RIPROPOSTA
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PRESENTAZIONI TAG 17 |
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TAG 17
Trama: Carmine Amoroso e Daniele di Mauro
Testi / Ideazione: Carmine Amoroso
Matite: Ernesto Carbonetti
Chine: Raffaella Seccia
Colori: Raffty Comic Studio
Edizioni Maximus Press Studios.
Spillato, 32pg, 5900 Lire
A cura di Franco Spiritelli
Il Fumetto è in crisi e questo è sotto gli occhi di tutti, dato che il “villaggio globale” ha fatto sì che proliferassero sempre più le coedizioni e le coproduzioni, ma si riducessero anche contemporaneamente le produzioni originali. Anche in Italia il numero degli editori è in costante calo, per questo ci sembra importante presentare una iniziativa coraggiosa che punta ad aprire nuovi spazi e, magari, ad “invadere” anche i mercati stranieri. Della validità dell’opera giudicheranno i lettori, noi auguriamo agli autori un sincero: “in bocca al lupo!”.
F.S.
I Maximus Press Studios presentano:
TAG 17
Un progetto che nasce dal trapianto a Gorizia di Carmine Amoroso, nel 1997. Carmine è un grande appassionato di fumetti e cinema d’azione, deciso a dare libero sfogo a tutto ciò che altrimenti sarebbe rimasta una serie di sogni nel cassetto.
Dopo tre anni di incontri e problemi vari, dà vita alla Maximus Press, che debutta col progetto di una miniserie (ma in pentola c’è dell’altro) su Tag 17, che passiamo a presentare assieme ad una breve scheda degli autori.
-titolo: “Tag 17”;
-caratteristiche editoriali: 3 albi da 32 pp, col, spillati, formato comic book;
-copertine: Pino Rinaldi;
-retro copertina: una pin-up di un autore affermato (nel n.1 è Dante Bastianoni);
-uscita: Lucca 2001, poi (circa) bimestrale.
I PERSONAGGI
Il protagonista: MARK MAYERS – TAG 17
Altezza 1,85 m, capelli neri, barba sottile, circa 38 anni. È segnato da molte cicatrici di passate battaglie. Separato, ha una figlia che vive con l’ex-moglie a Los Angeles.
Ha un passato nella marina, col corpo dei S.E.A.L., in cui ha raggiunto il grado di maggiore. Con loro ha partecipato a rischiosissime missioni in tutto il mondo, con particolare riguardo alla Guerra del Golfo. A seguito di una missione fallita a Trieste ha lasciato l’esercito. Esperto in JKD, Kali e Penak Silat, è un veterano di arti marziali con parecchi tornei di Vale Tudo (tutti vinti). Ma la conoscenza, anche a livello spirituale, delle arti marziali non gli ha impedito di laurearsi in ingegneria informatica al M.I.T. divenendo in breve uno dei migliori progettisti di software di sicurezza dei sistemi.
Il suo curriculum ha attirato l’attenzione del direttore del F.B.I. che gli ha affidato la creazione di un’unità speciale, l’Eagle Team One, con l’incarico di svolgere missioni “insolite” ed impossibili sul territorio nazionale ed estero.
È un militare nel senso più vero e positivo del termine: ha forti e nobili ideali (che potrebbero sembrare passati di moda) che guidano le sue azioni.
Come ogni buon comandante tende a non manifestare i suoi sentimenti, per pudore e timore di creare turbative, sebbene viva in funzione della sua unità: insomma un duro tutto d’un pezzo, old fashioned, di poche parole e profondi sentimenti.
Il suo passato è legato a filo doppio a quello di Akhab: uniti una volta, separati nel presente non dall’ideologia, ma da una tragedia che li ha marcati indissolubilmente avvenuta durante la missione che portò al congedo del Maggiore.
Il Cattivo: AKHAB
Per molti è un formidabile terrorista internazionale; per gli altri, i politici che governano il mondo, è un mercenario; per i pochi che sono riusciti a conoscerlo da vicino è un uomo di grandi ideali, folle e geniale, nella linea di confine tra bene e male dove non esistono bianco e nero, ma solo una grande macchia di grigio.
Capelli corti, 1,85 m, molto robusto. Ha circa 40 anni e conosce bene Mayers, sia dal punto di vista emotivo e razionale, sia per il suo modus operandi.
Ispira il “fascino del male” tipico dell’angelo decaduto. Ha una conoscenza sbalorditiva di armi, procedure operative ed informatica e anche alla sua preparazione fisica nelle arti marziali è vicina a quella di Tag.
La donna: EVHE
(acrostico di Evoluted Human-being Experiment)
Altezza: 1,75 m, capelli neri, corti, 25-28 anni. Ha doti non comuni per un essere umano che le consentono di battere quasi ogni tipo di record, nonché di sviluppare elaborate teorie a velocità superiore mille volte al CRAY-3, senza sacrificare la sua umanità. È frutto di un misterioso esperimento di implementazione genetica, futuro gradino evolutivo della razza umana.
Anche se decisa e temprata dalle difficoltà della vita, la sua costante ricerca del segreto nascosto dietro le proprie origini l’ha messa in condizione di essere facilmente manipolata da Akhab.
Non sappiamo molto di lei e dovremo accontentarci di questo fino al prossimo incontro.
La storia
È ambientata nel regno della realtà virtuale, con vari sub-plots che verranno svelati via via. In omaggio alle preferenze degli autori, è ricca di effetti cinetici ed inquadrature dinamiche “all’americana”, ma a differenza delle ultime tendenze statunitensi privilegia un solido impianto narrativo. Le vicende di Tag 17, qui una sorta di “guerriero virtuale”, ma dotato come si è visto di un solido background, verranno proseguite, se la serie avrà successo, in successive miniserie.
GLI AUTORI
CARMINE AMOROSO (creazione, plot & script)
Sposato e padre di due figli (Davide Gabriele e Valerio Mattia) è nato a Roma il 16 gennaio 1967. Viene svezzato a pane Uomo Ragno, X-Men, Batman, Superman ed i cartoni di Goldrake, L’Uomo Tigre, Capitan Harlock, Ken il guerriero e Mobile Suit Gundam, i suoi preferiti (anche se in pubblico non ammetterà mai di essersi commosso per Heidi o Remi), cui abbina la passione per i peplum e gli action movies a cui, da grande, si aggiungono anche quella per le martial arts e Hong Kong movies (adora i film con Bruce Lee, Jet Li e Jackie Chan; tra i registi ammira le scansioni filmiche di John Woo).
Grande ammiratore dei disegnatori d’azione americani, tra il 1993 e il 1995, tra studi universitari e lavoretti vari, collabora a fanzine quali TARAS (su cui appare l’albo “Dies Irae”, progetto per un super-eroe italiano illustrato da Pino Rinaldi), ELEKTRA MAGAZINE e FLEX. In seguito crea con alcuni amici F.L.A.G. (Fumetti, Libri, Avventure, Giochi), una rivista che ospita recensioni, articoli ed interviste esclusive a personaggi dei vari settori (come Stan Lee o John Romita jr.). Dopo due soli numeri viene incaricato dalla Star Comics di occuparsi di IMAGE (dal n.11), la rivista che ospita le storie della omonima editrice. Lavora come editor e traduttore (su WildC.A.T.s, Codename, Strykeforce, Ballistic). Nel maggio 1995 organizza la visita italiana di Jim Lee e del suo entourage. Gli Studi Wildstorm lo invitano la stessa estate alla convention di San Diego, dove presenta alcune sceneggiature a Scott Dunbier, editor di Deathblow.
Esordisce nel fumetto scrivendo due storie per la Fenix di Roma di cui una rimane inedita a causa della chiusura dell’editrice.
Prepara con Pino Rinaldi il progetto per un nuovo super-eroe, Rigel, ma l’opera non va in porto.
Dopo cinque anni di riposo sabbatico si ripresenta con Tag 17, un tentativo di fare fumetto italiano seguendo canoni non europei.
DANIELE DI MAURO (creazione, plot & script)
Nato a Roma il nel 1972, è da sempre appassionato di fumetti senza preferenze particolari. Le sue letture più recenti sono Rat-Man, The Preacher, Alita, Venga il tuo regno, Ali d’Argento, Sin City, Crisis on Infinite Earths
Nel 1933 ha collaborato con Carmine alla creazione di F.L.A.G. Oltre a lavorare sulla fanzine i due hanno anche buttato giù qualche idea per storie a fumetti, tra le quali Tag 17.
Per migliorare le proprie conoscenze ha frequentato e superato il corso di sceneggiatura presso la Scuola Int. dei Comics di Roma. È anche grande appassionato di cinema (Star Wars, Matrix, centinaia di Hong Kong movies) al punto da collaborare alla creazione ed alla gestione di un sito sull’argomento in Internet.
ERNESTO “TINO” CARBONETTI (matite)
Nato ad Atessa (CH) il 24 maggio 1971, vive a Milano.
Dal 1995 al 1999 collabora coi ragazzi dell’Utopia Group nella realizzazione di un fumetto autoprodotto, “Blackout: State of mind”. Nel 1998 realizza assieme a Raffaella Seccia le prime 15 tavole dell’albo n.13 di “Engaso 0220”. Nello stesso periodo realizza manifesti pubblicitari ed inizia a lavorare per la Star Comics su una sceneggiatura di prova di Lazarus Ledd. Nel 1999 realizza per la King Comics il n.4 di Morrison dal titolo “Vivo o morto”. Nel frattempo inizia a frequentare l’Accademia Disney. Per la Sergio Bonelli Editore avvia la realizzazione di una sceneggiatura di prova per Nathan Never e Brendon.
Per la Maximus Press realizza la miniserie “Tag 17: The Lazarus Project”.
Tra gli autori che l’hanno influenzato cita John Buscema, Neal Adams, Alex Ross, Claudio Villa, Pino Rinaldi, Whilce Portacio, Masamune Shirow, Alessandro Bocci (con un occhio ad illustratori come Luis Royo o Ciruelo) e, nel settore Disney, Fabio Celoni, Manuela Razzi. Inoltre sempre vivo è il suo tributo a grandi come Magnus e Piffarerio che hanno caratterizzato la prima parte della sua avventura fumettistica.
RAFFAELLA SECCIA (chine, colori, lettering)
Nata ad Pescara l’1 aprile 1972, consegue nel 1995 il diploma di disegnatrice presso la Scuola Int. dei Comics di Roma, sotto la guida, tra gli altri, di Pino Rinaldi e vince il 2° premio al “Concorso Nazionale Giovani Talenti del Fumetto – AnxaComics & Games di Lanciano”.
Nel 1998 per la Curci realizza alcune illustrazioni per una collana di libri musicali, quindi si diploma disegnatrice C.A.D. presso la regione Abruzzo, tiene corsi di disegno a fumetti per l’Ass. Club Punto a Capo di Ortona, esegue illustrazioni all’aerografo per la Mattel (Barbie) ed inizia a frequentare l’Accademia Disney. Nel frattempo realizza assieme ad Ernesto Carbonetti 15 tavole dell’albo n.13 di “Engaso 0220”.
Da novembre ’98 a settembre ’99 collabora con la Editing Communications alla realizzazione di fumetti, redazionali ed illustrazioni de “La Principesa Sissy”, “Tanya” e “Gli Amici di Pop’s”, mentre per la Twenty Century Games realizza alcuni fumetti e cover per la serie “Paradise”.
Nel 2000, concluso il corso di inchiostrazione presso la Disney, esegue lavori per la casa madre degli States e comincia a lavorare ad una sceneggiatura di prova per la Bonelli.
Pino Rinaldi ha detto di lei: “È una dei pochi artisti di cui mi fiderei per le chine dei miei disegni”.
PINO RINALDI (copertine, direzione artistica) Giuseppe (Pino) Rinaldi è nato a Gravina di Puglia (Bari) il 31 luglio 1957. È sposato con Amalia Castellini (sorella di Claudio, anche lui disegnatore) ed ha una figlia, Francesca Angela. Vive e lavora a Roma.
Dopo un’esperienza nella pubblicità (ma con l’obiettivo di lavorare nel fumetto), debutta in coppia col fratello Rino sui periodici dell’Editrice Eura nel 1980. In seguito due storie escono sulla rivista 1984 (1981 e 1983), e due sul settimanale Boy Music (1983). Nel 1989 debutta come disegnatore per la Sergio Bonelli Editore nell’albo “Caccia alla strega”, Martin Mystère nn.92 e 93 (nov e dic. 1989); il troppo “americano” Pino viene richiamato a maggior moderazione, qualche tavola viene anche modificata. Un’altra storia già iniziata non verrà completata causa il passaggio tra i disegnatori di Nathan Never per cui disegna “Demoni” (n.22, 3/1993).
Nel 1993 inizia a collaborare con la Marvel UK per cui realizza la miniserie in 4 albi “Wild Angels”. Per la Marvel Comics americana debutta con il racconto “Freedom” (Marvel Comics Presents n.168, 8/1994). Da allora collabora in pianta stabile con la Marvel per cui ha realizzato numerose storie con i personaggi più importanti. Nel 1997 ha realizzato l’albo di Conan che ha segnato il debutto della nuova serie del personaggio, prodotta in Europa.
Nel 2000 ritorna a collaborare con l’Eura Editoriale con la miniserie “Agenzia X”, di cui realizza testi e disegni. Dopo la storia d’inizio la serie è programmata per continuare. Rinaldi vi mescola abilmente alcuni dei suoi amori fumettistici: la fantascienza e i super-eroi. Attualmente ha concluso il primo episodio di una nuova serie, “Wizzie the Witch”, e sta lavorando su un nuovo progetto, che in Italia verrà pubblicato ancora dall’Eura.