DETECTIVE COMICS 836
Testi di John Rozum,
disegni di Tom Mandrake
32 pagine, colore,
spillato, formato 17×26, $ 2.99
DC Comics
La minaccia dello Spaventapasseri torna a infestare Gotham City, in modo però poco convincente: i testi mediocri di John Rozum e i disegni oscuri di Tom Mandrake declassano il rilancio del criminale a mero riempitivo.
Articolo di : Paolo D’Alessandro
Dopo l’evasione dall’Arkham Asylum di uno Spaventapasseri mai tanto assetato di vendetta, Gotham City é stretta in una morsa di terrore: il criminale ha infatti disseminato in tutta la città centinaia di sue effigi contenenti i cadaveri delle proprie vittime. I nostri eroi, Batman e Robin, si mettono sulle tracce del maniaco, solo per scoprire che il loro avversario ha fatto precipitare la città nel panico senza il suo famoso gas.
Ennesimo fill-in per una serie che, grazie al sapiente demiurgo di storie che é Paul Dini, scrittore regolare della testata, sta inanellando un gioiellino dopo l’altro. Negli ultimi mesi, purtroppo, stiamo assistendo, in questa come nella gran parte delle collane di casa DC, a una sempre maggiore quantità di numeri riempitivi firmati dagli artisti più disparati, storie spesso raffazzonate e confezionate davvero all’ultimo minuto.
Detective Comics 836 non smentisce questa drammatica tradizione: la minisaga Absolute Terror, iniziata nel numero precedente, é un infelice matrimonio di script pretenzioso e disegni approssimativi. Da una parte, abbiamo un John Rozum che non fa nessuno sforzo per caratterizzare i personaggi, appoggiandosi stancamente a paradigmi piuttosto ritriti (alcuni dei quali ‘liberamente ispirati’ a Batman Begins), con l’aspirazione malcelata di offrirci un solido e realistico affresco psicologico del ‘regno di terrore’ instaurato dallo Spaventapasseri; dall’altra, abbiamo i disegni di un Mandrake che, con il suo tratto poco curato, centra sicuramente l’obiettivo di suggerire atmosfere inquiete e oscure, ma a danno della comprensibilità dello storytelling e della dinamicità dell’azione.
Absolute Terror è, in conclusione, un esperimento piuttosto fallito di rilancio dello Spaventapasseri, consigliato sicuramente ai completisti e agli amanti del villain, ma trascurabile per tutti gli altri, soprattutto per chi è in disperata attesa del ritorno di Dini.
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