MADE IN JAPAN: LA SEINE NO HOSHI (12-06-2000)

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RIPROPOSTA

Made in Japan è stata, tra gennaio 1998 e marzo del 2002, la rubrica di Glamazonia dedicata esclusivamente al fumetto e all’animazione giapponese! Vi invitiamo a rileggere questi 18 interventi estratti da M.i.J. 

Mario Benenati


La Seine no Hoshi

La Rivalutazione di un mito

A cura di Crystal

La Stella della Senna nasce, come serie televisiva, nel 1975, sotto la supervisione, per quanto riguarda l’animazione, di Masaki Osumi la regia di Yoshiyuki Tomino, lo stesso che – qualche anno dopo – dirigerà Kido Senshei Gundam (in Italia Gundam / Il ritorno di Gundam).
La serie “La Seine no Hoshi” è ambientata nel periodo della Rivoluzione Francese.

Parla di una ragazzina, Simone Loraine che è figlia dell’Imperatore d’Austria e di una cantante d’opera francese. Arriva il momento, però, che l’Imperatore debba rientrare in Austria. Di questa figlia illegittima, però, nessuno deve sapere niente. Di conseguenza chiede aiuto al conte de Voudrel, suo amico carissimo, che la da a una coppia di fiorai parigini, la famiglia Loraine, che la crescerà come una figlia.

Simone cresce felice nei quartieri poveri della Parigi del 1700. All’età di quattordici anni circa, a causa di uno degli innumerevoli soprusi della nobiltà, è costretta, di buon mattino, a portare un carro di fiori alla reggia di Versailles. Li incontra il conte de Voudrel, che la riconosce come la bimba che diede in affidamento alla famiglia Loraine. Da quel momento la vita di Simone subisce una svolta molto importante ! Il conte le insegna l’uso della spada e la manda a studiare nel più esclusivo convento per far si che diventi una nobildonna.
Dal canto suo Robert, figlio naturale del conte, nei panni de “Il Tulipano Nero”, coinvolge Simone nella lotta per la giustizia, facendola diventare così l’affascinante e combattiva Stella della Senna !

La trama, forse, per molti versi può considerarsi scontata. Il giustiziere che difende i deboli dalle angherie e prepotenze della nobiltà, molti possono considerarla una “minestra riscaldata”.
E’ vero che, in alcuni episodi, la Stella della Senna si batte contro il prepotente di turno ma è anche vero che ci sono episodi in cui si batte contro il nobile corrotto che cerca, per esempio di scoprire la vera origine di Simone, per poter così ricattare la regina (9° – 10° – 11° – 12° episodio).
C’é l’episodio in cui salva il pittore che l’aveva vista senza maschera (24° episodio “La maschera caduta”) e rischia così di rimanere in carcere a vita.
– Sì
Per buona parte della serie, si può considerare l’eroina dei più deboli, ma già dal 25° episodio (“Il fiore della fortuna”) la storia, nel vero senso della parola, inizia a cambiare!
Simone scopre che la regina è la sua sorellastra e per questo cerca di starle il più vicino possibile, ma gli eventi incalzano inesorabili!
C’é la Rivoluzione!
I sovrani vengono giustiziati ma i loro figli vengono portati in salvo da Simone e da Robert, che saranno i loro nuovi genitori.
Un finale a lieto fine, per una serie di fantasia ma con parecchi riscontri storici!
Una serie che, a distanza da 25 anni dalla sua realizzazione, mantiene una grafica e una fluidità tuttora invidiabile a moltissime serie animate!
Sui teleschermi italiani, arriva per la prima volta nel 1983.
Agli orfani di Lady Oscar, il Tulipano Nero venne presentato come il suo seguito.
– Ma con scarso successo!
La serie di Versailles no Bara è molto legata agli avvenimenti storici; le gesta di Simone non sempre.
I responsabili di Italia 1, all’epoca, sbagliarono nel presentare il Tulipano Nero come il seguito di Lady Oscar, trasmettendolo addirittura alle ore 20.
Ma nelle repliche successive, iniziò ad avere il meritato successo, tanto che nel 1984 la AMZ, edita un libro con riassunti gli episodi salienti della serie tv.
I testi sono corredati da numerosi fotogrammi tratti direttamente dal cartone.
La copertina è rigida e le pagine sono patinate. Unica nota dolente: il disegno di copertina! E’ a dir poco discutibile! Indovinate chi lo ha fatto ?
Pierino Del Prete – staff I.F. !
Lo conosciamo bene questo – tristemente – famoso staff…
Nel medesimo anno, esce anche l’albo delle figurine (edizioni Panini). E’ ben curata la grafica interna, con delle figurine veramente bellissime! Anche qui, però, c’è da dire una cosa: la copertina dell’album è ancora più discutibile (vomitevole) di quella del libro.

Ma chi l’ha disegnata ?
Mah…! Io so solo che a dieci anni, disegnava molto meglio…
Sempre nel 1984, su “Il Corriere dei Piccoli“, iniziano le pubblicazioni di una specie di fumetto sulla Stella della Senna.
Dico specie perché le storie sono completamente inventate e i disegni sono fatti dal “famoso” staff I.F., con risultati che si possono ben immaginare!
Nel 1986, però, sempre sul corriere dei piccoli, viene pubblicato a puntate un Anime-comic riguardante la nostra eroina.
Sicuramente fu realizzato qui in Italia, poiché non si hanno notizie in proposito in Giappone. Comunque in questo caso, il risultato è più che soddisfacente.
Tornando alla serie animata, nel 1983 la Fininvest era ancora agli “albori” della sua storia. Non aveva quindi un suo studio di doppiaggio. Di conseguenza, la Stella della Senna venne fatta doppiare dalla Cooperativa di Lavoro Fono Roma e titolata dallo studio Mafera.
E per fortuna!
Per fortuna, perché le immagini della sigla iniziale, anche se ripetute in quella finale, sono quelle originali!
La sigla italiana, è cantata da Cristina D’Avena. Onestamente carina, in special modo la musica, che fu composta dal maestro Martelli. Il titolo della sigla è “I Ragazzi della Senna“. Un po’ anomalo, visto che quelli della Fininvest hanno sempre avuto l’abitudine di titolare la sigla con lo stesso titolo che davano alla serie tv.
La sigla originale, comunque è molto più bella! Come quella finale!
Entrambe sono cantate un po’ in giapponese e un po’ in francese.

Shunsuke Kikuchi, autore tra l’altro di molte musiche di famose serie tv, tra cui Goldrake, Il Grande Mazinga, Getta Robot, ecc…, bisogna proprio dire che è stato molto bravo!
Visto però che la serie è un po’ datata (1975), la colonna sonora de La Seine no Hoshi è praticamente impossibile trovarla!
Ne su vinile ne su cd!
L’unica cosa che forse si può ancora trovare (io ci sono riuscito due anni fa) è un mini cd con la sigla iniziale e finale di “Cutey Honey” e appunto, “La Seine no Hoshi”.
Il doppiaggio della serie, qui in Italia è stato eseguito in modo magistrale! Le voci, in special modo quella di Simone (Cinzia de Carolis), sono molto appropriate. Unica nota dolente: in Giappone la serie si chiama “La Seine no Hoshi“, cioè “La Stella della Senna”. Perché qui in Italia l’hanno chiamata “Il Tulipano Nero” ? Semplice, perché chi ha eseguito il doppiaggio ha visionato solo i primi episodi e vedendo che il protagonista era appunto il Tulipano Nero, decise di titolare così pure la serie.
– Ciò la dice molto lunga di come sono considerati nel nostro Paese i cartoni animati…
Per finire, secondo me, la Seine no Hoshi, merita di essere seguita, almeno per gustarsi una magistrale animazione e una stupenda colonna sonora.

Un’ultima cosa: sicuramente non esiste il manga della nostra eroina, poiché la serie è tratta dal racconto originale di Mitsuru Kaneko.

Carta d’Identità

Racconto Originale:

 

Musiche:

Regia:

Prodotto da:

Doppiaggio per la versione italiana eseguito da:

Titoli:

Voci:

Mitsuru Kaneko

 

Shunsuke Kikuchi

Masaaki Ohsumi e Yoshiyuki Tomino

Kiji Bessho e Ryosuke Nakamura

Cooperativa di Lavoro Fono Roma

Studio Mafera

Simone: Cinzia de Carolis
Danton: Fabrizio Vidale
Robert: Carlo Cosolo

Clicca qui per ascoltare e scaricare rispettivamente i file mp3 della sigla iniziale e finale originali giapponesi.
1) Sigla Iniziale

2) Sigla Finale

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