TALES FROM THE BOG (gennaio 1998)

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RIPROPOSTA

Dopo una serie di interessanti recensioni di albi italiani della Sergio Bonelli Editore, pubblicati ad inizio del terzo millennio, chiudiamo la lunga ed articolata riproposta degli articoli provenienti dai vari siti di Glamazonia (Glama 2.0, OLD Glama e Made in Japan), iniziata del 2016, con una quarantina di recensioni di fumetti internazionali di prim’ordine, molti dei quali Statunitensi.
Come sempre, buona lettura e condividete gli articoli.

Mario Benenati


TALES FROM THE BOG

Ad oggi (gennaio 1998) 6 numeri

B/N Spillato $ 2.96

ED. Aberration Press

Storia e disegni: Marcus Lusk

Recensione di Marcello Vaccari

STORIE DALLA PALUDE

Questa volta vi parlo di una collana di un minuscolo editore, la Aberration Press. La serie si chiama Tales from the Bog, e porta avanti due storie in parallelo, con protagonisti Jasper, un esperto pescatore che non riesce più a prendere un solo pesce, e oltretutto è funestato dalle morti di vari amici, e Cozmo, un ragazzo appassionato di fumetti alla ricerca del pezzo mancante alla sua collezione. Il tutto ambientato in una piccola cittadina di campagna chiamata Bog (che significa “PALUDE”, ma non si capisce bene se questo sia il nome della sola cittadina, o di una intera regione o solo un nome simbolico). Le due vicende sono completamente slegate, e, almeno fino ad ora, non si incrociano nemmeno per un attimo. Quella di Jasper è una storia di solitudine e di piccoli drammi quotidiani, mentre quella di Cozmo è una feroce critica al mondo del fumetto attuale, in tutte le sue forme, partendo dai creatori passando per i negozianti ed arrivando fino ai lettori ed agli speculatori. Questa seconda storia è molto interessante, coglie in pieno l’aria che si respira nel fandom americano negli ultimi tempi, ed affonda nei malori dell’industria del fumetto d’oltreoceano.

L’autore di storia e disegni è Marcus Lusk, che utilizza un segno prettamente umoristico, vagamente nello stile di Jeff Smith per Bone, nonostante la storia non sia certo di taglio umoristico. Il disegno si caratterizza anche perché le pagine sono completamente nere, e le vignette sembrano dover lottare per ritagliarsi dei piccoli spazi bianchi; il tratto è comunque ancora piuttosto acerbo, anche se il miglioramento da un albo all’altro è costante. Lusk scrive con un gergo abbastanza complicato, tentando probabilmente di dare ai personaggi una qualche inflessione dialettale che caratterizzi la zona di origine. Comunque la storia progredisce in maniera scorrevole, con buoni dialoghi ed una notevole dose di realismo. Per come è disegnata ed impostata, vedrei molto bene questa serie come comprimaria sulle pagine di Bone della Macchia Nera, visto che la serie originale di Jeff Smith procede molto a rilento, e quindi hanno dovuto necessariamente trovare una spalla, utilizzando il già visto (sia pur ottimo) Pogo .

I primi quattro episodi della serie sono stati raccolti in un Trade Paperback che costa appena $6.95, per cui ve ne consiglio caldamente la lettura, se riuscirete a trovarlo.

GIUDIZIO Discreto

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