WONDER WOMAN UN ANNO DOPO

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Copertina del volume WONDER WOMAN UN ANNO DOPO (DC Comics, Planeta De Agostini)

WONDER WOMAN UN ANNO DOPO
Testi di Allan Heinberg, disegni di Terry e Rachel Dodson, Gary Frank
144 pagine, brossurato, 16.8×25.7, colore, Euro 12.95
Planeta/De Agostini

Punto d’ingresso ideale per i nuovi lettori, ecco il ritorno di Wonder Woman in un vero e proprio “bignami” della sua offerta. Ci si diverte moderatamente, ma il tono è in salita. Ottimi i disegni dei Dodson.

Articolo di : Fabio Graziano

Dopo una lunga attesa, torna in Italia l’amazzone a fumetti per eccellenza, Wonder Woman. La storia parte un anno dopo gli eventi di Crisi Infinita, dove l’eroina era stata costretta all’omicidio per difendere se stessa e Superman dalle mortali macchinazioni del malvagio Maxwell Lord. Dopo aver trascorso vari mesi in incognito alla ricerca di sé, la principessa di Themyscira torna in campo sotto le mentite spoglie dell’agente segreto Diana Prince (in riferimento a un celebre ciclo del personaggio uscito negli anni ’70). Ma sarà presto costretta a ritornare in pista, sorpresa sorpresa, anche nel vecchio ruolo di Wonder Woman.
La trama è scorrevole anche se, a ben vedere, poco più di un enorme cliché. Una scazzottata e un team-up dietro l’altro, la sensazione sul sedile dello spettatore è un po’ quella di stare sull’altalena, muovendosi su e giù tra scene piuttosto simili e ripetitive tra loro. L’esigenza di realizzare un vero e proprio “bignami” dell’offerta di tematiche della serie, strizzando l’occhio ai nuovi lettori, risulta inoltre, spesso, un po’ pesante.
Ma, nel caso di una storia come questa, il ritmo passa in secondo piano. Il difficile per gli autori era soprattutto quello di trovare un ruolo chiaro e definito per Wonder Woman nel rinnovato contesto dell’universo DC post-Crisi Infinita. Per intenderci, se prima Diana svolgeva principalmente un compito diplomatico tra il “regno dei mortali” e l’Olimpo, oggi la cosa sarebbe stata impossibile da portare avanti in luce della scomparsa di quest’ultimo, avvenuta proprio sulle pagine di Infinite Crisis. L’idea è quindi quella di invertire le parti, con una Diana in stile Pinocchio che difende la Terra per inseguire una tranquilla umanità, contro la follia delle divinità classiche.
L’immagine della Wonder Woman ambasciatrice matura e rispettabile è senz’altro più affascinante rispetto alla “donna di latta” alla ricerca di un cuore, ma anche più antipatica. C’era bisogno di qualche difetto in più, di un passo indietro dalla perfezione, completando il percorso iniziato proprio con il caso Maxwell Lord. La speranza è che questa caratterizzazione regga e si arricchisca, restituendo finalmente a questa icona dei comics un’immagine stabile e riconoscibile.

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