BLANKETS di Craig Thompson

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RIPROPOSTA

Ultime 6 riproposte, dell’originario sito di Glamazonia comics, legate a fumetti di provenienza USA e UK. Si comincia con una bella recensione di Blankets, ad opera di Damiano Gallinaro del gennaio 2005, che continua ad essere attuale.
Buona rilettura e condividete l’articolo se vi piace.
mario benenati


Copertine della prima edizione italian di Blankets (Coconicno edizione , 2004)

BLANKETS

di Craig Thompson

Coconino Press, prima edizione 2004

B/N, pag. 600
Cartonato, € 29,00


Recensione di Damiano Gallinaro 

L’ultima opera di Craig Thompson (con riferimento al 2004, nda) viene considerata dal curatore italiano del volume ” un romanzo di formazione …un monumento alla vita quotidiana” .

Che cos’è Blankets in fondo?

Il racconto dell’infanzia, dell’adolescenza e della prima giovinezza dello stesso Thompson, del suo rapporto con la religione, la scoperta del sesso, della magia e della diversità dell’altro sesso e delle gioie e dei dolori della vita quotidiana.Chi avrà occasione di leggere le pagine di Blankets non potrà fare a meno di notare evidenti analogie con un’altra storia di vita adolescenziale, quel “Brooklin Dreams” che qualche anno fa porto alla luce la vita religiosa, amorosa, quotidiana di J.M. De Matteis.
I punti in comune sono molti a partire dalla realizzazione grafica.
Entrambi sono in bianco e nero e il disegno è volutamente caricaturale, ma la tempo stesso eccessivo nelle sue linee essenziali.
Il Disegno di Blankets e di Brooklin Dreams vuole trasmetterci nella sua essenziale poeticità la visione del mondo filtrato attraverso gli occhi di un adolescente.
Sia Thompson che De Matteis sono dei ragazzi problematici, timidi, insicuri, terrorizzati e dominati dalla figura del padre e dalla religione che li opprime e li blocca.

La religione è il tema centrale di entrambi i racconti, cambia il Dio ( il dio ebraico per De Matteis, Gesù Cristo per Thompson), ma non cambia l’immagine che di quest’ultimo danno entrambi gli autori.
Sembra non esserci spazio nelle loro opere per un Dio giusto e amorevole, il Dio di Craig e di John Marc è un Dio che giudica, punisce i peccatori e premia i giusti, coloro che rinunciano a tutto pur di adorarlo.
La figura del padre che punisce i figli è presente in entrambi i racconti.
In Blankets il padre è solito punire Craig o il suo fratello minore Phil per le loro mancanze, rinchiudendoli in un bugigattolo che nella fervida immaginazione di Craig diviene l’Inferno così come descritto dalle parole della sua catechista.

Le analogie tra Blankets e Brooklin Dreams però finiscono qui, Blankets è anche, infatti, un inno all’amore, alla poesia, alla scoperta giorno per giorno delle piccole e rare bellezze della vita quotidiana.
Il Dio di Craig non è solo il Dio che giudica è anche il Dio che ama e perdona e che da senso alla vita.
Quasi l’intero libro è un continuo dialogo tra Craig e Dio, le sue scelte vengono misurate e valutate attraverso la lettura della Bibbia.
E’ nel libro sacro che Thompson trova degli stupendi versetti per celebrare la bellezza pura e poetica di Raina.
Già, Raina…

Chi si è innamorato per la prima volta in una parrocchia o in un campeggio parrocchiale non potrà non trovarsi coinvolto dalla lettura delle pagine che narrano la storia d’amore tra Craig e Raina.
Raina, sorella, amica e forse per qualche attimo fuggente anche amante, Raina che fugge quando il legame sta per diventare troppo forte.
A chi non è mai accaduto tutto questo?
La presenza di Dio e della Bibbia accompagnano il racconto fino al penultimo capitolo, quando nel finale Craig bruciando tutto ciò che lo legava a Raina (tranne, simbolicamente la coperta che lei gli aveva assemblato come un patchwork), opera un taglio definitivo nei confronti di quell’amore-amicizia, di quell’adolescenza, e di quel Dio che lo aveva seguito passo passo

Ultimo capitolo

Nell’ultimo capitolo ritroviamo un Craig adulto che va a trovare i suoi genitori solo durante le feste o in occasione dei grandi eventi come la laurea del fratello o il matrimonio di quest’ultimo.
Un Craig che ha perso Dio, almeno quel Dio “insegnato a dottrina” ( per citare un grande cantautore), ma che ha recuperato la sua dimensione umana, dando valore ad ogni gesto quotidiano.
Un Craig che è sempre più cosciente del fatto che la vita va vissuta senza intermediari siano essi umani o divino e che (come si può leggere nel finale)” … è una soddisfazione lasciare un segno su una superficie bianca…fare una mappa dei mie movimenti…anche se soltanto temporanea”.
Lasciatevi conquistare dalla magia delle piccole cose della vita quotidiana, quelle “cose della vita che fanno piangere i poeti, ma se non le fermi subito diventano segreti”( un bel Venditti d’annata), e sognate ancora una volta con le parole e i disegni di Craig.
Poi se vi va fate un giro nelle fumetterie e sono certo che ancora troverete qualche copia dei due volumetti di Brooklin Dreams editi dalla Magic Press qualche anno fa, leggeteli e fatemi sapere se la vita vi avrà sottratto un sorriso o una lacrima.

GIUDIZIO discreto

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