L’INCREDIBILE HULK e PETER DAVID

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RIPROPOSTA


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PETER DAVID E HULK

di Stefano Samoggia

(articolo del 18 ottobre 1996)

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La continuità di un autore su una testata americana per più di quattro o cinque anni è un lusso che pochi fumetti possono vantare (pensiamo agli X-Men di Chris Claremont, ai Teen Titans di Marv Wolfman e George Perez, al Sandman di Neil Gaiman e pochi altri). Fra queste è impossibile non parlare di Peter David e del suo Hulk, scritto con continuita’ da più di 100 numeri.

LA STORIA


hulk3Nato come versione supereroistica dell’eterno dualismo Dottor Jeckyl e Mr Hide, Hulk nasce nel 1962 dai soliti Stan Lee e Jack Kirby: il Dottor Bruce Banner, inventore della bomba Gamma, durante un esperimento nel deserto resta esposto alle radiazioni della sua stessa creazione per salvare un ragazzo (Rick Jones), che si era avventurato inavvertitamente nella zona della detonazione. A causa dell’esposizione ai raggi Gamma, quando il giovane scienziato ha un eccesso di adrenalina, rabbia o paura che sia, si trasforma in un fortissimo gigante verde e stupido, che si esprime a monosillabi e che ha come unico interesse il cibo e la tranquillità. E’ innegabile che l’idea del dualismo fra un dottore mingherlino e un gigantesco mostro verde fu tanto semplice quanto efficacie. Per anni i lettori, e soprattutto gli spettatori delle Tv americane ed estere, grazie ad una fortunata serie di telefilm con Lou Ferrigno, restarono affascinati da questo gigante verde e selvaggio ma fondamentalmente buono.

Per quanto l’idea possa essere valida, però, dopo venticinque anni di storie a fumetti la stanchezza nelle storie di Hulk si fece sentire, e, in pieno periodo di rivoluzione dei supereroi, un forte cambiamento anche fisico del personaggio sembrò essere l’unica speranza per evitarne una prematura morte editoriale. Venne quindi chiamato a rimediare le sorti del titolo, reduce da una lunga e pesante gestione di Bill Mantlo e Sal Buscema, il solito John Byrne, che nel corso degli anni si è poi specializzato nel rilancio di testate un pò decadute (West Coast Avenger, Namor, e prossimamente New Gods e Doom Patrol per quelli della DC). Dopo neanche dieci numeri (sei per la precisione) a causa di dissapori con Jim Shooter, l’editore capo della Marvel di allora, John Byrne lascia la testata nelle mani non abilissime di Al Milgrom. Sul motivo del litigio viene narrata la “leggenda” secondo cui una storia già disegnata di Byrne e accettata dall’editor di Hulk Dennis O’Neil (storia poi pubblicata sulla testata antologica Marvel Fanfare, in Italia sullo speciale Marvel Fanfare della Star Comics) venne rifiutata da Shooter. Saranno necessari un’altra decina di episodi prima di poter festeggiare l’arrivo del nuovo scrittore regolare, Peter David.

hulk2E’ il 1987 quando, già nel suo primo numero come scrittore regolare, il 331 del maggio di quell’anno, pubblicato in Italia sul n. 44 dei Fantastici Quattro della Star Comics, David stravolge lo status quo di Hulk: non più il gigante verde ingenuo e rissoso, ma un più cinico e furbo Hulk grigio, che utilizza la propria forza solo per proprio tornaconto, e che ha come unico scopo l’eliminazione del suo alter ego debole Bruce Banner prima, la bella vita, le donne e la ricchezza poi.
Questa è solo la prima fase di una lunga evoluzione del personaggio, che porterà Hulk a vestire i panni prima del viaggiatore on the road, poi del gangster, fino a giungere a capo (almeno per quello che riguarda la pubblicazione italiana delle sue storie) di una organizzazione segreta nota come Pantheon.

L’UOMO E LA SUA CREATURA

hulk1Dicevamo all’inizio del nostro articolo che pochi autori di fumetti sono rimasti a scrivere un personaggio di cui non erano detentori dei diritti per molto tempo (escludiamo quindi i vari Jeff Smith e Dave Sim): in questa continuità, che tanto ha favorito uno sviluppo coerente dei vari personaggi della serie, sta il successo sempre crescente della testata del golia verde. David stesso, in una intervista apparsa su Wizard 37, ci spiega la fortunata alchimia che consente al suo Hulk di ricevere apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico:

Io voglio che il pubblico non sappia cosa lo aspetta: momenti tristi, momenti allegri, azione e melodramma. Hai bisogno di un mix di questo tipo, perché se la gente capisce cosa sta per accadere, perde interesse nel proseguire la lettura. Voglio che i lettori aprano ogni numero senza sapere cosa aspettarsi, se non di leggere una bella storia.

Non c’è che dire, David è stato di parola: umorismo, lutti, romanticismo e azione si sono succeduti nei numeri di Hulk in perfetto equilibrio. Grazie anche ad un eccezionale cast di comprimari, paragonabile solo a quello dell’Uomo Ragno di Stan Lee e John Romita, ogni episodio è un piccolo gioiello in un grande affresco che solitamente si dipana in una ventina di numeri. Chi legge solitamente fumetti di supereroi sa che difficilmente questi hanno un atteggiamento realistico davanti a cio’ che accade loro (basta pensare che non esiste incontro fra diversi supereroi in cui non ci si picchi per almeno quattro o sei pagine prima di scoprire che il nemico comune è un altro); le reazioni sono spesso forzate, e il più delle volte chi legge si chiede il perché di comportamenti così “sciocchi”.
David stravolge questa regola. Hulk fa esattamente quello che faremmo noi se fossimo alti quasi tre metri e fossimo praticamente indistruttibili: Se noi fossimo cinici e viziosi, con un basso profilo morale, dotati di una forza straordinaria ma fisicamente deformi, cosa faremmo? La risposta di Peter David è geniale e plausibile al tempo stesso: in questa situazione Hulk si fa credere morto da tutti i suoi conoscenti, e va a fare la guardia del corpo di un Gangster a Las Vegas, passando il suo tempo nel lusso più sfrenato e con donne bellissime (almeno cinque alla volta).

hulk4Altro punto di forza della serie sono da sempre i protagonisti di contorno: la moglie di Hulk, Betty Ross Banner, l’amico colpevole della nascita del golia verde, Rick Jones, sua moglie Marlo, un vecchio comprimario delle storie degli anni settanta, Ron Wilson, Doc Samson, lo psichiatra dai capelli verdi, hanno permesso a David di farci ridere, piangere, emozionare affrontando allo stesso tempo battaglie cosmiche e piccoli drammi della vita reale. In questi mesi, avviene, almeno per quello che riguarda l’edizione italiana, il più originale e imprevedibile dei colpi di scena, che aprirà al gigante di giada una nuova e più cupa fase della sua vita.

Scrive David: “Tutte le cose accadute ad Hulk nel recente passato avranno un effetto sul tipo di cambiamento che avra’ il personaggio…Ogni singolo aspetto della mia gestione di Hulk, soprattutto per quello che riguarda l’evoluzione psicologica, è attentamente pianificato per molto tempo. Per questo quando alla fine avviene un drastico cambiamento, questo sembra shockante e sorprendente, ma allo stesso tempo perfettamente logico…“. Siete curiosi? Non vogliamo anticiparvi nulla, e quindi l’unico consiglio che possiamo darvi è quello di non perdere un solo numero di Devil e Hulk dei prossimi mesi, per l’esattezza dal n° 29 in poi.

I NUMERI DI HULK

Per capire le dimensioni del fenomeno Hulk e Peter David è giusto dare qualche cifra della sua gestione del Golia Verde.

Da circa dieci anni, se si esclude il periodo di Jeff Purves come disegnatore, la testata è regolarmente in classifica vendite fra il 25 e il 40 posto, ottenuto senza trucchi quali cross over, pubblicità o copertine speciali.

Peter David è da cinque anni in classifica su Wizard fra i dieci migliori autori statunitensi, e da alcuni mesi lotta alla pari con Neil Gaiman (Sandman) per la palma di miglior autore del 1996.

Nel corso di questi dieci anni sulle pagine di Hulk si sono succeduti almeno tre disegnatori quasi sconosciuti che proprio sulle sue pagine hanno evoluto il proprio tratto fino a diventare vere e proprie star: Todd MCFarlaine, Dale Keown e Gary Frank.

Il ciclo GROUND ZERO, quello disegnato da McFarlane, e’ stato iscritto nella hall of fame dei primi cento fumetti dagli anni ’80 ad oggi che ogni amante dei supereroi dovrebbe aver letto.

CONSIGLI PER LA LETTURA

Per chi avesse la possibilità di riguardare questi cento numeri di Hulk (in Italia sui F4 Star dal 44 al 114, e dopo su Devil e Hulk della Marvel Italia, tuttora in corso di pubblicazione) ecco un elenco delle storie piu’ divertenti, commoventi e entusiasmanti per i gusti di chi vi sta scrivendo:

CIRCOLO VIZIOSO (The incredible Hulk 340)
Disegni: Todd McFarlane
Edizione Italiana: Fantastici Quattro 56 (Edizioni Star Comics)
L’incontro scontro fra Wolverine e Hulk, per gli strepitosi disegni di Todd McFarlane.

VITTORIA DI PIRRO (The incredible Hulk 344)
Disegni: Todd McFarlane
Edizione Italiana: Fantastici Quattro 65 (Edizioni Star Comics)
La bella e la bestia: lo struggente incontro fra un Hulk cinico e violento e la moglie del suo alter ego, Betty Banner.

PRIMA DELLA CADUTA (The incredible Hulk 350)
Disegni: Jeff Purves
Edizione Italiana: Fantastici Quattro 85 (Edizioni Star Comics)
E’ piu’ forte Hulk o la Cosa? Un Ben Grimm forte come non mai contro un Hulk piu’ debole ma molto piu’ furbo.

IL RITORNO (The incredible Hulk 372)
Disegni: Dale Keown
Edizione Italiana: Fantastici Quattro 108 (Edizioni Star Comics)
Ritorna Betty Banner, e soprattutto, ritorna l’Hulk verde e stupido.

LA PSICANALISI DI HULK (The incredible Hulk 377)
Disegni: Dale Keown
Edizione Italiana: Devil & Hulk 1 (Edizioni Marvel Italia)
La nascita dell’Hulk che conosciamo oggi: il corpo dell’Hulk verde con la mente di un Bruce Banner molto meno timido e riflessivo di prima.

DOPPIO ZERO (The incredible Hulk 380)
Disegni: Dale Keown
Edizione Italiana: Devil & Hulk 3 (Edizioni Marvel Italia)
La prima storia di David realmente incentrata su un problema sociale: la pena di morte. Protagonista Doc Samson, mentre Hulk non compare mai.

PICCOLE BUGIE (The incredible Hulk 384)
Disegni: Dale Keown
Edizione Italiana: Devil & Hulk 4 (Edizioni Marvel Italia)
Hulk finge di essere DIO con uno dei suoi piu’ letali nemici: l’Abominio. Una storia da brividi.

NON E’ ACQUA (The incredible Hulk 388)
Disegni: Dale Keown
Edizione Italiana: Devil & Hulk 7 (Edizioni Marvel Italia)
Ancora un’incursione di David nei problemi reali: l’AIDS.

PIZZA ALL’AMERICANA (The incredible Hulk 406)
Disegni: Gary Frank
Edizione Italiana: Devil & Hulk 18 (Edizioni Marvel Italia)
Hulk contro Capitan America, e sullo sfondo (o viceversa) l’amore disperato di Rick per Marlo.

PARTY ANIMALS (The incredible Hulk 417)
Disegni: Gary Frank
Edizione Italiana: Devil & Hulk 25 (Edizioni Marvel Italia)
E’ la piu’ divertente storia di supereroi che abbia mai letto: la festa di addio al celibato di Rick e Marlo.

ALL’OMBRA DELL’AIDS (The incredible Hulk 420)
Disegni: Gary Frank
Edizione Italiana: Devil & Hulk 27 (Edizioni Marvel Italia)
E’ il seguito ideale del n° 384. Non esistono lieti fini nel mondo reale quando si parla di AIDS, e David lo sa. Semplicemente perfetta.

Wow!!! Che fatica scegliere solo alcune storie fra le tantissime eccellenti prodotte da David in questi anni. Naturalmente le storie sono state scelte da chi vi scrive in base al proprio gusto. Chiunque non sia d’accordo o voglia aggiungere altre storie si senta naturalmente libero di farlo, magari scrivendomi attraverso la pagina della redazione.

Per gli amanti di Peter David concludiamo l’articolo ricordando che l’autore americano scrive regolarmente anche Aquaman e la nuovissima Supergirl, di cui avrete presto una recensione.

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