CONCRETE – STRANA ARMATURA di PAUL CHADWICK (2001)

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RIPROPOSTA

Dopo il capolavoro manga di Osamu Tezuka, tornano i fumetti U.S.A. con una  bella recensione di Concrete; il volume recensito è del 2001 ma è stato ristampato anche nel 2014 da Panini comics.
Se la lettura sarà di vostro gradimento, condividete quest’articolo. Grazie
Mario Benenati


CONCRETE – STRANA ARMATURA

Autore: PAUL CHADWICK
Primo edizione Editore: MAGIC PRESS
Luglio 2001
brossurato a colori, 144 pagine,

Costo: Lire 24.00 ( 13,00 euro)

Seconda edizione: Panini Comics

Novembre 2014
18,00 euro


Recensione di Stefano Marchesini

CHI E’ CONCRETE?

A beneficio di coloro che si fossero persi le precedenti apparizioni del personaggio di PAUL CHADWICK (su quelle italiane torneremo alla fine), ecco un breve riassunto: CONCRETE è un uomo (all’anagrafe RON LITHGOW, ex collaboratore di un politico) il cui cervello è stato trapiantato – nel corso di un rapimento da parte di misteriosi alieni – in un nuovo corpo di natura rocciosa, sì forte ed indistruttibile, ma per altri versi goffo e limitante.
Nonostante queste premesse fantastiche, il fumetto che lo vede meditabondo ed incerto protagonista è immerso in un contesto che più realistico non si può, con il nostro a fare da catalizzatore di vicende ora avventurose ora minimaliste, drammatiche o grottesche, la cui casistica può estendersi da una problematica spedizione sull’Everest ai problemi sollevati dal cane che fa la cacca nel giardino del vicino; il quartier generale del nostro eroe è un capannone dalle parti di Los Angeles adattato alle esigenze del suo corpo sgraziato, ed ospita durante la giornata anche le altre figure principali della serie: MAUREEN, la sfuggente biologa che ne studia l’incredibile anatomia e della quale CONCRETE è innamorato senza speranza; LARRY, l’assistente tuttofare farfallone nonché amico sincero; la mascotte TRIPOD, cane privo di una zampa, affettuoso rimando al Krypto supermaniano.

Alla stessa domanda risponde – naturalmente su un diverso piano – anche CHADWICK, che nella postfazione a STRANA ARMATURA ribadisce: “…come mi hanno fatto notare migliaia di volte, CONCRETE sono io!”.
E sì, perché ai lettori sono bastate poche storie per comprendere come la genesi e l’evoluzione della personalità di CONCRETE e le vicende che lo coinvolgono risultino essere – da parte del suo autore – sia strumento per una sorta di autoanalisi continua, sia occasione per far trasparire la propria sensibilità in campo morale e sociale: attenzione e rispetto per la persona umana e per l’ambiente, accettazione dei propri e degli altrui limiti, ammirazione appassionata per ogni forma di creatività; il tutto straordinariamente trattato in modo lieve e spontaneo, evitando con successo di sbandierare manifesti o di impelagarsi in filippiche noiose.

STRANA ARMATURA

Si è perso il conto delle serie che la MAGIC PRESS ha salvato dal limbo, rilevandole da passate gestioni che – per una ragione o per l’altra – non le avevano potute valorizzare appieno; tra le tante: SANDMAN, SWAMP THING, LOVE AND ROCKETS, tra poco HATE e, finalmente, CONCRETE.
Improntata al solito buon senso è poi la decisione di ripartire non da dove la PHOENIX – precedente detentrice dei diritti in Italia – si era fermata ( a metà della miniserie FRAGILE CREATURE, nel settembre 2000, dopo che il penultimo numero era uscito nel 1999 ), ma dalla più recente STRANGE ARMOR che, trattando le origini di CONCRETE, permetterà un approccio più semplice al personaggio da parte di – si spera – altri nuovi lettori.
Le origini, appunto: quasi fosse una tassa da pagare, ogni eroe dei fumetti – a maggior ragione se americano – deve avere la sua brava storia a spiegarle; nonostante molti fans anche illustri (uno fra tutti, lo scrittore HARLAN ELLISON ) abbiano avuto da ridire preferendo il mantenimento di una sorta di mistero sospeso, PAUL CHADWICK ha ritenuto di uniformarsi a questo cliché prima nella originale serie in b&n del 1987, poi addirittura ritornandoci con questa miniserie in 5 numeri di inizio 1998 e il cui paperback è stato tradotto dalla MAGIC nel bel volume in oggetto.

Dal punto di vista del plot, le due versioni non si differenziano nella sostanza; in quella recente semmai, l’incontro con gli alieni si sviluppa con ulteriore crudezza e – soprattutto – acquisisce un peso ben diverso ed inquietante la figura dell’agente della CIA Stamberg, i cui inediti intrighi fanno da motore a gran parte della narrazione, che risulta così coinvolgente anche per coloro che hanno già letto la prima serie.
E’ chiaro però che lo scopo di CHADWICK non era la necessità di rendere plausibile l’esistenza di una singolarità come CONCRETE nella nostra società rintronata dai media ( operazione svolta comunque al meglio ); ciò che si proponeva con questo lavoro era di riprendere in mano i personaggi cardine del fumetto e spiegarne maggiormente in dettaglio comportamenti, psicologie e la natura dei reciproci rapporti: in particolare la relazione tra CONCRETE e MAUREEN assume sfumature più complesse e – da parte di quest’ultima – risulta più improntata sul piano umano, anche conflittuale, che in precedenza; ancora, assistiamo all’ultimo incontro con l’ex moglie di RON, prima che questi subisca la traumatica trasformazione e poi, nei panni di un CONCRETE ancora spaesato e sopraffatto dall’inquietudine, lo vediamo passare una notte intera a spiarla nascosto nel buio; sarà questo il momento del raggiungimento della nuova consapevolezza e del definitivo addio alla vita passata.

Se STRANGE ARMOR risulta un’ulteriore prova della sua abilità di sceneggiatore, anche graficamente CHADWICK convince appieno: dove in FRAGILE CREATURE si erano colti esperimenti e richiami di ispirazione diversa, qui la scelta stilistica – sempre caratterizzata da un disegno ricco e particolareggiato – si mantiene univoca; senza che il suo tratto elegante e personale debba render conto a qualcuno, è comunque facile intravedere alcuni degli amori di CHADWICK disegnatore: l’art nouveau, l’illustrazione naturalista e – per ritornare al fumetto – gli artisti europei, MOEBIUS in testa.
Un’ultima nota per riferire delle spassose parodie delle copertine di alcuni storici albi #1, realizzate per promuovere la serie: se si è curiosi – ad esempio – di vedere come CHADWICK abbia trasformato la cover di FANTASTIC FOUR #1 (quella col mostro dell’UOMO TALPA) in una scena dove CONCRETE fa disastri al ristorante, oppure quella di SPAWN #1 in CONCRETE che inciampa sulla corda del bucato, è un’altra ragione per non farsi mancare questo volume!

GIUDIZIO GLOBALE:
OTTIMO

CONCRETE IN ITALIA

Chi volesse poi recuperare le apparizioni di CONCRETE in Italia – prima dell’entrata nel parco testate MAGIC PRESS – può affidarsi al seguente riepilogo: le 22 storie brevi ospitate sui primi cento numeri di DARK HORSE PRESENTS e sul “fifth anniversary special” sono state pubblicate all’interno della COLLANA EUROPA ( 2^ serie ) #5-17 della PHOENIX, le prime 8 anche su CYBORG #6-8 della TELEMACO; la stessa COLLANA EUROPA ha pubblicato la serie originale di 10 numeri in b&n (sui #5-13,15), le 2 storie brevi da CONCRETE CELEBRATES EARTH DAY 1990 (sul #17), quella inedita da ODDS JOBS (che vede un a solo di TRIPOD, sul #16), quella dal SAN DIEGO COMIC-CON #2 (sul #16), i primi 2 numeri della mini di 4 FRAGILE CREATURE (sui #18-19); infine, la storia breve apparsa su DARK HORSE MAVERICK 2000 è stata pubblicata in un albo omonimo dalla LEXY Produzioni nella primavera del 2001.
Da Marzo 2013 a maggio 2015 la Panini Comics ha pubblicato tutte le storie di concrete in 7 volumi. Ogni volume ha un costo variabile tra 16 e 18 euro

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