COLLEZIONE 100%: IRON FIST
Testi di Ed Brubaker, Matt Fraction e disegni di David Aja
152 pagine, colore, brossurato, formato 17×26, Euro 14.00
Panini Comics
Ed Brubaker e Matt Fraction infondono nuova linfa nel personaggio anni ’70 di Iron Fist (ex-Pugno d’acciaio) aggiungendo nuove motivazioni e preparando il contesto per le sue future avventure.
articolo di : Raffaele Pinna
Dopo il suo ritorno nel MU come comprimario nella testata di Daredevil, ed essere stato quindi un protagonista tangenziale a Civil War militando nei Vendicatori ribelli, Iron Fist entra negli anni 2000 e lo fa in maniera egregia, in storie piene di mistero e azione, ottimamente realizzate. Il personaggio subisce un restyling totale (a partire dal nome che non viene più tradotto in “Pugno d’acciaio”), tutte le sue caratteristiche vengono analizzate, adattate, modificate e molto del contesto in cui si muove viene arricchito; le sue stesse origini vengono riscritte senza cancellare nulla del passato, ma aggiungendo importanti caratteristiche che aprono nuove strade e nuovi spunti narrativi.
L’idea alla base è che Danny Rand non sia il primo campione di K’un-L’un, ma faccia in realtà parte di una stirpe di Iron Fist che durante i secoli si sono succeduti tenendo alto l’onore della città “magica”. Con questa idea vengono introdotti nuovi interessanti scenari in tutta la storia del personaggio, senza andare a cancellare quanto già sapevamo. C’è spazio anche per tratteggiare il Danny Rand proprietario della Rand Corporation, che ci viene presentato come un milionario idealista non disposto a scendere a compromessi (a differenza di altri personaggi del MU), e meno pronto a difendersi dalle guerre societarie in giacca e cravatta rispetto a quelle in costume. Anche il suo aspetto grafico viene rivisto, pur conservando sostanzialmente tutte le caratteristiche storiche. Le storie sono ricche di citazioni pulp e anni ’70, e non mancheranno di fare capolino anche i suoi storici comprimari degli “eroi in vendita”. Il volume è interamente illustrato da David Aia, anche se ospita una serie di disegnatori (Travel Foreman, Russ Hearth, John Severin, Sal Buscema, Derek Fridolfs, Tom Palmer) i quali hanno contribuito realizzando alcune pagine in cui la narrazione cambia binario temporale. Un volume che veramente non delude affatto le alte aspettative che aveva generato.
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