RIPROPOSTA
X-TREME X-MEN #1
Collana: X-MEN DELUXE 84 (aprile 2002)
Autori: VARI
brossurato, Colore, pagg. 96
costo 3,50 €
Ed. Panini comics
Recensione di Leonello Di Fava
L’albo in questione è l’ennesima versione “rinnovata” di una delle testate Marvel Italia dalla storia più tribolata. X-MEN DELUXE ha cambiato varie volte grafica, menù, numerazione, senza essere riuscita mai a convincere più di tanto. A onor del vero va detto che le testate del sottobosco mutante hanno avuto una gestione tale negli States che ogni tipo di programmazione italiana risultava giocoforza provvisoria. X-TREME X-MEN, tra le varie incarnazioni della rivista, non è la peggiore… anche se le storie presentate non sono aliene da critiche.
Il piatto forte dell’albo dovrebbe essere la nuova collana americana da cui prende il nome, curata da Chris Claremont e Salvador Larroca. Buona la parte grafica, in cui si sperimenta una tecnica (magari da perfezionare) di colorazione direttamente sulle matite del disegnatore, così così i testi. Anche se siamo lontani dalle schifezze che un Claremont irriconoscibile ci ha proposto sulle testate regolari dei mutanti Marvel di recente, la storia non appassiona.
Prendiamo il ciclo di Grant Morrison su New X-Men; leggi il primo episodio e dopo 22 pagine ti chiedi: come andrà a finire? Qui dopo 32 pagine ti dici: e chi se ne frega?
Spiace dirlo, ma il modo di narrare di Claremont è vecchio di 10 anni, i personaggi continuano a declamare pistolotti mentre combattono e a compatirsi perché sono tanto sfortunati, con i loro superpoteri, nei loro corpi da modelli, sul loro yacht, nel loro albergo a 5 stelle. MA VAFF… Onestamente non si riesce a simpatizzare più di tanto con questi X-Men che hanno deciso di cercare i diari di Destiny per non farli cadere in possesso di Xavier, perché in mano al Prof. X sarebbero troppo pericolosi. Voglio dire, chi controlla i controllori? Mah.
E poi, le X-Women devono sempre andare in giro conciate come quelle poverine che vediamo appostate di notte sui viali delle nostre città?
Un’altra sezione dell’albo è occupata dalla miniserie di Blink a firma di Scott Lobdell, prologo alla nuova serie Exiles con la stessa protagonista. Ambientata nel ripescato universo alternativo dell’Era di Apocalisse, è veramente una produzione senza infamia e senza lode, che però permette una riflessione. Tra Rinasciverso, 2099, MC 2, Universo Ultimate, Era di Apocalisse, Universe X (ne cito solo alcuni), la Marvel si avvia ad avere più terre alternative della DC… Solo in quest’albo ci sono tre serie che si svolgono in tre universi differenti…
C’è poi un raccontino divertente di Ciclope firmato da Stelfreeze, in cui si fa un po’ il verso a Matt Murdock. Simpatico e senza pretese.
Completa l’albo la nuova X-Force di Peter Milligan e Mike D. Allred. Questo è veramente un ottimo prodotto, e vale il prezzo della rivista. La storia è ambientata in un immaginario futuro prossimo ed ha come protagonisti una squadra di mutanti finalmente accettati dalla società… al prezzo di essere i pupazzi di un mondo spettacolarizzato e spettacolarizzante molto vicino a noi e perciò inquietante. Un fumetto alla Vertigo (infatti in America è uscito senza il bollino della censura), realistico e paradossale insieme. D’altronde Milligan era uno degli scrittori di punta del cosiddetto “Rinascimento” del fumetto americano negli anni ottanta; in questa occasione dimostra che si può fare un fumetto di critica sociale senza rinunciare ai colpi di scena del classico racconto avventuroso. Ottimi i disegni di Allred: una ventata di aria fresca.
In conclusione, per X-Force il voto è:
Per la testata in generale il voto è :