DEVIL & HULK 134
Testi di Ed Brubaker, Greg Pak disegni di Michael Lark, Stefano Gaudiano, Aaron Lopresti
80 pagine, colore, spillato, formato 17×26, Euro 3.30
Panini Comics
Si conclude col botto Planet Hulk, il gigante verde, mai così infuriato, è diretto verso casa. Numero interlocutorio per Devil in attesa di grandi rivelazioni.
articolo di : Raffaele Pinna
Doppia razione di Hulk per portare a compimento la saga che ci ha accompagnato per 9 numeri (e più di un anno di pubblicazioni). Il finale è dirompente, e pone le basi per il nuovo Marvel evento: World War Hulk, lasciando diretto verso la Terra un gigante verde furioso come non mai. Ad accompagnarlo, tutti i suoi compagni di guerra conosciuti su Sakaar. Sebbene le ultime due storie siano decompresse fin quasi all’eccesso (a causa dei ritardi di Civil War e quindi della necessità di prendere tempo prima di World War Hulk), il finale conserva la sua potenza e risolleva le ambizioni di un ciclo che non sarà dimenticato facilmente.
Sul fronte urbano, Devil continua a cercare il Gladiatore per riuscire a capire chi si nasconde dietro il suo atteggiamento di lucida follia. A complicare le cose si aggiunge Lilly, che chiede l’aiuto di Matt. Inutile dire che Milla, sua attuale moglie, non è molto daccordo. Un numero interlocutorio che serve solo per caricare la tensione verso il climax finale che fa da cliffhanger verso il numero successivo. La parte grafica non riserva sorprese: gli artisti all’opera sono quelli consueti delle serie regolari. Il finale di Planet Hulk è scandito da parecchie pagine praticamente senza dialoghi, in cui la tragedia è affidata solo ai disegni, discreti ma non eccezionali. Di impatto decisamente superiore le tavole di Devil: Michael Lark è un maestro nel tratteggiare l’oscurità urbana delle attuali storie del diavolo rosso.