RIPROPOSTA
Green Lantern: CRIMINE DI ODIO
di Santo Balastro
(articolo del 18 dicembre 2002)
La D.C. Comics continua la sua campagna di business e denuncia sociale, iniziata negli anni ’80 con le storie dei New Teen Titans che si occupavano dei ragazzi scappati di casa e dell’Apartheid, proseguita poi negli anni ’90 con il notevole special “BATMAN seduction of the gun” sulla fin troppo libera commercializzazione delle armi da fuoco.
Adesso la casa editrice di Superman e Batman
lancia una nuova sfida e infrange un altro tabù.
Il n. 154 di Green Lantern, uscito negli USA in settembre, presenta la storia agghiacciante di un minorenne gay vittima di un crimine d’odio. Una coincidenza veramente assurda è che proprio nei giorni d’ arrivo nelle librerie specializzate del fumetto in questione, l’opinione pubblica americana rimane scioccata dalla notizia che a West Holliwood (Los Angeles) l’attore gay Trev Broudy subisce una feroce aggressione e finisce in coma all’ospedale, dopo essere stato bastonato con una mazza di baseball, perché notato per strada mentre si scambiava tenerezze con un altro uomo.
Sorte analoga subisce, nella storia in questione, uno dei personaggi principali Terry Berg, 17enne assistente di Kyle Ryner, (l’attuale Green Lantern). All’uscita di un club, sorpreso mentre bacia il suo compagno, è aggredito e lasciato in fin di vita in strada.
L’omosessualità di Terry venne rivelata l’anno scorso nel n. 137 di “Green Lantern”, citato come miglior comics book dell’anno dalla “gay and lesbian Alliance against defamation” l’associazione americana che lotta contro la diffamazione dei gay e delle lesbiche.
“Terry si dichiarò gay perché si era infatuato di Kyle. E chi non lo sarebbe? Il nuovo crociato di smeraldo è giovane, alto, palestrato e di bell’aspetto” spiega Judd Winick, sceneggiatore della storia e creatore del personaggio di Terry, su suggerimento del supervisore Bob Schreck. Winick, 32 anni , sposato vive a San Francisco, ha lavorato per MTV, cura le sceneggiature di “Green Lantern” da due anni e presto si occuperà anche dei testi della serie di successo “Harley Quinn“. Uno dei suoi colleghi a MTV, Pedro Zamora, morì di AIDS nel 1994, la loro amicizia ispirò a Winick il fumetto “Pedro and Me” inedito in Italia.
Ma perché la D.C. ha voluto affrontare tematiche omosessuali proprio su una delle testate di maggior successo?
“Se c’è una lezione , potrebbe essere che è importante per i giovani vedere che Lanterna Verde non dà peso al fatto che Terry è gay, ma lo tratta con pari dignità. Terry rappresenta l’accettazione” dice il cartoonist “e ora con questo crimine d’odio, ci avviciniamo al lato peggiore della condizione gay”.
Nelle prime pagine del n. 154 , Tery e il suo compagno stanno camminando per la strada, dopo una serata emozionante e romantica insieme, si scambiano un bacio, quando tre uomini iniziano ad insultarli chiamandoli “Faggots” ( Froci) e iniziano a minacciarli. Dopo un breve inseguimento, afferrano Terry, che viene brutalmente picchiato.
E’ una storia shockante, non solo per la durezza delle scene del pestaggio, mostrato anche in copertina con raccapricciante realismo con tanto di sangue e tumefazioni, ma soprattutto per le reazioni di Kyle, che, spinto dalla angosciante consapevolezza di non poter fare nulla per l’amico, si lancia in una caccia spietata ai colpevoli, perde il controllo e quasi spacca la testa a uno degli assalitori.
C’è però un senso straniante di “deja vu”.
L’omosessuale è trattato qui come in un fumetto Marvel con la X è trattato un mutante.
E’ la storia già vista del ragazzo innocente appartenente ad una minoranza ( a scelta: negro, portoricano, cinese, arabo, mutante) che manifesta la propria condizione (qui con un bacio all’amico, da un’altra parte con scariche di plasma o mutazioni genetiche), e viene picchiato a sangue, di sera in un vicolo, da balordi pieni di odio e frustrazione, e dell’eroe che, indignato, scova i cattivi e li punisce.
I dialoghi, lo sviluppo della storia e dei personaggi di contorno, come il detective intollerante che in qualche modo, anche se non apertamente, sembra giustificare l’aggressione (con la solita scusa del “.. se l’è andata a cercare”), e lo spessore psicologico dei personaggi sono indubbiamente notevoli, l’autore qui mostra tutto la sua sensibilità e bravura, ma lascia interdetti la reazione di Kyle più che il pestaggio di Terry.
Lo sfogo di rabbia e indignazione profonda mostra un lato spietato e terrificante di Lanterna Verde, mai apparso prima.
Kyle tortura con freddezza inaudita uno degli assalitori in carcere, per sapere il nome degli altri, e sfida gli altri due ad un gioco al massacro.
La scena di chiusura è il tipico Cliff-hanger, lascia con il fiato sospeso perché non si sa se Terry uscirà dal coma o se morirà.
La presenza di Jade accanto a Kyle dà la prova inconfutabile dell’eterosessualità del nostro eroe, che però non si vergogna a dimostrare il suo attaccamento all’amico in coma.
D’altronde, c’è chi afferma che i peggiori nemici degli omosessuali sono gli omosessuali repressi, un etero al 100% come il nostro eroe non ha nulla da temere da un gay.
Ciò che distingue questo numero e lo rende unico, è che sicuramente la storia mostra una violenza più vicina a noi di quella antimutante, e il caso dell’attore citata all’inizio ne è la desolante prova.
Questa consapevolezza di verosimiglianza colpisce il lettore con maggiore forza, ma, ripeto, il vero piatto forte è la reazione dell’eroe di smeraldo.
Una storia da leggere e meditare, e iniziare a capire perché la tolleranza verso le persone omosessuali (lesbiche, transessuali, bisessuali etc.) non basta più, è necessaria la piena consapevolezza della pari dignità delle varie forme di amore. Spero vivamente che la storia veda una pubblicazione italiana, con un governo che dice che “L’Italia non è ancora culturalmente pronta a leggi come i PACS” anche un fumetto può aiutare ad aumentare questa consapevolezza.
All scanned artwork is and © DC Comics