L’UOMO RAGNO 479
Testi di Peter David, Paul Tobin, Warren Ellis disegni di Todd Nauck, Pierre Alary, Mike Deodato Jr.
80 pagine, colore, spillato, formato 17×26, Euro 2.80
Panini Comics
Peter David chiarisce le implicazioni della recente resurrezione di Peter, mentre continuano le avventure dei nuovi Thunderbolts.
Articolo di : Raffaele Pinna
L’Uomo Ragno è ancora nel pieno del suo “periodo nero”: Peter David inizia a tirare le fila degli indizi disseminati nella serie, che portano alla scoperta della vera identità di Miss Arrow, e forniscono un epilogo alle vicende relative alla recente resurrezione di Peter nella saga dell’Altro.
Continuano in appendice le avventure dei Thunderbolts di Warren Ellis che, costituiscono il vero piatto forte del numero. L’autore britannico propone nella sua serie un vero capovolgimento delle tematiche: non solo i protagonisti sono dei criminali al servizio del governo (cosa già vista in molte altre serie del passato), ma è decisamente criminale anche il loro comportamento, condonato e permesso dagli esponenti del governo. In questo numero, l’autore analizza i singoli componenti del gruppo facendone una vera e propria radiografia dello stato mentale, che ne evidenzia i diversi disturbi, come a chiarire ulteriormente che i Thunderbolts sono delle vere bombe ad orologeria.
A completare il numero una storia tratta da Spider-Man Family in cui vediamo due autori esordienti in casa Marvel alle prese con un divertissment su l’Uomo Ragno e i Fantastici Quattro. Il risultato finale, pur con qualche ingenuità di troppo, è gradevole e ben fatto.
Dal punto di vista grafico il numero è discontinuo, gli stili sono molti diversi, dal più classico delle storie dell’Uomo Ragno alle cupe atmosfere dei Thundebolts di Deodato. La vera novità è portata da Pierre Alary che propone uno stile molto cartoonesco e caricaturale di sicuro effetto, da tenere d’occhio nei suoi prossimi lavori.
Immagini e marchi registrati sono © dei rispettivi autori e degli aventi diritto e vengono utilizzati su Glamazonia.it esclusivamente a scopi conoscitivi e divulgativi.