DC UNIVERSE ZERO

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Cover dell'albo DC UNIVERSE ZERO
Testi di Geoff Johns e Grant Morrison (DC Comics)

DC UNIVERSE ZERO
Testi di Geoff Johns e Grant Morrison, disegni di George Perez, Tony Daniel, J.G. Jones, Aaron Lopresti, Ivan Reis, Philip Tan e AA. VV.
32 pagine, colore, spillato, 16.8×25.7, $ 0.50
DC Comics

Un albo inconsistente e poco comprensibile che dovrebbe fungere da “trailer” per i nuovi progetti DC. In realtà, nonostante il colpo di scena finale, più che curiosità sorgono grattacapi.

articolo di : Fabio Graziano

Per capire perché DC Universe Zero è un albo-delusione, bisogna deviare un attimo l’interesse dal Fumetto a un altro medium, quello del cinema. Da sempre, e in special modo dalla nascita di altri mezzi di comunicazione visiva come la televisione e internet, il principale veicolo di promozione cinematografica sono i trailers. Cioè, quei mini-film che, attraverso il montaggio di alcune scene selezionate di una pellicola da pubblicizzare, cercano di condensarne i contenuti in una succosa anteprima. Caratteristiche principali: relativa brevità della lunghezza, per massimizzare l’attenzione; assoluta comprensibilità, per non mal disporre gli eventuali spettatori già da subito; gratuità della visione, nel senso che, trattandosi in sostanza di uno spot, nessuno pagherebbe certo per vedere solo quello.

DC Universe Zero è un trailer riuscito male. Anzi, è una raccolta di tanti, fin troppo brevi, trailer, accostati senza una reale logica e legati tra loro dalla presenza di un voice-over che, comunque, parla d’altro. Queste sequenze, ognuna delle quali è dedicata al lancio di una futura storyline DC, sono spesso troppo ermetiche, suscitando più dubbi ermeneutici che curiosità spicciola. Vedi soprattutto i capitoli dedicati a Lanterna Verde e allo Spettro, difficili da interpretare anche per un fan accanito. Neppure il colpo di scena finale è poi così ben costruito, e genera diversi grattacapi. Solo la parte di Wonder Woman si salva, forse, in quanto a chiarezza.
I disegni sono di ottimo livello per tutta la durata dell’albo. In particolare, è curiosa la sensazione di fronte alle matite di Tony Daniel e J.G. Jones: entrambi gli artisti hanno battezzato in queste pagine un tratto diverso dal loro consueto, con buoni risultati.

In definitiva, una lettura deludente che genererà entusiasmo solo nei fissati. Peccato, perché c’erano tutte le premesse per costruire un vero ponte verso potenziali nuovi lettori. Forse, vista la natura della storia, sarebbe stato meglio farne un e-comic per il web. Anche perché, per quanto il prezzo di DC Universe Zero sia davvero irrisorio, è pur sempre troppo per un semplice, banale trailer.

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