BLAKE&MORTIMER (aggiornato al 1997)

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Le Avventure di

BLAKE&MORTIMER

(aggiornate al 1997)

di Rino Monreale

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La Serie

“Blake & Mortimer” sono personaggi poco noti in Italia, ma notissimi oltralpe (Francia e Belgio) dove hanno un vasto stuolo di appassionati, estimatori e semplici conoscenti.
Non credo esista un’altra serie di fumetti con caratteristiche simili. Infatti si tratta di uno dei più suggestivi fumetti di avventura fantastica mai realizzati, ma con un numero di avventure decisamente limitato (8 avventure in 12 albi), sviluppate nell’arco di quasi cinquanta anni.

L’Autore

jacobsEdgar Pierre Jacobs (1904-1987), di nazionalità belga, nel 1940 era incerto tra la carriera di cantante lirico e quella di disegnatore, Jacobs scelse quest’ultima quando la rivista “Bravo” gli chiese di portare a termine con tavole apocrife la storia di Flash Gordon “I Tecnici di Mongo”, interrotta per l’embargo imposto dalla censura nazista ai fumetti provenienti dagli Stati Uniti. Jacobs portò a termine l’impresa in una sola tavola, un piccolo capolavoro di concisione narrativa, il tutto in un impeccabile stile “alla Raymond”, una dimostrazione di vero talento. In seguito per non privare i lettori dell’unica serie di fantascienza della rivista, venne sollecitato a realizzare un racconto “alla Flash Gordon”. Nacque così “Il Raggio U” pubblicato tra il ’43 e ’44.

Al termine della guerra Jacobs, che era assistente di Hergè (il creatore-disegnatore di Tin-Tin), entra ufficialmente a far parte della neo-redazione del settimanale “Tin-Tin“. Sul primo numero della rivista, uscito il 26 settembre 1946, fanno il loro debutto Blake & Mortimer, nella loro storia d’esordio “Il Segreto dell’Espadon“, la serie si dimostrerà da subito uno dei migliori esempi di fumetto fantastico della scuola franco-belga.
Bisogna ricordare che le storie venivano pubblicate su “Tin-Tin” a poche pagine per volta, generalmente due, le quali venivano disegnate di volta in volta.
Con la seconda storia “Il Mistero della Grande Piramide“, pubblicata nel 1950, l’autore trova la sua definizione completa, sia nel tono delle storie che nelle caratterizzazioni dei personaggi.
Jacobs, che ha sempre curato da solo storie, sceneggiature e disegni, è universalmente considerato uno dei maestri della “ligne claire” del panorama franco-belga; e anche se non ha prodotto molto, la qualità delle sue storie è talmente eccelsa, che questo non fa rimpiangere la sua scarsa produttività.
Le avventure di Blake & Mortimer infatti non sono semplici fumetti, in esse c’è qualcosa di più, qualcosa che le avvicina sia al romanzo, sia al cinema e che dà al fumetto una dignità che va ben oltre a quella di un semplice mezzo di evasione.
Lo stile di Jacobs è inconfondibile: storie sempre scritte con cura, coerenti e precise nei riferimenti, con un mix inconfondibile di mistero, fantascienza, avventura e archeologia; sceneggiature sempre tese e appassionanti, con molte didascalie esplicative e montaggio alternato di sequenze; e dei disegni assolutamente splendidi, curati, meticolosi, particolareggiatissimi, eseguiti con un tratto fine, pulito, luminoso, elegante, che si rivela come uno dei vertici della “ligne claire”. Paesaggi e ambienti ricostruiti con scrupolosa precisione, erano frutto di un minuzioso lavoro preparatorio, ricco di tavole preparatorie e addirittura di modellini costruiti dall’autore, tutto questo lavoro apparentemente eccessivo si traduce in un esemplare equilibrio di testi e disegni, straordinariamente efficace dal punto di vista narrativo.

I Personaggi

Le avventure dei nostri eroi sono ambientate in Inghilterra negli anni ’50, un periodo storico socialmente più semplice, e tutto è molto “old England” compreso le caratterizzazioni dei personaggi, le abitudini e le espressioni ricorrenti.

bmorti2Francis BLAKE

Omonimo del celebre corsaro, lo si può definire come “Ufficiale e Gentiluomo”.
Alto e longilineo, biondo con i baffi, il capitano Francis Blake (non è mai stato promosso), presta servizio nell’Intelligence Service (i Servizi Segreti inglesi), di cui è un membro molto abile e capace, ne “Il caso Francis Blake” viene specificato il suo incarico di direttore dell’Agenzia MI5.
Egli si presenta sempre in divisa, all’apparenza dell’esercito, ma potrebbe essere anche dell’aviazione, vista la sua abilità di pilota. Il capitano Francis Blake fa la sua prima apparizione come capo della sicurezza della base di “Scaw Fell” (ne ‘Il segreto dell’Espadon”), nella quale veniva sviluppato l’aereo militare “Espadon”, di cui Mortimer era il principale progettista; la loro amicizia è nata in quella circostanza.

bmortiPhilip MORTIMER

Dal fisico massiccio, più basso del compagno, sfoggia barba e capelli rosso-castani che lo rendono facilmente riconoscibile, papillon e l’inseparabile pipa completano il quadro.
E’ il vero protagonista della serie, o quanto meno quello a cui vengono dedicate più pagine. Mortimer è uno scienziato di fama internazionale, fisico nucleare e ingegnere aeronautico dalla cultura enciclopedica, ha l’hobby dell’archeologia, gli piace viaggiare e conoscere nuove culture. Mortimer è sempre pronto a improvvisarsi detective, è estremamente ostinato e non cede facilmente ai suoi avversari, la sua impetuosità finisce regolarmente per metterlo nei guai, e Blake ha spesso il suo bel da fare per trarlo d’impaccio. Vive in un ampio appartamento da scapolo in Park Lane, nel cuore di Londra, assieme all’amico Francis Blake e al loro domestico Nasir di origine indiana.
Un po’ Sherlock Holmes, e un po’ Indiana Jones, un po’ James Bond, e un po’ Dottor Quatermass. Mortimer è uno dei personaggi a cui si è ispirato Castelli nella creazione di Martin Mystère (così come Orloff è chiaramente ispirato a Olrik).

bmorti3OLRIK

E’ il nemico tradizionale dei nostri eroi, la loro nemesi ricorrente, compare ne “Il segreto dell’Espadon” come capo dei Servizi Segreti del malvagio Impero Giallo, in seguito alla caduta dell’Impero, il colonnello Olrik si ripresenta sulla scena internazionale come malvivente di alto livello capace di occuparsi di tutto: dallo spionaggio indipendente (“Il caso Francis Blake”), al terrorismo scientifico (“S.O.S. Meteore”), dal contrabbando di opere d’arte (“Il mistero della Grande Piramide”), alle rapine di alto livello (“Il caso della Collana”), dal traffico di segreti scientifici (“Le Tre formule del prof. Sato”), a quello di materiali (L’enigma di Atlantide).
Alto, scuro di capelli e di carnagione, occhi magnetici, profilo aquilino, baffetti alla Clark Gable, Olrik è estremamente pericoloso e versatile, egli ha a sua disposizione una rete internazionale di spie, agenti, e contatti, probabilmente creata utilizzando i resti dei Servizi Segreti dell’Impero Giallo.
Olrik sembra definitivamente scomparso al termine de “Le Tre formule del prof. Sato” dove il suo elicottero salta in aria (sarà veramente morto?).

In Italia

Le avventure di Blake & Mortimer sono state pubblicate in Italia per la prima volta sui mitici < Classici Audacia > che però saltarono la prima vicenda (“Il Segreto dell’Espadon”).
In seguito le avventure sono state pubblicate integralmente prima dalla editrice Gandus, poi dalla Comic Art in versione cartonata.
Del racconto “Il Segreto dell’Espadon” esistono due edizioni diverse: la prima, quella della Gandus, è in due albi; l’altra, quella della Comic Art, è in tre albi. Nella versione in due albi, la 2° e la 3° parte sono in un unico blocco.

Le Avventure

0 – IL RAGGIO U

Leggendolo si ha l’impressione di trovarsi di fronte a una storia di Flash Gordon. Si tratta infatti di un “pastiche” ispirato chiaramente al mondo raymondiano, sia nello stile grafico che nelle caratterizzazioni dei personaggi, i quali ricalcano quelli della saga di Alex Raymond. Nonostante alcune ingenuità “Il Raggio U” è un interessante archivio di temi e situazioni tipici di Jacobs, ricco di avventura, di pagine affascinanti e di lucide riflessioni sui rischi e dell’era atomica.

1 – IL SEGRETO DELL’ESPADON

Si tratta di una vicenda estremamente lunga, è la più lunga in assoluto, ed anche un po’ anomala se paragonata alle seguenti. La storia risente del clima di paura dell’immediato dopo-guerra e tentava di esorcizzarla; ma risulta un po’ inverosimile nel suo concetto base. Infatti si narra del malvagio Impero Giallo che da solo dichiara guerra al mondo intero, e riesce nel suo intento. Il ricordo della guerra, si mescola con il tema del “pericolo giallo” ispirato da Flash Gordon e da Fu Manchu. L’Impero Giallo verrà abbattuto in finale da cataclisma, dalla creazione di Mortimer, il caccia ‘Espadon”, questo naturalmente dopo numerose peripezie, fughe, inseguimenti, evasioni.

2 – IL MISTERO DELLA GRANDE PIRAMIDE

Con questa avventura Jacobs ha raggiunto la sua completezza tematica, tutti i temi tipici dell’autore, li troviamo in questa avventura: il mistero archeologico, l’enigma poliziesco, il segreto proveniente da un passato perduto, l’avventura mozzafiato, ma anche riferimenti storici e culturali ben precisi.
Mortimer si trova in Egitto per una vacanza da poter coniugare con il suo hobby: l’archeologia. Ma egli si trova subito coinvolto nella lotta tra una banda di trafficanti di opere d’arte guidati da Olrik, le autorità locali, e alcuni seguaci dell’antico culto di Aton, che proteggono la misteriosa “Camera di Horus”, nella quale sono nascosti da tempo immemorabile, oggetti di valore inestimabile. Tra agguati, inseguimenti, e travestimenti, non manca neppure la classica discesa sotterranea tra cunicoli e gallerie, che diverrà in seguito, uno dei temi narrativi ricorrenti di Jacobs. Una situazione che generalmente porta alla rivelazione del mistero.

3 – IL MARCHIO GIALLO

E’ l’avventura più famosa, quella che viene ricordata più spesso, forse la più bella (assieme a ‘Il mistero della Grande Piramide“), è quella dove l’autore raggiunge la migliore sintesi tra storia, sceneggiatura e disegno. La vicenda è molto complessa: un misterioso criminale che si firma “Il Marchio Giallo” imperversa per Londra con colpi sempre più audaci, portati apparentemente da solo, ma dietro i colpi del Marchio Giallo si nasconde una vendetta verso alcuni celebri professionisti, una macchina per il controllo della mente e altro ancora. Una storia splendida dove tutto è perfettamente calibrato, e che si è anche pensato di trasformare in film.

4 – L’ENIGMA DI ATLANTIDE

Mortimer che si trova nelle Azzorre per una vacanza speleologica, trova un insolito minerale radioattivo e così avvisa Blake, ma con lui compare anche Olrik. Quando i due amici si calano nelle grotte sotterranee vengono seguiti da Olrik che vuole il minerale. Dopo un lungo e avventuroso cammino Blake e Mortimer trovano i sopravvissuti di Atlantide, che hanno sviluppato una civiltà sotterranea nel sottosuolo dell’isola. Una civiltà che rischia di essere distrutta di nuovo dalle lotte intestine, e i due amici si trovano coinvolti.
Questa storia è molto articolata e complessa. A una prima parte stupenda, tutta dedicata al tema tipico di Jacobs della discesa sotterranea attraverso i cunicoli, discesa che porta invariabilmente alla rivelazione del mistero, fa seguito una seconda parte meno accattivante e meno credibile (opinione personale), nella quale troviamo i nostri eroi incontrare la civiltà Alantidea, quasi intatta dopo 12.000 anni (?). La vicenda è comunque bellissima, sia la sceneggiatura, che il disegno.

5 – S.O.S. METEORE

Ecco una storia stupenda che mescola abilmente fantascienza, poliziesco e avventura, molto tempo prima dei film di James Bond. Mentre sul mondo si abbattono cataclismi atmosferici di ogni genere, Mortimer si trova ad indagare su un piccolo mistero che nasconde un mistero più grande, ma improvvisamente scompare. Tocca a Blake toglierlo dai guai. La vicenda prosegue proprio in stile James Bond, fino alla scoperta della base segreta e all’incontro con Miloch, uno scienziato geniale al servizio di una organizzazione che vuole ricattare il mondo mediante il controllo del clima. Al servizio questa organizzazione c’è naturalmente Olrik, che stavolta viene arrestato al termine della storia.

6 – LA TRAPPOLA DIABOLICA

Mortimer ha ereditato una villa dal defunto professor Miloch, nell’abitazione dello scienziato egli trova una “Macchina del Tempo” funzionante! Curioso di sperimentare il congegno, Mortimer si ritrova manipolato da Miloch, e cade nella trappola tesagli dal criminale, e così si ritrova sbalzato attraverso il tempo oscillando tra preistoria e lontano futuro. Anche se la trovata di una macchina del tempo può sembrare eccessiva, in realtà tutto si sviluppa in modo naturale. L’avventura è bellissima, ed è pervasa da un illuminismo alla H. G. Wells sui pericoli di una scienza indiscriminata e priva di coscienza, la sceneggiatura è magistralmente cadenzata, e graficamente Jacobs è al suo massimo, i paesaggi preistorici, medioevali e futuristici sono tutti da guardare e da ammirare.

7 – IL CASO DELLA COLLANA

La collana in questione è quella celeberrima di Maria Antonietta, che tanti guai causò in passato, a tutti coloro che ne entrarono in possesso. Una collana che ha fatto scorrere un fiume di inchiostro, attraverso storie sia reali che immaginarie.
La storia inizia con la fuga di Olrik dalla prigione in cui era rinchiuso, e prosegue con il furto della collana, un inseguimento attraverso i sotterranei di Parigi, una collana falsa che sostituisce quella vera. La storia è esclusivamente poliziesca e avventurosa e priva di elementi fantascientifici, è decisamente affascinante e incalzante nel suo sviluppo, il punto focale della vicenda è l’inseguimento sotterraneo attraverso fogne e gallerie, che Jacobs non manca mai di inserire in ogni storia.
Con questa storia inizia una nuova evoluzione stilistica di Jacobs che aggiunge al suo disegno fino ad allora strettamente “ligne claire”, effetti di chiaroscuro prima inesistenti, effetti che danno più profondità alle sue tavole.

8 – LE TRE FORMULE DEL PROF. SATO

Questa storia ha avuto uno sviluppo estremamente travagliato.
La prima parte è uscita nel 1970, la seconda parte invece è uscita nel 1990, dopo la morte dell’autore avvenuta nel 1987. La seconda parte era rimasta incompleta a causa dei molteplici problemi personali e di salute che si accavallarono nell’ultimo periodo di vita dell’autore, e che gli impedirono di completarla. Jacobs però aveva sviluppato soggetto, sceneggiatura e matite, così l’editore Dargaud fece realizzare le chine dal disegnatore Bob De Moor, che fece un ottimo lavoro rispettando in maniera totale le matite del “Maestro” Jacobs. Nonostante questo la seconda parte risulta diversa dalla precedente, la differenza di “mano” si nota, ma soprattutto si nota la mancanza dei chiaroscuri che il Maestro aveva sviluppato negli ultimi tempi.
Mortimer è in Giappone su richiesta di un collega, il prof. Sato, che ha sviluppato una tecnica che gli permette di costruire dei veri “robot”. Egli teme che le sue scoperte possano cadere in cattive mani, infatti attorno a lui si stanno già stringendo gli emissari di Olrik, e ben presto i due scienziati spariscono dalla circolazione. Tocca così a Blake intervenire.
Jacobs ci mostra, tramite Sato, un Giappone in bilico fra tradizione e tecnologia, in un affascinante ritratto che mescola teatro Kabuki e abitazioni tradizionali con il laboratorio per la “Partenogenesi elettronica” dei robot.

9 – IL CASO FRANCIS BLAKE

Dopo la morte di Jacobs l’editore Dargaud divenuto proprietario dei diritti su Blake & Mortimer ha voluto proseguire la serie, ma per fortuna lo ha fatto con grande rispetto, e questa avventura ne è la dimostrazione. La vicenda è ambientata nel 1954 e va situata tra “Il Marchio Giallo” e ‘L’enigma di Atlantide”, si tratta di una vicenda spionistica priva di elementi fantastici, che vede l’apparente tradimento di Blake, tutto per scoprire una talpa in seno ai Servizi Segreti. Mentre Blake fugge inseguito dai suoi stessi colleghi, Mortimer non esita a lanciarsi in soccorso dell’amico scomparso, fino alla soluzione finale del caso che lo vede ancora una volta fronteggiarsi col Colonnello Olrik, in un crescendo veramente avvincente. Jaen Van Hamme, autore della storia ha dato una ottima prova di sè, seguendo le tecniche narrative di Jacobs, evitando di attualizzare i personaggi, cosa che sarebbe stata completamente fuori luogo. Ted Benoit, il disegnatore, ha usato un tratto tradizionale preferendo la “linea chiara” tradizionale, evitando sfumature e chiaroscuri tipici dell’ultimo periodo, e in questo è riuscito a catturare lo spirito del Maestro dimostrando una spontaneità e una capacità davvero mirabile. Speriamo in un prossimo episodio.

CRONOLOGIA

Anno TITOLO Tav. AUTORE
1943 IL RAGGIO U 43 Edgar P. JACOBS
1946 IL SEGRETO DELL’ ESPADON
L’inseguimento fantastico 62 Edgar P. JACOBS
L’evasione di Mortimer 37 Edgar P. JACOBS
SX1 Contrattacco 45 Edgar P. JACOBS
1950 IL MISTERO DELLA GRANDE PIRAMIDE Edgar P. JACOBS
Il papiro di Manethon 54 Edgar P. JACOBS
La camera di Horus 54 Edgar P. JACOBS
1953 IL MARCHIO GIALLO 66 Edgar P. JACOBS
1955 L’ENIGMA DI ATLANTIDE 62 Edgar P. JACOBS
1958 S.O.S. METEORE 62 Edgar P. JACOBS
1960 LA DIABOLICA TRAPPOLA 62 Edgar P. JACOBS
1964 IL CASO DELLA COLLANA 62 Edgar P. JACOBS
LE TRE FORMULE DEL PROF. SATO
1970 Le tre formule del Prof. Sato 46 Edgar P. JACOBS
1990 Mortimer contro Mortimer 46 E.P. JACOBS (s. m.) Bob De MOOR (c.)
1996 IL CASO FRANCIS BLAKE 66 Jean Van HAMME (s.) Ted BENOIT (d.)