GLI INUMANI (collana Cavalieri Marvel #1-12)

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RIPROPOSTA


GLI INUMANI

dalla collana Cavalieri Marvel #1-12

di DANIELE  CERBONESCHI

Cavalieri Marvel nn°1-12
Gli Inumani
Da The Inhumans (vol 2 ) 1-12

Testi: Paul Jenkins
Disegni: Jae Lee

Dal giugno 1999 al maggio 2000
Panini Comics
Costo albo Lire 4500
(l’albo n. 12 fu l’unico con il prezzo anche in euro: 2,32)

PREMESSA

La maxiserie degli Inumani fa parte del progetto MarvelKnights, iniziativa targata 1998 apparentemente simile alla precedente operazione HeroesReborn, ma fortunatamente ben più valida dal lato artistico. Di fatto la Marvel ha “affidato” per un limitato lasso di tempo alcuni delle sue testate ad artisti di chiara fama di altre case editrici , con lo scopo di svecchiare e rilanciare personaggi che iniziavano risentire del trascorrere del tempo.

LA STORIA

Il piccolo regno di Attilan deve fronteggiare una duplice minaccia: internamente indebolita dalle macchinazioni del folle Maximus, esternamente pressata da belligeranti soldati umani che cercano di varcarne i confini con chiari scopi di conquista. Nonostante il pericolo incombente, il sovrano Freccia Nera decide di non prendere alcuna iniziativa, apparentemente incline ad una difesa passiva,  che crea un diffuso malcontento tra i suoi sudditi pronti alla battaglia. Ma quali saranno i veri motivi che lo spingono a tanta prudenza ?

I TESTI

La bellissima maxiserie degli Inumani può essere valutata e apprezzata su tre livelli di lettura.

Al  primo livello, in superficie, trovano spazio tutte le componenti più prettamente supereroiche: i combattimenti, le macchinazioni di Maximus, gli scontri tra umani ed Inumani.

Leggendo però tutto con più attenzione ci si accorge del difficile ma riuscitissimo lavoro che Paul Jenkins ha fatto su questi difficili personaggi. Lo scrittore ha descritto l’incredibile società degli Inumani con una tale perfezione, con una tale attenzione al dettaglio da renderla credibile. Una società contraddittoria, modernissima in alcuni aspetti, assai arretrata in altri. Accanto a sofisticate apparecchiature e tecnologie high-tech trovano ancora spazio riti antichi e profondamente sentiti dalla popolazione e persino  un esecrabile forma di schiavitù: gli Alfa Primitivi, razza usata per i lavori più umili e modesti.

Esempio lampante è  il bellissimo secondo episodio, nel quale P. Jenkins con grande rigore e coerenza ci introduce al rito di Randac, l’immersione nelle Nebbie Terrigene, dalle quali ogni Inumano riceve i suoi straordinari poteri, eterogenei, imprevedibili  ma decisivi per comprendere il proprio posto in una società gerarchicamente rigida. E Jenkins non si limita a descrivercelo con tono da freddo documentario, ma ce ne rende partecipi facendoci  vivere tale esperienza attraverso gli occhi di una adolescente, che si accinge con sacrale rispetto, combattuta tra gioia e timore, a prendere parte al rito che sancisce la fine della sua infanzia e l’inizio dell’era adulta. Ma come sempre accade (e come ben presto si accorge la protagonista) la spensieratezza e la gioia della giovinezza ben presto sono soffocate dal peso delle responsabilità, dal doloroso fardello delle decisioni, dalla nuova consapevolezza di vivere in una società piena di discriminazioni esibite con cinica indifferenza.

Il terzo livello di lettura è quello della caratterizzazione dei personaggi, davvero impressionante.

Il freddo e logico Karnak, l’impetuoso e chiassoso Gorgon  sono resi magistralmente, ma sopratutto è da rimarcare il meraviglioso primo episodio, interamente dedicato al sovrano Freccia Nera.

Egli è dotato di una voce così potente che con una sola parola può abbattere una montagna, perciò è costretto al mutismo forzato, condizione che mal si adatta al suo ruolo di sovrano. Ma è proprio da tale condizione che riceve una maggiore saggezza, quasi a sottolineare che troppo spesso si abusa del dono della parola, che consentendoci di dare sfogo alle nostre emozioni, ci rende poco riflessivi e troppo impulsivi.

E Jenkins ci dà un idea della pressione quotidiana che il sovrano sopporta con sorprendente serenità, infarcendo la storia di numerose didascalie contenenti domande che idealmente il narratore rivolge al sovrano, aggiungendo e mischiando la propria voce con quella degli altri protagonisti, tutti alla ricerca di risposte e certezze dal loro leader. La figura silenziosa ma perfettamente equilibrata e solida di Freccia Nera si contrappone a quella degli altri membri della famiglia Inumana, tutti intenti in chiassose discussioni, in sterili monologhi e in futili liti, ma quanto mai instabili ed insicuri. La storia si chiude con la stessa domanda con cui si apre: cosa direbbe Freccia Nera se potesse parlare. Risposta ” Rilassatevi.”

I DISEGNI

I disegni di Jae Lee sono incredibili !

Si disinteressa quasi completamente della classiche interpretazioni grafiche dati da altri autori che lo hanno preceduto, cercando l’innovazione di grande impatto.

Della sua interpretazione artistica innovativa se ne giovano sopratutto Karnak e Gorgon.

Al primo toglie lo sgargiante costume bianco verde tipico della tradizione marveliana, ne ricopre la faccia di segni geometrici che  sottolineano ancora di più la natura logica, deduttiva connaturata a questo affascinante personaggio.

Del secondo esaspera la sua natura semibestiale (a tutti gli effetti è un incrocio tra un uomo e una capra !), lo riveste di cuoio e borchie che nell’insieme ne danno un immagine dura, virile e assai convincente che ben si adatta al carattere del personaggio, impulsivo, tracotante e sanguigno.

Ma anche le tavole  sono meravigliosamente realizzate, adeguate nelle atmosfere, evocative nei paesaggi, intense nelle espressioni dei protagonisti. Emblematico il nono episodio (Oceanico), che non può lasciare indifferenti anche perché supportato da una colorazione egregia.

CONCLUSIONI

Per la sua oggettiva validità e per il coraggio che ha avuto Jenkins nell’impegnare tante energie su personaggi scomodi e di difficile gestione come gli Inumani, non posso che dare un giudizio estremamente positivo su tale miniserie. Consigliata senza riserve a tutti.

GIUDIZIO ottimo

L’immagine della copertina è stata scaricata dal sito https://www.fumetto-online.it/ (che ringraziamo) ed è © della Marvel Comics – Panini Comics


PER CHI NON LO SAPESSE…

Gli Inumani sono il frutto di un operazione di genetica di 25.000 anni fa dei Kree compiuta su uomini primitivi.  Abbandonati dai propri creatori, misero le radici fondando la città di Attilan.

Il genetista Randac isolò un catalizzatore chimico, le nebbie terrigene, esponendosi alle quali  veniva data la possibilità di evolversi geneticamente. Fu il primo sovrano della società Inumana.

Andando ad esaminare i protagonisti è d’obbligo partire dal sovrano Freccia Nera, il cui potere è anche la sua maledizione: un devastante grido sonico capace di radere al suolo intere città. In più la capacità di volare, manipolare elettroni ed una notevole forza fisica (si è permesso una scazzottata con la Cosa e ha potuto raccontarlo) ne fanno l’Inumano più potente.

La sua regale consorte è Medusa, personaggio controverso, addirittura temporaneo membro di un gruppo di malavitosi nemici degli F4, ha come potere una lunga e folta chioma resistente come l’acciaio che risponde ad ogni suo comando.

Karnak ha la peculiare capacità di individuare il punto debole di qualsiasi struttura o materiale. Capacità che lo rende tra l’altro un ottimo stratega.

Gorgon può provocare terremoti con un solo colpo dei suoi zoccoli. E’ il generale delle forze armate di Attilan.

Triton è un essere anfibio, tecnicamente non fa parte della famiglia reale ma ne è fidato amico.

Maximus è il fratello pazzo di Freccia Nera, maestro delle manipolazioni mentali.

Per finire la bella Crystal, sorella minore di Medusa, ex-fiamma di Jhonny Storm (meglio noto come la Torcia Umana), attuale moglie di Quicksilver (il mutante velocista figlio di Magneto) dalle quale ha avuto una figlia: la piccola Luna.

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