LE LEGGENDE DI BATMAN 7

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Copertina del volume brossurato LEGGENDE DI BATMAN 7 (edizione italiana di Planeta De Agostini)

LE LEGGENDE DI BATMAN 7
Testi di Dan Curtis Johnson e J.H. Williams III, disegni di Seth Fisher
128 pagine, brossurato, 16.8×25.7, colore, Euro 6.95
Planeta/De Agostini

In questa rilettura delle origini di Mister Freeze, villain malinconico dal cuore gelido, c’è poco da ricordare se non le frizzanti illustrazioni di Seth Fisher, artista scomparso tragicamente pochi mesi dopo l’uscita di questa storia.

articolo di : Alex Brazianino

Le “Leggende” Planeta hanno ormai abbandonato l’idea di riproporre cronologicamente la collana originale americana delle “Legends of the Dark Knight”. Rispetto ai volumi precedenti, questo è il primo a pubblicare una storia del tutto inedita in Italia, serializzata negli Stati Uniti nel 2005.
Siamo nei primi anni della carriera di Batman, con un Cavaliere Oscuro ancora inesperto e il cui legame di stima ed amicizia con James Gordon non è ancora ben cementato. In questi anni acerbi, le stesse minacce che l’alter ego di Bruce Wayne si troverà ad affrontare periodicamente in futuro sono alle prime armi, o attendono addirittura di sbocciare. E’ il caso di Victor Fries, scienziato esperto in criogenia, impegnato da un lavoro per il Governo che lo assorbe meno solo rispetto all’amatissima moglie. Un esperimento fallito, teso ad ibernare proprio la Signora Fries, conduce a tragici risultati e trasforma l’uomo nel villain Mister Freeze.
Tutto già visto. In un celebre, indimenticabile episodio della bat-serie animata di Bruce Timm e Paul Dini. Rispetto al quale l’unica aggiunta originale è che Victor, qui totalmente preda di un folle delirio, creda di parlare con la moglie ormai defunta. Una scelta, questa, che segue il trend generale dell’intera narrazione, che dipinge il personaggio di Fries sotto una luce patetica e controversa.

A questa sorta di “Freeze: Anno Uno” scorre parallela un altro binario della trama, che vede Batman costituire attorno a sé una piccola ma variegata squadra di collaboratori. L’idea, che parrebbe presa in prestito dalle storie dell’Uomo Ombra, non è granché felice, sia da parte degli sceneggiatori che, a livello della storia, dal punto di vista pratico per l’Uomo Pipistrello. Un piccolo scivolone sul ghiaccio.

In definitiva, una lettura che scorre come un bicchiere d’acqua fresca e lascia poca soddisfazione alle papille gustative. Per fortuna, lo stesso non si può dire per i disegni di Seth Fisher, che illuminano gli occhi con il loro carico di fresche influenze orientali. Il tratto pulito e vagamente cartoon di Fisher, unito a un’adatta colorazione fatta di tinte chiare e tenui, fornisce un ritratto non usuale del mondo batmaniano. Purtroppo, Fisher è scomparso tragicamente nel 2006, lasciando, grazie a storie come questa, un grande vuoto nel cuore degli appassionati di comics. Insomma, non si può dire che la storia lasci il segno, ma i disegni si fanno ricordare con piacere. E nostalgia.

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