SUPERMAN 7

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Copertina dell'albo spillato SUPERMAN 7 7edizione italiana di Planeta De Agostini)

SUPERMAN 7
Testi di Richard Donner e Geoff Johns, disegni di Arthur Adams, Eric Wight, Joe Kubert, Rags Morales e Mark Farmer, Gary Frank e Jonathan Sibal, AA. VV.
48 pagine, spillato, 16.8×25.7, colore, Euro 2.95
Planeta/De Agostini

Attraverso una serie di gustose storie brevi, ecco un antipasto del Superman che verrà. C’è di che ben sperare. Ottimi i disegni, di artisti di primo piano come Adams, Kubert, Morales e Frank.

articolo di : Fabio Graziano

Un succoso antipasto. Attraverso una serie di racconti dal breve al brevissimo, Geoff Johns presenta i topos che domineranno i prossimi mesi di Action Comics. Ce né davvero per tutti i gusti, dai tormenti del giovane Clark Kent ad avventure nello spazio profondo.
Filo conduttore è il taglio silver-age delle storie, in assoluto una vera e propria manna dal cielo per Superman. Dopo “Crisi sulle Terre Infinite”, gli autori hanno quasi sempre cercato di eliminare dall’ecosistema dell’azzurrone di tutti gli elementi più fantastici, come per riportare il personaggio coi piedi per terra. Col risultato di farlo sembrare sempre più vecchio, fuori tempo massimo. La costruzione attorno a Superman di un contesto fantasioso ad hoc è invece, come insegna “All-Star Superman” di Morrison, la soluzione più adeguata per ridare freschezza al franchise.

Notevoli i disegni, affidati ad artisti di primissimo piano come Art Adams, Joe Kubert, Rags Morales e Gary Frank, quest’ultimo futuro artista regolare di Action Comics. Di fronte ad artisti dal segno così ricco spicca meno il segno pulitissimo di Eric Wight, adattissimo però a descrivere i toni retrò della sua storia, ispirata a un classico degli anni ’50.

L’unico problema che la lettura di queste storie potrebbe suscitare nei lettori, è un leggero mal di testa da continuity. Dopo gli stravolgimenti di Infinite Crisis, la DC non ha ancora spiegato bene in che modo il passato dell’eroe di Krypton sia stato influenzato da tale evento. Per chiunque avesse ancora in mente il ricordo delle precedenti versioni della storiografia di Kal-El, potrebbe essere quindi spiazzante osservare dettagli come le statue della Legione dei Super-Eroi nella Fortezza della Solitudine, e non solo. Ma tutto sommato, se le storie sono piacevoli come in questo caso, chi se ne frega.

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