono forse al loro meglio. Dello stesso filone sono quelle dei numeri 552 e 569. Altre belle storie a tutta lunghezza le troviamo nei numeri 532/533, 538 e su Batman-Nembo Kid N. 81,83,85.
Del resto Falco si dibatte tra minacciosi alieni (molto in voga in quel periodo) e classici cattivi più o meno super, che combatte, insieme alla moglie Alata, sempre con armi antiche tratte dal suo museo (balestre, mazze ferrate, lance ecc.) senza mai fare troppo male agli oppositori di turno, come voleva il rigido codice censorio dell’epoca.
Nel caso di problemi molto seri, poteva sempre contare sull’aiuto dei congegni fantascientifici che teneva a bordo della sua astronave, sempre in orbita attorno alla Terra.
La caratterizzazione del personaggio non riesce ad andare aldilà dei soliti stereotipi dell’eroe senza macchia e senza paura tipici della D.C. fino agli anni 70, nonostante il fatto di essere sposato e di avere una moglie che combatteva il crimine al suo fianco, il che era decisamente singolare ed atipico (e lo è tuttora!). Questa situazione però, non è mai stata sfruttata come avrebbe dovuto, e Fox ha mantenuto nelle sue trame un’ eccessiva disinvoltura, che ha sempre dato a queste storie un’ingenuità già allora ampiamente superata dai tempi, soprattutto per un eroe che avrebbe dovuto essere più “urbano”, visto che passava la maggior parte del tempo a combattere criminali comuni.
Anche Hawkgirl non viene approfondita molto, anche se appare sempre come personaggio indipendente e piuttosto forte nell’ambito della coppia, e mai si trova in situazioni tali da dover essere salvata dal marito, come invece era solido cliché all’epoca, ma non è immune da gelosie nei confronti di altre bellezze incontrate dal marito nelle sue avventure.
Qualche nota per gli appassionati della D.C.. su B.-N.K. n.84 fa la sua prima apparizione assoluta la maga Zatanna, figlia di un personaggio degli anni 40, il mago Zatara. Questa potente maga, che produce i suoi incantesimi pronunciandoli al contrario (cosa che il traduttore della Mondadori non aveva capito, visto che le frasi sono riportate nell’originale inglese), diverrà un personaggio abbastanza importante nel cosmo D.C.. L’abbiamo rivista altre volte nelle storie di altri personaggi ed in CRISIS, ed ultimamente scorazza anche per le testate Vertigo come nello splendido THE BOOK OF MAGIC. Adam Strange appare di sfuggita su A.d.F. N.554, ed Atom fa la sua comparsa su B.-N.K. n.85, dove viene a conoscenza delle identità segrete dei nostri due eroi.
Del resto niente di rilevante è successo in queste storie, che si susseguono senza scossoni. Poco dopo le storie pubblicate dalla Mondadori, la collana di Hawkman venne chiusa (N.27) ed il nostro emigra sulle pagine di ATOM che diventa “ATOM and HAWKMAN” dal N.39.
Ancora poche storie ed anche questa testata chiuse (N.45 11/69), e Falco da quel momento apparirà solamente come membro della Justice League, fino al 1975, quando riappare in una breve serie di raccontini di 6 tavole su Detective Comics, pubblicati anche in Italia dalla Cenisio. Queste storielle hanno ben poco peso nell’economia del personaggio, e si salvano solo per dei buoni disegni di J.L. Garcia Lopez, che ha prodotto 3 episodi. E qui finiscono le pubblicazioni italiane.

In America troviamo, poco dopo, una storia in tre parti su SHOWCASE dal N.101 al 103 (1978), insieme ad Adam Strange, che merita solo per le ottime copertine di Joe Kubert, e poi Hawkman scivola nell’anonimato, apparendo come personaggio di supporto su “World’s Finest Comics” dal N.256 (1979) al N.282 (1982), storie di 8/10 pagine parecchio insipide, poi ancora l’oblio, con solo le sporadiche apparizioni in altre collane e nella Justice League.
Nel 1985, sull’onda del rinnovamento di tutti i personaggi D.C., anche il nostro Hawkman ha la sua brava miniserie di 4 numeri che saggia il mercato in vista di un rientro, ma i riscontri non sono buoni.
Forse meglio l’anno successivo, dopo che CRISIS ha portato nuovo interesse attorno agli eroi D.C., ed uno speciale uscito quell’anno spiana la strada ad una nuova serie che parte in Agosto 1986. Questa serie gestita da Tony Isabella (testi) e Richard Howell (disegni), ha però vita breve, terminando solo l’anno dopo con il N.17 (12/1987). E qui termina la storia del nostro Hawkman.

Infatti dopo meno di due anni appare una splendida miniserie di 3 numeri intitolata HAWKWORLD, ideata dal giovane talento di Tim Truman sull’onda del “revisionismo” dei supereroi che li aveva riportati in auge alla fine degli anni 80, dove l’intera storia di Hawkman viene spazzata via come non fosse mai esistita, aprendo la crepa maggiore nella continuity dell’universo D.C. creatosi dopo CRISIS.
Questo rifacimento totale infatti, avrebbe avuto un senso se fatto subito dopo l’avvio della ricostruzione generale nel 1986. Invece l’Hawkman che aveva scorazzato per varie collane (compreso il Superman di Byrne) fino al 1988, dopo questa miniserie risulta non essere mai esistito, ed a nulla è valso il penoso tentativo di aggiustamento, effettuato nel primo annual della nuova serie regolare (aperta dopo il grande successo della miniserie e chiamata anch’essa Hawkworld), dove si tenta di spiegare le azioni del vecchio Hawkman attribuendole al suo predecessore della ex TERRA 2, che però non era un extraterrestre di Thanagar, ma un terrestre che non poteva certo disporre della tecnologia avanzata del pianeta alieno che tanto spazio aveva avuto nelle storie degli anni 60 e seguenti. In definitiva un tentativo di tappare dei buchi, che ne crea altri ancora più grossi.
Ci sarebbe stato un modo molto meno traumatico di spiegare un Hawkman totalmente rinnovato, anche nell’aspetto fisico, come quello di Hawkworld. Sarebbe bastato fare rimpiazzare (nel corso della miniserie) il vecchio personaggio con l’altro, con una semplice successione (ad esempio il nuovo Hawkman avrebbe potuto essere il figlio del vecchio, o il fratello o semplicemente un altra persona ritenuta più degna dalle autorità del pianeta), e questo non avrebbe causato alcun problema di continuity, ed avrebbe mantenuto intatto il pathos della pur splendida miniserie.
Di recente nella miniserie Zero Hour, Jurgens ha fatto un altro, piuttosto patetico, tentativo di risistemare tutto, chiamando in causa un delirante Dio-Falco, che avrebbe accomunato tutte le incarnazioni del personaggio, che in definitiva finivano per essere tutte la stessa persona.
Anche questa spiegazione però non convince affatto, e così anche l’ultima serie dedicata ad Hawkman chiude mestamente poco dopo. Purtroppo il danno era già stato fatto, e per L’Hawkman che conoscevamo non c’è più possibilità di ritorno, se non leggendo le sue vecchie ed affascinanti storie.

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Legenda:
N.K. = Albi del Falco Nembo Kid
S.N.K. = Superman Nembo Kid
S.A.N.K.= Super Albo Nembo Kid
BATM = Batman Mondadori
B.C. = Batman Cenisio
D.C. = Detective Comics
Testata Originale, N°, Data, Titolo Italiano, N° tavole, Testata Italiana
HAWKMAN 1a 5/64 DUE CIVILTA’ 15 NK.509
HAWKMAN 1b 5/64 IL PADRONE DEGLI ELEMENTI 14 NK.510
HAWKMAN 2a 7/64 L’ARMA A LUCE FREDDA 14 NK.520
HAWKMAN 2b 7/64 ALI NEL TEMPO 15 NK.512
HAWKMAN 3a 9/64 I PREDONI DEL CIELO 15 SANK. 77
HAWKMAN 3b 9/64 UCCELLI IN GABBIA 11 SANK. 78
HAWKMAN 4a 11/64 LA RAGAZZA DIVISA IN DUE 14 SANK. 84
HAWKMAN 4b 11/64 I LADRI DEL FUTURO 15 SNK.529
HAWKMAN 5a 1/65 L’OMBRA – 1′ 21 SNK.532
HAWKMAN 5b 1/65 L’OMBRA – 2′ 14 SNK.533
HAWKMAN 6 3/65 IL PANETA ILLORAL 30 SNK.569
HAWKMAN 7a 5/65 LA FORZA DEL SOLE 15 SANK. 82
HAWKMAN 7b 5/65 GLI UOMONI COCCODRILLO 11 BATM. 72
HAWKMAN 8a 7/65 IL GIGANTE DALLA MASCHERA D’ORO 14NK.516
HAWKMAN 8b 7/65 FALCO E I RAPACI 13 BATM. 65
HAWKMAN 9 9/65 IL MAGO DELLA MATERIA 25 SANK. 85
HAWKMAN 10a 11/65 CONTROSPIONAGGIO 15 NK.517
HAWKMAN 10b 11/65 LO SPECCHIO DI CAGLIOSTRO 12 NK.511
HAWKMAN 11 1/66 LO SPARVIERO DELLA NOTTE 23 SANK. 83
HAWKMAN 12 3/66 SFIDA SU UN ALTRO MONDO 27 SANK. 81
HAWKMAN 13 5/66 LA REGINA ALVIT 24 NK.526
HAWKMAN 14 7/66 IL TESORO DEI NOVE IGNOTI 31 SNK.538
HAWKMAN 15 9/66 SCOURGE OF THE UMAN RACE 24 INEDITA
HAWKMAN 16 11/66 I GORILLA VOLANTI 28 SNK.552
HAWKMAN 17a 1/67 IL CORVO NERO 15 SNK.574
HAWKMAN 17b 1/67 LADRI DI GIOIELLI 17 SNK.565
HAWKMAN 18 3/67 WORLD THAT VANISHED 23 INEDITA
HAWKMAN 19 5/67 PARASITE PLANET PERIL 23 INEDITA
HAWKMAN 20a 7/67 DEATH OF THE LIVING FLAME 11 INEDITA
HAWKMAN 20b 7/67 MITHRA E LA VALLE DEL LEONE 12 BATM. 69
HAWKMAN 25 5/68 IL RITORNO DI MEDUSA 16 BATM. 61
Mystery in Space 87 11/63 GLI INCREDIBILI FURTI 16 SNK.554
Mystery in Space 88 12/63 LA GIORNATA BALORDA 16 SNK.557
Mystery in Space 89 2/64 LA MINACCIA MOTORIZZATA 14 SNK.561
RISTAMPA ? anni40 LA “PICCHIATA” DEL FALCO 9 BATM. 62
D. C. 446 4/75 IL MISTERO DELLA MACCHINA VOLANTE 6 B.C. 3
D. C. 452 10/75 IL LADRO DALLA MANO SCARLATTA 6 B.C. 70
D. C. 454 12/75 PRENDIMI SE TI RIESCE 6 B.C. 4
D. C. 455 1/76 LA BATTAGLIA DELLE ARMI CHE TRADISCONO 6 B.C. 5
D. C. 467 2/77 L’UOMO CHE RAPI’ HAWKMAN 6 B.C. 16
D. C. 468 2/77 LA BATTAGLIA DELLE MACCHINE PENSANTI 17 B.C. 21
D. C. 479 10/78 I VERI EROI NON MUOIONO MAI 8 B.C. 41
D. C. 480 12/78 UNA MUSICA CRIMINALE 8 B.C. 42
The Brave and the Bold 139 1/78 REQUIEM PER UN GRANDE PIEDIPIATTI 17 B.C. 50

SUL PLAY BOOK N°15 sono stati stampate le prime 9 storie dell’Hawkman della Silver Age, tutte di Gardner Fox e Joe Kubert tratte da:
The Brave and the Bold N°34, 35, 36, 42, 43, 44

Tutti i personaggi e le immagini contenute in questo articolo sono © D.C. Comics