RIPROPOSTA
di Marcello Vaccari
Mortimer è la seconda serie a colori pubblicata dalla Ediperiodici (Elvipress), ed esce a partire dal giugno 1973 a seguito del successo di Oltretomba Colore. Questa collana è sicuramente una delle migliori in assoluto per questo tipo di pubblicazioni (i pocket erotici), ed ha la peculiarità di essere realizzata, disegni e colori, da uno dei più validi artisti della scuola spagnola: Victor De La Fuente, già allora molto conosciuto, soprattutto in Francia. L’autore ha anche ricevuto, per questa sua fatica, il premio “Il colore nel fumetto” alle “tre giornate del fumetto e dell’illustrazione” di Genova del 1973. Naturalmente poco dopo questo riconoscimento, l’albo è passato al bianco e nero, ma questo è probabilmente dovuto alla difficoltà del disegnatore a reggere il ritmo di un albo al mese, dovendo fare tutto da solo tranne i soggetti che erano di Giorgio Pedrazzi.
Mortimer è un personaggio che vorrebbe essere anticonvenzionale, un cacciatore di taglie duro, spietato ed odiato da tutti. In realtà ci sono molti esempi di personaggi di questo tipo nella cultura cinematografica e fumettistica, a cominciare da Jonah Hex, un famoso personaggio dalla D.C. Comics dalle stesse caratteristiche, ed anche (ma che strana coincidenza!) il nome del primo delinquente che Mortimer incontra e liquida in poche pagine all’inizio del N.1.
.La caratteristica che distingue Mortimer dai suoi più celebri predecessori, è la carica ironica che l’autore è riuscito ad infondergli, e che diviene sempre più evidente al passare degli episodi, nonostante l’ambito sia quello del più classico dei western. E’ comunque sempre un’ironia sottile ed intelligente, come raramente si vede in fumetti di questo tipo. L’ottima caratterizzazione psicologica del personaggio, gli permette di passare con disinvoltura da una situazione all’altra, sempre con una notevole imprevedibilità di azione, e quindi lo troviamo ora spietato fino a lasciare fuggire un rapinatore, che ha appena svaligiato una banca ed ucciso uno sceriffo, solo per poterlo acciuffare dopo che è stata posta una taglia sul suo capo (N.1), e nell’albo successivo salvare un delinquente da una improvvisata forca perché “odia i linciaggi”. Anche il suo comportamento va’ dal cinismo esasperato alla tranquilla accondiscendenza.
Durante la varie avventure, l’autore inserisce alcuni flashback che ci svelano brandelli del passato del personaggio, e dovrebbero forse svelarci le ragioni del suo comportamento, ma purtroppo l’opera non è compiuta a causa della brusca interruzione della serie al suo tredicesimo numero. Anche le donne, sempre presenti e sempre diverse ad ogni episodio, vengono trattate, a seconda dei casi, con estrema durezza o con grande dolcezza, ma a volte anche con indifferenza. Queste donne non forniscono solo l’elemento erotico, obbligatorio in questo tipo di albi, ma sono di solito protagoniste della storia, e spesso le troviamo, ciniche e traditrici, nella veste di antagoniste del nostro Mortimer, che comunque raramente riesce a resistere alle loro grazie, anche se tratta le nemiche con molta violenza. Gli albi sono tutti autoconclusivi, e mostrano tutte le caratteristiche di un serial senza fine, tipo quello del TEX degli ultimi 300 episodi, senza un vero e proprio filo conduttore, e quindi la chiusura della serie non ne danneggia la lettura, a parte il fatto che l’origine del comportamento di Mortimer non viene del tutto approfondita.
Gli efficacissimi disegni di De La Fuente vengono esaltati dagli splendidi colori, ma anche in bianco e nero non perdono di smalto, per la loro grande asciuttezza e dinamicità. In definitiva MORTIMER è un fumetto con buone sceneggiature, ottimi disegni e colori, ingiustamente dimenticato da tutti, e che meriterebbe migliore credito da parte degli appassionati del genere western e del fumetto in generale, visto oltretutto che il suo autore è nel frattempo molto cresciuto nella considerazione della critica, ed è recentemente tornato agli antichi amori realizzando addirittura un TEXone.
MORTIMER dal N.1 del giugno 1973 al N.12 del maggio 1974.
Periodicità mensile, tutto a colori per L.300 fino al N.9, poi in B/N dal N.10 per L.250.
Fino al N.4 in appendice si trova un approfondito ed illustratissimo articolo: Armi e uomini del vecchio west, rimasto incompiuto.
1 – IL CACCIATORE DI TAGLIE, 117 tavole
2 – L’UOMO DI LAWTON, 119
3 – SFIDA SENZA RITORNO, 119
4 – IL VENDITORE DI MORTE, 114
5 – LA MANO DEL CADAVERE, 119
6 – UN TRANQUILLO ANGOLO DI PAURA, 119
7 – ALBA DI SANGUE, 118
8 – DOPPIO GIOCO, 116
9 – IL DURO DELL’ARIZONA, 118
10 – ALZATI E SPARA, 120
11 – PER UNA TAGLIA IN PIU’…, 118
12 – MESSICANE ORO E GUAI!, 118