DEVIL & HULK 133
Testi di Ed Brubaker, Greg Pak disegni di Michael Lark, Stefano Gaudiano, Aaron Lopresti
80 pagine, colore, spillato, formato 17×26, Euro 3.30
Panini Comics
Si avvicina la conclusione di Planet Hulk con il gigante verde ormai prossimo al suo cataclismatico ritorno sulla Terra. Devil ritrova un quartiere che in sua assenza è tornato più pericoloso che mai.
articolo di : Raffaele Pinna
Entriamo nel vivo del nuovo ciclo di Brubaker su Devil, si volta pagina e dall’atmosfera europea delle ultime storie si ritorna alla caotica ambientazione di Hell’s Kitchen. In assenza di Devil (e di Kingpin) il crimine si riorganizza, e Matt si trova suo malgrado a dover difendere Melvin Potter, alias il Gladiatore, senza essere sicuro della sua innocenza. Il nuovo ciclo dell’ormai collaudata coppia Brubaker-Lark è da subito avvincente, le storie gialle/noir sono il punto di forza dello sceneggiatore e già dall’incipit si nota la dovizia di particolari e di indizi sparsa nella narrazione. Dal punto di vista grafico, sia Lark che Gaudiano fanno un ottimo lavoro, rappresentando una storia dalle tinte fosche con tratti nervosi e spigolosi.
Per quanto riguarda la saga cosmica di Hulk, siamo oramai alle battute conclusive. La premessa iniziale del gigante verde alle prese con qualcuno forte più di lui è stata completamente disattesa, e Hulk rimane “il più forte che c’è”. Dopo aver sconfitto tutti i suoi antagonisti e aver costruito attorno a sé un intero impero ne diventa il nuovo reggente (con tanto di impetuosa regina). L’approccio al personaggio da parte di Pak è sicuramente nuovo: il suo Hulk è rabbioso, ma giusto e buono, arriva a sacrificare se stesso più volte, quasi ad incarnare quel ruolo di messia che si aspettavano gli abitanti di Sakaar. Peccato per i legnosi disegni di Lopresti, che non danno alla saga spaziale quella spinta in più che avrebbe meritato.
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