RIPROPOSTA
L’UOMO RAGNO 294
di DANIELE CERBONESCHI
L’UOMO RAGNO
nuova serie nº 22 (294)
Marvel Italia
25 Maggio 2000
Webspinners: Tales of Spider-Man #12:
“Perchance to dream…”
Dicembre 1999
testi: Paul Jenkins
matite: Jeffrey G. Jones
chine: Jimmy Palmiotti
colori: Joe Rosas
Premessa
Sulla copertina si legge ben evidenziato: “CONTIENE IL RAGNO CAPOLAVORO DELL’ANNO”, lo scrittore è Paul Jenkins (autore della bellissima maxiserie Gli Inumani ), il disegnatore è quel Jeffrey Jones segnalatosi con il ciclo della Vedova Nera. Gli ingredienti per una grande storia ci sono tutte, eppure qualcosa è andato storto, ma cosa?
La Storia
Trama quanto mai esile: a seguito del suicidio del Camaleonte, Peter Parker viene colto da una profonda crisi di coscienza. Tale turbamento interiore provocherà al nostro Peter un sonno piuttosto agitato…
I Testi
Qualche anno fa Jean M. DeMatteis ci regalò il lirico “L’ultima caccia di Kraven“, storia epocale non solo per la sua oggettiva validità, ma anche perché strappava in un sol colpo anni e anni di solare ingenuità ad un personaggio, la cui psiche veniva messa a nudo evidenziandone gli aspetti più ombrosi.
Da allora in poi, con alterne fortune, tanti altri scrittori hanno proseguito sull’impervia strada dell’introspezione psicologica e dello psicodramma, dimenticando la versione storica e abituale dell’arrampicamuri scanzonato e scherzoso.
Ma i risultati sono stati quanto mai disomogenei, pochi successi e tante sconfitte e “Forse sognare…” rientra decisamente nella seconda categoria.
La storia è troppo retorica, si riduce ad una lunga esperienza onirica fatta a sua volta di noiosissimi flashback che nulla di nuovo aggiungono all’epopea del ragnetto. Sarebbe ora di smettere di insistere sulla tematica del senso di colpa, che da svariati anni imperversa sulle pagine del nostro arrampicamuri preferito.
Eppure P. Jenkins ha dimostrato di essere un capace scrittore con la bella maxiserie degli Inumani. Ma non è facile misurarsi con un eroe mito come l’Uomo Ragno la cui trentennale storia dettagliatissima e cristallizzata rappresenta un’arma a doppio taglio: se da un lato è un prezioso serbatoio da cui attingere idee e personaggi di consolidato successo, dall’altro non consente una grande libertà espressiva e qualsiasi autore che si cimenti nel narrare le gesta del nipotino di Zia May rischia di esserne schiacciato, oscurato.
I Disegni
Altra nota dolente: che fine ha fatto l’eccellente disegnatore che aveva raggiunto picchi elevatissimi nella miniserie dedicata alla Vedova Nera ? E’ da non credere come le chine del solitamente bravo Jimmy Palmiotti (Devil ne è un esempio lampante) siano riuscite ad impoverirne il tratto, specialmente nelle fisionomie dei visi.
Certo non è tutto da buttare, interessante per esempio la scelta di inserire nelle pagine svariate vignette tratte da vecchi albi dell‘Uomo Ragno, riconoscibili perché in bianco e nero. I fan di vecchia data come me potranno divertirsi nel riconoscere le matite di Romita Jr, Romita Sr, Sal Buscema, Steve Ditko ed altri.
Decisamente convincente ed evocativa la copertina.
Conclusioni
Sconsiglio decisamente la lettura di questa storia a tutti quelli che sono stufi di leggere e rileggere la frase: ” Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, a tutti quelli che non ne possono più di guardare e riguardare la scena della morte della bella Gwen riproposta in tutte le salse .
Per quelli che invece si sono da poco accostati alle avventure del nostro aracnide preferito, questa storia è un ottimo punto di partenza per imparare ad amare questo straordinario personaggio, venendo messi a conoscenza in poche pagine di tutti gli eventi cruciali della sua movimentata vita.
GIUDIZIO
Abbiamo parlato di :
GLI INUMANI
Bellissima maxiserie pubblicata su Cavalieri Marvel 1-12, scritta da un profondo P. Jenkins e disegnata da un Jae Lee in stato di grazia. Da non perdere assolutamente!
LA VEDOVA NERA
Interessante miniserie (Cavalieri Marvel 5-8) non tanto a livello di soggetto, per niente innovativo quanto per gli strabilianti disegni di J. Jones, uno spettacolo per gli occhi. Se non da leggere, almeno da sfogliare!
L’ULTIMA CACCIA DI KRAVEN
E’ inutile spendere altro inchiostro (anche se virtuale) su questo capolavoro di J. DeMatteis – M. Zeck, compratevelo, leggetelo e memorizzatelo!
La Zia May
J. DeMatteis è un grandissimo autore, l’aver ucciso la Zia May nel capolavoro “Il Dono” lo rendeva ancora più grande. Ma come tutte le brutte abitudini, la vecchietta secolare è dura a morire ed ancora una volta è rispuntata fuori! Vi è mai venuto il dubbio che in realtà sia la zia di Galactus?