RIPROPOSTA
Questo speciale su FLASH, risale al 1997, fu pubblicato infatti sul sito originario di Glama. Con tanti persone che hanno visto e stanno seguendo il serial TV Flash, abbiamo ritenuto di riproporlo nel blog perché può essere uno strumento utilissimo per scoprire (oppure riscoprire) tanti informazioni importanti sul fulmine scarlatto della D.C. Comics. Ovviamente poi bisognerà aggiornarsi sulle cose avvenute nei fumetti di Flash, dal 1997 al 2017.
Mario Benenati
INDICE Flash Dossier
PRIMA PUNTATA : Intro – Flash story – Gli Universi Paralleli – Crisis – il Nuovo Flash
SECONDA PUNTATA : Personaggi – Principali: I Flash – La Dinastia della Velocità
TERZA PUNTATA: I Cattivi – I Comprimari
TERZA PUNTATA BIS: Max Mercury
SESTA PUNTATA: Cronologia Cenisio
SETTIMA PUNTATA: Cronologia Justice League Play Press
OTTAVA PUNTATA : Cronologia Flash Play Press
LE TESTATE
(aggiornato al 1997)
Flash in Usa
Flash nacque nel Gennaio 1940, sul n.1 della testata che portava il suo nome: “Flash Comics“, questa pubblicava anche molti altri personaggi, come Hawkman, Jonny Thunder, Atom e altri, durò in tutto 104 numeri, scomparendo come la maggior parte dei supereroi della “Golden Age” alla fine degli anni 40 (esattamente nel Febbraio 1949). Flash era presente anche nella testata gemella “All Flash“, 32 numeri editi dall’estate 1941 al 12/47, che si può considerare la testata principale del personaggio perché stampava solo le sue storie. Flash apparve anche in “Comic Cavalcade“, nata nellinverno 1942, Flash vi compare per i primi 29 numeri fino al 10/48, e su “All Star Comics” con le storie della Justice Society of America di cui era uno dei membri fondatori e dove terminò la sua carriera il 2/52 sul 57° e ultimo numero della rivista. Proprio la chiusura di questa storica testata sulla quale venne creato il primo supergruppo della storia dei comics, ed in cui confluirono tutti i supereroi dopo la chiusura delle singole testate segna ufficialmente la fine della Golden Age. Flash dimostrò di essere un personaggio di successo e le 4 testate in cui era ospite fisso lo pongono dietro solo a Batman, Superman e Wonder Woman, come eroe più prolifico della D.C. Comics.
Così quando fu la volta di tentare nuove strade per ricreare l’interesse dei lettori verso i supereroi, non a caso la scelta cadde su Flash. Flash comparve per la prima volta sul n.4 di “Showcase” del 10/1956, e ritornò poi sul n. 8, il successo fu immediato. Dopo altre due apparizioni sulla stessa testata, il n.13 e n.14, Flash venne definitivamente ristabilito sulla sua testata originale (ribattezzata semplicemente “Flash“) nel Febbraio 1959, e la numerazione riprese dal n.105 come se gli anni non fossero mai passati, ed il personaggio fosse lo stesso, tutto nel segno della continuità col passato.
Così come la sua ultima apparizione (assieme alla J.S.A.) aveva segnato la fine della “Golden Age”, la sua riapparizione (su “showcase” n.4) segna linizio della “Silver Age“. Dopo poco più di un anno Flash appare anche sulle pagine di “Justice League America” n.1 datato 10/60) di cui ancora una volta è membro fondatore, e in cui sarà presenza fissa per i primi 80 numeri, ed anche in seguito si vedrà spesso. Un’altra testata in cui compare diverse volte è “The Brave and the Bolt” (almeno 10 volte nei primi 80 numeri), inoltre farà diverse visite agli altri supereroi, soprattutto Green Lantern, che lo ricambierà spesso, ma anche Superman, Batman, Atom e Aquaman. La sua gloriosa testata sopravvisse fino al n.350 (10/85), e fu chiusa poco prima del n.8 della miniserie “CRISIS“, dove Barry Allen trova la morte.
Quasi due anni dopo una nuova testata prende il posto della precedente, ripartendo stavolta dal n.1 (6/87); protagonista Wally West, ex Kid Flash, ed ora 3° Flash a portare questo nome. Wally, dopo aver militato a lungo nei “Teen Titan” di cui era membro fondatore come Kid Flash, compare sulle pagine di “Justice League Europe”. Attualmente ha riguadagnato il posto che gli compete nelle fila della nuova J.L.A. di Grant Morrison.
FLASH in Italia
in Italia il personaggio di Flash ha avuto una vita più fortunata di tanti altri, diventando il personaggio D.C. più noto e più pubblicato dopo Superman e Batman, potendo vantare al suo attivo ben tre testate con il proprio nome.
Flash Mondadori:
Flash è comparso per la prima volta sugli “Albi del Falco – Nembo Kid” n. 241 e contemporaneamente anche sulle pagine del “Superalbo Nembo Kid” dal n. 6. In queste due testate sono state pubblicate tutte le prime avventure del personaggio anche se in ordine sparso; ad esempio la prima storia di “Showcase”, n. 4 (contenente le origini del personaggio) apparve solo sul n. 31 del “Superalbo”. Dopo la trasformazione degli “Albi del Falco” nella testata dedicata a Superman, Flash fu pubblicato saltuariamente sulle pagine di questultima, e costantemente sulla gemella “Batman“, fino alla chiusura delle testate. Le due ultime storie furono pubblicate su “Comix“, una rivista di piccolo formato (19 x 12,5) che durò solo tre numeri (1/71), e che pubblicava materiale vario mescolando supereroi americani e fumetti comici francesi.
Flash Williams:
Dopo poco più di un anno, nel giugno 1972, Flash riappare nelle edicole con una testata propria. 15 numeri editi dalla Williams Intereuropa, cadenza quattordicinale, 52 pagine, la testata pubblicava Flash e Aquaman. Le storie di Flash erano tutte cavallo del n. 200, ed erano pubblicate in modo scoordinato e caotico, con notevoli salti e omissioni, in quello che era il modo tipico della Williams.
Flash Cenisio:
Flash riappare nelle edicole qualche anno dopo, pubblicato dalla Cenisio in una buona edizione, a partire dal giugno 1978. Totalizza 30 numeri, cadenza mensile, 52 pagine. La testata era completamente dedicata a Flash, saltuariamente veniva pubblicato anche Lanterna Verde, dopo la chiusura alcune storie sono state pubblicate su Batman. Le storie pubblicate vanno dal n. 230 al n. 286 senza nessuna esclusione o salto. Bisogna ricordare inoltre che la Cenisio fu la prima casa editrice a stampare sugli albi il riferimento di provenienza della storia originale.
Flash Play Press:
Flash ha ritrovato la via delle edicole nel gennaio 1992 per merito della Play Press, prima comparendo in appendice a “Justice League“, poi finalmente con una testata personale, a partire dal novembre 1994 e che purtroppo è stata chiusa con il N°38 dopo poco più di tre anni. L’albo ha iniziato pubblicando le storie di Mark Waid, accompagnate da Impulso e Lanterna Verde. Era Il miglior albo D.C. pubblicato in Italia in quel periodo, assieme a “Le Leggende di Batman”.
AUTORI
Carmine Infantino
Carmine Infantino, di evidenti origini italiane, è il disegnatore che più di ogni altro ha curato il lato artistico dei 30 anni di storie del velocista scarlatto, legando così il suo nome in maniera indissolubile a questo personaggio, pur avendo prodotto tante altre serie.
Di questa serie sono ancora apprezzati i meravigliosi disegni che hanno reso Flash il supereroe di casa D.C. più conosciuto al mondo dopo Superman e Batman; oltre che un personaggio culto degli anni ’60, grazie ai fantasiosi lavori di Infantino.
Il suo Flash era disegnato con scioltezza e brio, a cominciare dalla aderente tuta rossa con i fregi gialli da lui creata, e le sue figure plastiche a volte leggermente sproporzionate davano un incredibile senso del movimento alle tavole. Inoltre i suoi paesaggi cittadini, quasi astratti, creavano una eccezionale atmosfera, molto futuristica, che gli era strettamente peculiare.
Gli accorgimenti grafici da lui usati per rendere la supervelocità: come il tratteggio, la scia continua di linee “cinetiche” simile a un fiume di colore, le figure sovrapposte nelle varie posizioni, e altre ancora, alternate con sapienza; hanno fatto scuola e sono state riprese e assorbite da tanti altri disegnatori per le loro opere.
Il grande Carmine (come lo chiamavano i fans), lasciò il personaggio nel 1966 dopo 10 anni (col n.170), per passare alla direzione del personaggio di Batman, e in seguito alla direzione della casa editrice, in cui però non ebbe fortuna; infatti fu addirittura defenestrato dopo qualche anno.
Egli ritornò alla testata di Flash col n.296 e la seguì fino alla sua conclusione; nel frattempo il suo tratto si era modificato, quasi semplificato, diventando più essenziale, mentre le sue caratteristiche tipiche si erano addirittura amplificate al punto da rendere riconoscibile il suo tratto a colpo d’occhio; i suoi corpi plastici simili a sculture di cera avevano ancora un enorme dinamismo; anche se bisogna ammettere che il suo segno era meno curato dei periodi precedenti.
Mark Waid
Mark Waid, nato nel 1962 in Alabama, è prima di tutto un grande Fan dei supereroi, e come tale ha iniziato a farsi notare per gli articoli scritti su Amazing Heroes e su Comics Buyer’s Guide. Questo gli ha permesso di conoscere qualche editor della D.C. e dopo qualche anno ha iniziato ad inviare sceneggiature, fino a vedersene pubblicata una nel N°572 di Action Comics, una storia di Superman. Poco dopo entra a far parte dello staff editoriale della D.C., soprattutto per la sua sconfinata conoscenza della storia e dei personaggi della casa editrice. Infatti è uno degli editor della serie dei Who’s Who, vera enciclopedia dell’universo della D.C.. Le prime serie regolari da lui scritte sono quelle della Impact, un nuovo universo supereroistico lanciato dalla D.C. all’inizio degli anni 90, che però è finito miseramente dopo poco più di un anno. Questa esperienza gli è però stata utile per calibrare meglio le sue capacità di scrittore, e la sua seguente esperienza si rivela subito un successo. Prende infatti in mano la serie di Flash dal N°62, quando era in netto declino, e nel giro di una decina di albi la trasforma in uno dei titoli più graditi dalla critica e dai fan. Il successo di Flash gli permette anche di avere una collana di un personaggio di sua creazione: Impulse. Nel frattempo la sua firma si inizia a vedere sempre più spesso su miniserie, albi singoli ed altre collane, come ad esempio Legion of Superheroes, che contribuisce a svecchiare ed a render estremamente gradevole. Anche la Marvel lo nota, ed inizia ad affidargli delle sue collane, come Capitan America, che si rivela subito un grosso successo, e perfino gli X-Men, che però Waid lascia dopo breve tempo per divergenze creative. La miniserie Kingdom Come (datata 1997) gli ha portato la definitiva consacrazione come uno dei migliori sceneggiatori attualmente in circolazione. Waid si distingue per una prosa fluida e moderna, una eccellente caratterizzazione dei personaggi, e soprattutto una immensa conoscenza del retroterra dei personaggi stessi, dal quale si diverte a trarre personaggi e luoghi che sembravano dimenticati da tutti. Inoltre dimostra una grande abilità nel creare personaggi di supporto, sempre molto ben caratterizzati, che possono anche finire per diventare a loro volta personaggi principali, come Impulso o Max Mercury.
CURIOSITA’
“Chi è il più Veloce”
Una domanda che ha spesso “angustiato” i fans di Flash era questa: “Quanto è veloce Flash? Il nostro eroe è più veloce di Superman?”
Queste ripetute domande, portarono a una sfida tra i due eroi sviluppata per tre storie: la prima su “Superman” 199, la “rivincita” su “Flash” 175, la terza su “Word Finests” 198-199. Ma in nessuna di queste storie si è avuta una effettiva risposta alle domande dei fans, dato che sono finite tutte in parità.
Quindi si è optato per una soluzione di comodo: Flash era più veloce nei percorsi “brevi” muovendosi ad una velocità dieci volte superiore a quella della luce, ma Superman aveva la meglio sui percorsi “lunghi” (si parla ovviamente di distanze interstellari) grazie alla sua inesauribile forza fisica.
Questo nel passato, perchè dopo “Crisis” le cose sono cambiate: Superman non è più così veloce, e inizialmente il nuovo Flash/Wally West aveva perso la sua supervelocità. Comunque vi è stata una nuova supercorsa su “Adventure of Superman” n.463, provocata da Mr. Myxzptlk, e che ha visto finalmente la vittoria di Flash, anche se solo per un soffio.
Attualmente invece non c’è più paragone, con la sua recuperata capacità di raggiungere la velocità della luce, Flash è irraggiungibile anche da Superman.
Su “Quasar” n.17 la Marvel ha proposto la sua versione della supercorsa, alla quale partecipavano tutti i più veloci personaggi della scuderia, e che è stata vinta da uno strano personaggio vestito di una tuta rossa a brandelli apparso come dal nulla, forse proveniente da un’altra dimensione (quella della D.C.?), che si presenta come “Buried Alien” (che si pronuncia circa come Barry Allen) e l’unica cosa che vuole è tornare a casa. Come omaggio non c’è male.
TUTTI I PERSONAGGI ED I DISEGNI DI QUESTO ARTICOLO SONO COPYRIGHT (C) D.C. COMICS