RIPROPOSTA
THE FINAL NIGHT
Mini serie di 4 numeri + 1 speciale
D.C. COMICS
written : Karl Kesel
Pencilers : Stuart Immonen
Inkers : José Marzan, Jr.
32 Pg., $ 1.95, Novembre 1996 – Novembre 1996
Recensione di Marcello Vaccari
Questa miniserie, che è l’asse portante del crossover di quest’anno (1996, nda) della D.C. Comics, doveva inizialmente chiamarsi Darkest Night, ma è poi stato giudicato che poteva creare confusione con qualche progetto legato a Batman (che oramai è universalmente conosciuto come Dark Knight). In realtà il nome originale era decisamente più efficace, ed il perché si può capire leggendo l’ultimo albo della serie.
La storia è molto particolare per un crossover di queste proporzioni. Infatti non c’è nessun super-cattivaccio che minaccia di impadronirsi del mondo, i vari eroi non si picchiano appena si vedono (come da cliché ormai abituale), anzi in tutta la serie gli unici, e brevissimi, scontri sono con la folla impaurita.
La trama ha radici talmente profonde nella storia dell’universo D.C. che sarebbero troppo complicate da spiegare. Sappiate comunque che ricalca in parte una vecchissima storia della Legion of Super Heroes, dove la minaccia del Divoratore di Soli veniva sventata dal sacrificio di un legionario: Ferro. Sempre nella storia della legione, si conosce di un evento catastrofico avvenuto nella nostra era, che però trova pochi riscontri nelle registrazioni storiche del periodo (quasi totalmente cancellate forse a causa dell’evento stesso), tranne che fu un cataclisma di scala planetaria.
La trama attuale
La trama attuale vede l’arrivo nel nostro sistema solare del fenomeno cosmico conosciuto come SUN-EATER (divoratore di soli), che non è un essere senziente, ma solo un organismo colossale che per sopravvivere prosciuga l’energia delle stelle. Nel suo girovagare per l’infinito arriva proprio nel nostro sistema solare, preceduta da una aliena che cerca di avvertire gli abitanti dei pianeti sul suo cammino. Tutti gli eroi della Terra devono quindi fronteggiare, per davvero questa volta, la più grande minaccia della loro vita. Tutti i particolari scientifici della storia sono stati curati in modo perfetto, arrivando perfino ad inserire in ogni numero un rapporto finale sullo stato del pianeta, in stile internet, come se lo stessimo leggendo con un browser. Casualmente (?) un gruppo di legionari era arrivato il mese prima sulla terra, e proprio questo gruppo sarà uno dei protagonisti principali della storia, ma tutti gli eroi D.C. si prodigano per mantenere vivo il pianeta che perde rapidamente calore dopo che il Sun-Eater ha oscurato il sole. Ed è proprio questa la caratteristica peculiare di questo crossover, ovvero che tutti i potentissimi super-eroi sono impotenti di fronte a questa catastrofe naturale, e non hanno nessun vero antagonista da malmenare per sfogare la loro rabbia, ma si trovano frustrati ad assistere alla fine del mondo senza poter fare molto di più che ritardare di poco l’inevitabile. All’interno di tutto questo c’è anche una importante sottotrama che vede Superman perdere lentamente i suoi poteri, proprio a causa della mancanza del sole (il suo corpo funziona come una batteria solare).
Alla fine solo il sacrificio di uno dei più grandi eroi della D.C. salverà la terra, un eroe che ultimamente aveva attraversato i peggiori anni della sua vita, diventando addirittura uno dei cattivi. Sto naturalmente parlando della più grande delle Lanterne Verdi, Hal Jordan, che prima di prendere la sua decisione dovrà venire a patti con la sua coscienza, ed andrà a visitare tutti i suoi amici in un notevole speciale, che è parte integrante della miniserie anche se non fa parte della numerazione. Così Hal darà tutto sé stesso per distruggere il divoratore di soli e per rimettere a posto le cose sulla Terra, ma, come si conviene alla morte di un grande eroe, il corpo non verrà trovato, e quindi tutto è possibile, anche se alla D.C. hanno imparato che i morti devono rimanere tali (chiedetelo a Barry-Flash-Allen o a Oliver-Green Arrow-Queen), Superman a parte naturalmente.
Conclusioni
In definitiva una bella storia, ben scritta da Karl Kesel e disegnata con un bel tratto morbido da Stuart Immonen. C’e’ solo da sperare che la Play Press non decida di saltarla come ha fatto per la recente Underworld Unleashed (scritta da Mark Waid!!!!!), anche perché è intimamente connessa con la serie di Superman.
Questa miniserie ha avuto un prologo di 6 pagine, importantissimo per la continuity della D.C., visto che il divoratore di soli prima di arrivare nel nostro sistema solare, distrugge il sole di New Tamaran, pianeta in cui risiede Starfire, ex membro dei Teen Titans e moglie di Dick – Nightwing – Grayson. Solo Starfire sopravvive alla catastrofe. Queste sei pagine erano anche state messe in rete al sito della D.C.: www.dccomics.com
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