MADE IN JAPAN: RANMA 1/2 (02-01-1998)

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RIPROPOSTA

Si inizia il 2018, ripubblicando ancora articoli legati alla sezione Made in Japan del sito originario di Glamazonia (quello realizzato da Marcello Vaccari&Co. in html, tra il 1988 ed il 2002 circa).
Oggi ecco la Recensione dei due film di RANMA ½ e del manga (pubblicato dal giugno 1996 all’ottobre 1998 dalla Star Comics).

Mario Benenati


RANMA ½
Le sette divinità della fortuna

80 minuti

Dynamic Italia

Lire 39900

Giudizio *****

RANMA ½
La sposa dell’Isola delle illusioni

60 minuti

Dynamic Italia

Lire 39900

Giudizio ******

Recensione di Marcello Vaccari

I cartoni animati di Ranma sono un vero spasso, ma i due lungometraggi, appena messi in vendita in videocassetta dalla Dynamic Italia, sono di gran lunga superiori come animazione e cura dei disegni. Stranamente sembra quasi che entrambe le storie nascano dallo stesso soggetto: un misterioso principe cerca moglie e decide che Akane andrebbe proprio bene. Così la rapisce e naturalmente Ranma (insieme a tutta la banda dei comprimari) si mette sulle sue tracce per recuperare la sua fidanzata. Dopo vari scontri a colpi di arti marziali, Ranma sconfigge il principe di turno, e tutti vissero felici e contenti. Detta in questo modo non sembrerebbe granché, ma in realtà, così come accade nei fumetti, la forza di queste storie non è la trama, ma piuttosto la fittissima serie di gag che scaturiscono dall’interazione dei vari personaggi, e dai dialoghi brillanti ed esilaranti. Il primo lungometraggio, dopo un inizio veramente sfrenato, scorre poi via liscio, con la consueta dose di battute che lo rendono molto divertente, senza però riuscire ad utilizzare appieno tutte le potenzialità dei personaggi creati dalla Takahashi. Viene troppo calcata la mano sulle arti marziali, dimenticandosi un poco delle situazioni demenziali tipiche della serie originale. Il film risulta così molto carino, ma senza arrivare a livelli eccelsi.

Sembra quasi che gli autori si siano accorti di non essere riusciti al 100%, così nel secondo lungometraggio hanno ripreso una trama simile al primo, ma riuscendo stavolta ad inserire tutta la verve e la simpatia dei fumetti originali, compresa quella dose di ingenuo e malizioso erotismo che li pervade. In questo film sono protagoniste tutti i personaggi femminili della serie, ed essendo ambientato sulla spiaggia di un’isola deserta, permette loro di mostrare degli splendidi costumi (tra l’altro i disegni sono veramente belli), dimostrando di avere accresciuto la taglia del reggiseno di almeno un paio di misure rispetto alla serie animata ed ai fumetti. Stavolta vengono rapite tutte le ragazze (compreso Ranma ovviamente) e vengono portate in un vero e proprio harem dove il principe sceglierà la favorita dopo una serie di prove simil-marziali. Ovviamente sceglierà Akane, e Ranma dovrà vedersela con lui. Le gag sono una più divertente dell’altra e durano per tutti i 60 minuti, assicurando un’ora di sane risate. Nettamente superiore al primo.


Collana: NEVERLAND dal N°39

Serie: RANMA ½

Autrice: Rumiko Takahashi
Editore e (©):
Star Comics
128 Pag. L.3300
Quindicinale formato Pocket

Recensione di Rino Monreale

Anche se personalmente non sono un grande fan di manga (pur leggendone diversi), non posso fare a meno di segnalare la serie a fumetti di Ranma 1/2, edita dalla Star Comics, come la migliore pubblicazioni del genere attualmente presente in edicola. Ranma Saotome, giovane erede della scuola di “lotta indiscriminata” Saotome & Tendo, viene fidanzato d’ufficio con Akane Tendo, figlia del vecchio amico del padre. Ma Akane, che nel corso della storia accumula diversi pretendenti, detesta i ragazzi; inoltre Ranma è afflitto dalla maledizione delle leggendarie sorgenti Yusen, nelle quali è caduto, così tutte le volte che si bagna con l’acqua fredda diventa una ragazza, e per tornare normale deve bagnarsi con l’acqua calda. La cosa più interessante di questo fumetto, o meglio di questo manga, non è il disegno che pure è decisamente valido nella sua sintesi espressiva e divertente nel tratto, ma la storia, e la sua sceneggiatura, e cioè come la storia viene presentata, sviluppata e portata avanti. In questo l’autrice Rumiko Takahashi si dimostra una narratrice di talento e una sceneggiatrice superlativa; per rendersene conto basta leggere i primi albi: le presentazioni dei personaggi sono un piccolo capolavoro di sceneggiatura.

La storia ha uno sviluppo a spirale in stile soap-opera e nuovi personaggi entrano nel gruppo dei coprotagonisti ritornando costantemente. Tutti i personaggi, protagonisti e non, sono ben caratterizzati, con i loro tic e difetti (tanti difetti). Rumiko imbastisce continuamente con i questi personaggi una commedia degli errori scoppiettante, e una continua parodia dei manga di lotta (come Dragonball e Ken il guerriero), immaginando le tecniche e le arti marziali più assurde e inverosimili. Inoltre la Takahashi inserisce nella narrazione un malizioso elemento erotico, con una eccezionale naturalezza, derivata sia dal disegno semplice (e non esagerato come in certi manga erotici), sia dall’ingenuo candore dei personaggi da lei presentati (a parte il vecchio Happosai che è un vero maniaco). Nonostante la serie sia intimamente legata agli usi e costumi giapponesi (che vengono spesso messi in ridicolo), è perfettamente leggibile (con qualche piccola nota), le traduzioni sono buone, anche se vi è qualche incertezza ogni tanto (così mi dicono). Insomma Ranma 1/2 è un appuntamento da non perdere, personalmente lo trovo tanto divertente da farmi ribaltare dalle risate. Cosa si può chiedere di più a un buon fumetto?.

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