JLA 1
Testi di Brad Melzter, disegni di Ed Benes e Sandra Hope, AA. VV.
64 pagine, colore, spillato, formato 17×26, Euro 2.95
Planeta/De Agostini
(Recensione dell’1 ottobre 2007)
Nonostante gli sforzi di Brad Melzter, JLA 1 è soltanto un’introduzione alla serie che rimane godibile soprattutto a chi già conosce i personaggi e l’universo DC.
di Stefano Marchesini
In campo supereroico, più che in ogni altro genere, è un dato di fatto che (non sindachiamo se ciò sia positivo o meno) il moderno pubblico di riferimento è largamente costituito da fanboys, lettori cioè legati a quella data serie o personaggio, non tanto in funzione della validità intrinseca dell’opera, ma piuttosto per ragioni collezionistico/affettive. L’attenzione di tali lettori si sposta allora su aspetti secondari, quali coerenza in termini di continuity, ecc? Le esangui trame delle storie assecondano nella pratica un simile usufrutto, in una spirale autoreferenziale che esclude l’avvicinamento di nuovi lettori, magari provenienti da generi diversi, per i quali è arduo comprendere situazioni che possono essere apprezzate solo tramite la conoscenza di arcaici retroscena. Per aggirare l’ostacolo, gli scrittori sono indotti ad infarcire le storie di flashback, il cui utilizzo malaccorto spesso rischia di appesantire la lettura, quando non risulta essere puramente una strizzata d’occhio ai soliti lettori di vecchia data.
Fatta questa lunga premessa, diciamo allora che perlomeno i numeri 0 e 1 della nuovissima serie DC dedicata alla JUSTICE LEAGUE, pubblicati nell’albo Planeta in oggetto, rientrano più che mai entro tale categoria di fumetti. Il n.0, tutto giocato su pagine di flashback e flashforward che ripercorrono ed anticipano fasi della storia della Lega della Giustizia attraverso gli occhi dei membri fondatori Superman / Batman / Wonder Woman, è un numero introduttivo con la partecipazione di grandi disegnatori ( Ha, J. H.Williams III, Jim Lee, Perez, Maguire, ecc.), ognuno al lavoro su una tavola. Nel #1, di 30 pagine, l’azione (si fa per dire) vera e propria inizia con i tre big a discutere nella Batcaverna su chi debba entrare nella nuova formazione, mentre vari eroi tra i quali Hal Jordan, Vixen, Black Lightning, ecc. iniziano a muoversi indipendentemente su piste differenti in vario modo collegate alla contemporanea “rinascita” di Red Tornado, vicenda attorno alla quale sembra ruotare questo primo blocco di numeri.
Rimandando alla premessa, che mette sull’avviso il lettore non specialistico, ed emettendo quindi un parere più ad uso e consumo degli appassionati, dobbiamo dire che in passato abbiamo visto decisamente di peggio: se i disegni di Benes, inchiostrati alla grande dalla Hope, sono un ottimo viatico, registriamo come la grande ammucchiata di personaggi in gioco sia gestita da Metzer, per scelta stilistica o giocoforza, con un plot negli effetti troppo singhiozzante, ma ormai siamo abituati a tutto, dalla scorribilità più scolastica, alla narrazione più sgangherata, non sarà certo questo fumetto a metterci in difficoltà, no?
Questo primo albo Planeta non contiene evidentissimi refusi, anche se qualche volta si ha la sensazione che nel lettering vengano scambiati i generi dei soggetti (“lei” invece di “lui”, ecc.), o perlomeno non siano stati adattati al meglio i dialoghi più serrati. Ottima la stampa, il prezzo di copertina di 2,95 per 64 pagine sarebbe “di lancio”, come dicono alla Planeta, in quanto già dalla prossima uscita si scenderà a 48 pagine senza corrispondente diminuzione del prezzo.
Dagli USA giungono impressioni molto lusinghiere sulla serie, che ora veleggia verso il #13 ed è rimasta sempre nelle prime 5-10 posizioni di vendita. Siamo lieti e fiduciosi, ma ovviamente il nostro giudizio si concentra su questa prima uscita della Planeta.
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