ULTIMATES 30

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Copertina dell'albo spillato ULTIMATES 30. Testi di Brian Michael Bendis, disegni di Greg Land (edizione italiana di PaninI comics)

ULTIMATES 30
Testi di Brian Michael Bendis, disegni di Greg Land e Matt Ryan, colori di Justin Ponsor
48 pagine, colore, spillato, formato 17×26, Euro 2.80
Panini Comics

articolo di : Dario Beretta

Immaginate di aver mangiato per due anni, a scadenze più o meno regolari, in un locale che vi serviva una delle pizze più gustose mai sfornate. Ha appena cambiato gestione, ma voi ci tornate lo stesso, insicuri ma ottimisti… Per scoprire, con vostro sommo dispiacere, che i nuovi cuochi non sanno fare il proprio mestiere: la loro pizza è un atroce pezzo di marmo, con ingredienti scadenti e male assortiti. Il ricordo delle prelibatezze gustate in precedenza nello stesso luogo rende l’esperienza ancora più negativa.
Ecco, la stessa cosa potrebbe succedere se, da lettori di vecchia data, vi accostaste alla lettura del trentesimo numero di Ultimates.

Conclusasi la seconda e definitiva stagione della splendida gestione Millar/Hitch, infatti, la collana della Panini comincia con questo albo a pubblicare il primo crossover tra l’universo Ultimate e quello di Supreme Power, intitolato (con molta fantasia) Ultimate Power. La saga promette di avere conseguenze forti sia sullo Squadrone Supremo che sugli Ultimates, e si pone quindi come snodo più o meno indispensabile per i lettori di entrambi. Peccato che i primi due episodi siano da galera!

La marchettona costruita a sei mani da autori di valore come Bendis, Straczynski e Loeb è banale, priva di mordente e a tratti irritante nella sua superficialità, a maggior ragione per i nomi altisonanti che l’hanno generata. Sui disegni di Greg Land, poi, meglio stendere un velo pietoso, perché usare riferimenti fotografici è una cosa; ritagliare le figurine dalle riviste e incollarle alla rinfusa sulla pagina, con colpi letali al senso della prospettiva, alla narrazione e al buon gusto (soprattutto) è un’altra. Nei fotoromanzi di Grand Hotel, almeno, i personaggi non cambiavano faccia da una tavola all’altra.
Insomma, questa mini di transizione sembra essere quanto di peggio potesse capitare tanto ai fan degli Ultimates quanto a quelli dello Squadrone, entrambi abituati a storie di ben altra caratura. Imbarazzante.

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