Per due strazianti settimane nell’ottobre del 1962, il mondo intero rischiò una devastazione nucleare, e non in un inverosimile fumetto fantasy, ma nella vita reale.
La Russia aveva costruito una base nucleare a Cuba, e immediatamente il presidente John F. Kennedy chiese il suo immediato smantellamento. Kennedy avvertì la Russia che, se minacciati, gli Stati Uniti avrebbe preparato “una vera e propria rappresaglia”; in altre parole, gli USA erano pronti a lanciare una bomba atomica.
Impaurite per lo scoppio di una guerra atomica, le scuole americane tennero “esercitazioni in caso di bomba”, dove gli insegnanti aiutavano i giovani ragazzi ad esercitarsi nel nascondersi sotto i propri banchi, con l’assurda idea che ciò avrebbe offerto qualche misura di sicurezza contro un olocausto nucleare su scala mondiale. Suona totalmente ridicolo, e lo era, ma successe! Lo so bene, perché successe a me, Robby Reed, creatore di questo sito web e autore di questo articolo!
Gli USA e la Russia erano arrivati al faccia a faccia, e il mondo trattenne il fiato per la cosiddetta “Crisi missilistica cubana”, che portò il pianeta vicino all’annientamento nucleare.
Una delle due fazioni avrebbe ceduto?
Oppure la crisi avrebbe portato alla Terza Guerra Mondiale, e incenerito la Terra grazie ad un futuristico arsenale atomico?
Da questo crogiolo nucleare venne fuori… il Dottor Solar, l’uomo dell’atomo.
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Lo speciale si divide complessivamente in 5 sezioni (articoli)
Nella prima, avete letto l’intervista…
Poi è Seguita una breve biografia.
Nel terzo articolo è stata presentata una breve retrospettiva della sua opera.
La quarta sezione era un piccolo dietro le quinte del lavoro di Shooter: due pagine della sceneggiatura originale di “Legion of Super-Heroes” (vol.V) 45, uscito oltreoceano nell’agosto 2008.
Ed infine,
ecco la Quinta ed ultima sezione dello speciale su Jim Shooter, un lungo approfondimento sulle origini segrete di Solar, diviso a sua volta in quattro parti
Buona lettura!
LE ORIGINI SEGRETE DI SOLAR
parte prima
di Kirk Kimball aka Robby Reed
(trad. di Umberto Rossolini)
Solar è spesso comparato ad un eroe simile: Capitan Atom, creato da Joe Gill e Steve Ditko.
La sua prima apparizione fu in Space Adventures #33; Capitan Atom ricevette i suoi superpoteri dopo essere stato atomizzato in un incidente nello spazio, e anche Solar fu creato da un incidente nucleare. Come ha detto Stan Lee molte volte, “sembra sempre che sia un incidente!”
Quando Capitan Atom ricevette i poteri, i suoi capelli divennero d’argento, proprio come la faccia di Solar divenne verde. Tuttavia Capitan Atom fu creato nel Marzo 1960, due anni prima della Crisi missilistica Cubana, e apparve in una serie supereroica convenzionale (se la parola convenzionale può essere usata per un qualsiasi fumetto disegnato dal sempre unico Steve Ditko!).
Ad ogni modo Solar, debuttò al culmine della Crisi missilistica cubana, ed era una serie mai vista prima, stracolma di un’unica, e pseudo-scientifica, trama.
Com’è venuto fuori il titolo? Chi lo ha creato?
ACCENSIONE SOLARE
Nei primi anni 60, la Western Publishing, decise di lanciare una linea di fumetti sotto il loro nuovo marchio: GOLD KEY. Gran parte degli albi della Gold Key erano di personaggi su licenza, ma in alcuni titoli apparivano personaggi creati appositamente.
La Gold Key lanciò la sua linea nell’ottobre 1962 con la creazione originale del “Dottor Solar, l’uomo dell’atomo”, co-creato dall’editor della Gold Key Matt Murphy. Murphy scrisse ed editò di tutto, da “Casper l’amico fantasma” per la Harvey comics a ”Steelgrip Starley” per il marchio Epic della Marvel.
Il co-creatore e scrittore PAUL S. NEWMAN (nessuna relazione con l’attore), nacque a New York nel 1924. Da ragazzo, Newman era un Eagle Scout con 54 punti di merito. Da adulto divenne un pluri-decorato veterano della Seconda Guerra mondiale.
Dopo la guerra, un intervista per il programma radiofonico “Date with Judy” portò Newman alla DC. Stavano infatti pubblicando una versione a fumetti dello show, e assunsero Newman per scriverla: fu il suo primo lavoro nel mondo dei fumetti.
Newman prese le mosse per trasformarsi, come scritto nel “Guiness Book of World Records”, nel “più prolifico scrittore dell’industria del fumetto”. La sua serie più lunga fu “Turok”, che scrisse per 26 anni. In tutto creò più di 4100 storie, praticamente per tutte le case editrici. Newman lavorò costantemente fino alla sua morte nel 1999.
“Per far approvare le mie oltre 4000 storie”, ricordò una volta Newman, “dovetti scrivere altre 5000 storie che NON furono approvate! Negli anni passati, scrivevo un fumetto per circa 10 $ a pagina o per circa 300 $ a numero. Io non sono miliardario, ma mi sono garantito una vita piacevole.”
Nel 1962, Newman fu il co-creatore di SOLAR.
Il vero nome del personaggio è Dr. Raymond Solar. Nella sua identità da supereroe era conosciuto come “L’uomo dell’Atomo”. A differenza dei buoni dottori Fate e Destino, il titolo di Solar non è onorifico. Il personaggio in effetti risulta laureato in fisica, anche se, in qualche modo, la cosa era piuttosto problematica. “Newman aveva un fine senso dell’umorismo”, secondo le parole dello scrittore di Nexus, Mike Baron, “ma le sue conoscenze scientifiche erano rudimentali”.
Jim Shooter concorda: “Credo che la gente alla Gold Key volesse di creare qualcosa di realistico”, e aggiunge, “ma non ne avevano i mezzi. Gli scrittori non conoscevano affatto la scienza. Gli artisti disegnavano molto bene le persone in stile realistico, ma non erano in grado di disegnare altrettanto bene la parte di fantascienza”.
L’ “artista di casa” era BOB FUJITANI (nella foto a sinistra). Nato nel 1920. Fujitani aveva disegnato Mandrake, Rip Kirby, Flash Gordon, Prince Valiant e dozzine di altre strisce, oltre ad Astonishing Comics e Two-Gun Kid per la Marvel, Black Condor e Dollman per la Quality. Anche se, forse, è conosciuto maggiormente per la sua lunga permanenza su Hangman per la Archie Comics.
Qui è come Fujitani disegnò due pagine fondamentali che rivelano l’origine atomica di Solar, un incidente nucleare che, come dissero, “fu preso direttamente dai titoli dei quotidiani”:
IL PEGGIOR NEMICO DI SOLAR
Piuttosto che usare i suoi nuovi poteri per combattere il crimine, Solar li utilizzava contro il suo peggior nemico: il diabolico NURO. Una figura perfida che era in parte Blofeld da James Bond, in parte Luthor da Superman, e in parte la classica mente malvagia che si trova praticamente in ogni serie mai creata. Inizialmente, il completamente calvo Nuro veniva mostrato con una sagoma, o da dietro (come nella tavola sotto). Sembrava un po’ Kingpin, il nemico pelato di Spiderman.
Qualcuno potrebbe pensare che un così noioso antagonista potesse rivelarsi totalmente inadeguato contro un eroe capace di cambiare il suo corpo in energia, ma Nuro era estremamente geniale. Produceva un costante, sorprendente ed efficace flusso di computer ad alta tecnologia, aizzando esseri di energia e malvagi gemelli robotici, che impazzavano tentando di distruggere Solar.
LE COPERTINE DI SOLAR di POWERS e WILSON
Le prime due copertine di Solar furono disegnate da RICHARD POWERS (1921-1996), un vincitore del prestigioso “Hugo Award”, che aveva creato più di 1500 copertine di fantascienza. L’innovativo stile di Powers, una combinazione di realismo e straordinari effetti speciali, era come una versione sci-fi della linea DC Vertigo.
Le copertine restanti di Solar (per la Gold Key) furono disegnate dall’instancabile GEORGE WILSON (nella foto a destra). Oltre a “milioni” di copertine per la Gold Key, Wilson ne realizzò “miliardi” per i paperback.
Qui sotto trovate le prime sei copertine di SOLAR, mostrate senza alcun logo.
SOLAR FASE DUE
Bob Fujitani lasciò Solar con il numero 5 della serie. Fu rimpiazzato da FRANK BOLLE, un altro veterano della Seconda Guerra mondiale che ritornava dalla guerra entrando a far parte del mondo dei fumetti. Iniziò disegnando western come Redmarks e The Black Phantom.
“Avevano bisogno di un inchiostratore che finisse un numero del Dottor Solar”, ricorda Bolle. “C’erano circa 4 pagine da fare e la scadenza era vicina. Io detti un’occhiata ai disegni e dissi ‘nessun problema’, ma avevano paura che non riuscissi a farcela. Mi suggerirono di inchiostrare su carta trasparente sopra i disegni a matita e di inviare a loro sia i disegni a matita che il lavoro fatto ad inchiostro separatamente, ma così l’impegno si sarebbe raddoppiato. Così decisi di inchiostrare direttamente le pagine e a loro piacque ciò che avevo fatto. Successivamente ebbi il lavoro”.
Bolle illustrò Lone Ranger e Sherlock Holmes, così come altri titoli della Gold Key, fra i quali “Boris Karloff’s Tales of Mystery”, “Flash Gordon” e “Rod Serling’s Twilight Zone”. Nato nel 1924, Bolle ha illustrato recentemente le strisce quotidiane di ”Apartment 3-G’‘, mostrato qui sotto:
Bolle disegnò Solar per i testi di Paul S. Newman, anche se Bolle non ebbe molta familiarità con l’autore. Bolle ricorda infatti: “Incontrai Paul una volta o due quando stava lasciando l’ufficio mentre io stavo arrivando, e gli dissi ‘Ciao Paul’. Era un altro di quegli instancabili scrittori che riescono sempre a sottoporre buone trame, e così fu messo a lavoro sulle storie di Boris Karloff e sulle Ghost Stories, e ad ogni modo lo mettevano sempre al lavoro dove maggiormente ne avevano la necessità; lui comunque era sempre presente”.
L’EROE SI CREA UN’UNIFORME
Come i Fantastici Quattro, che iniziarono la loro carriera fumettistica nel Novembre 1961 senza costumi ma trovandosi a vestire abiti da supereroi solo alcuni numeri dopo, Solar si creò una uniforme tutta rossa (completa di occhiali protettivi e il simbolo della radioattività sul petto!) solo nel quinto numero (settembre 1963).
Solar fu mostrato mentre disegnava la sua propria uniforme:
E qui trovate il debutto dell’Uomo dell’atomo nella sua familiare uniforme:
Come ricorda Jim Shooter, Frank Bolle sapeva disegnare le persone molto bene, ma, come mostrato nella vignetta qui sotto (da Solar numero 8), la capacità di rendere gli elementi più fantastici della serie era limitata.
La forma umana di Solar è perfettamente proporzionata, ma la rappresentazione del nemico di Solar, una scatola gigante di cartone con un palloncino forato per la testa e chele di granchio meccaniche per le mani, è tutto fuorché una minaccia.
Un altro esempio. Sembra proprio metallico e mortale, no? Intendo dire, per un frigorifero riconvertito con una molla per cervello, sembra veramente di metallo e mortale, vero?
Non vi preoccupate, qui c’è una spiegazione dei cinque super-sensi di Solar:
Sotto potete vedere tre delle mie copertine preferite di Solar disegnate da GEORGE WILSON (1924-1998), questa volta con il logo e le scritte in copertina. Solar ebbe molti loghi, e quello utilizzato in queste copertine è il mio preferito (Solar numeri 10, 12 e 14).
Da Solar numero 10, del gennaio 1965, qui viene mostrata una delle pagine che più mi sono piaciute nella serie:
Questa è invece una pagina della mia storia preferita, ”SOLAR contro SOLAR” (numero 19, aprile 1967):
GIROTONDO CREATIVO
Per i numeri successivi, Solar è stato scritto da Dick Wood, ma il buon dottore ebbe problemi a trovare un artista fisso. Iniziò a scrivere la serie, in modo alquanto opaco, nel numero 23 di Solar, con i disegni di Al MCWilliams.
Nei numeri successivi, Ernie Colon (nella foto a sinistra) prese in mano la parte artistica del fumetto dell’uomo dell’Atomo, restando ai disegni per soli due numeri. Nell’immagine qui sotto trovate una pagina del debutto di Colon dal numero 24 di Solar (luglio 1968), intitolata ”il trio mortale”.
L’incarnazione originale della Gold Key di SOLAR MAN OF THE ATOM si concluse con il numero 27 (aprile 1969). Ma la fiamma di Solar non si spense del tutto. Riapparve come ospite speciale ne “THE OCCULT FILES OF DR. SPEKTOR” numero 14, giugno 1975 (copertina di George Wilson, mostrata qui sotto), e anche su SPEKTOR numeri 18 e 23.
RADIOACTIVE MAN, L’UOMO RADIOATTIVO
Il gruppo Bongo Comics di Matt Groening pubblicò la divertente parodia (e tributo) alla Gold Key con la copertina qua sotto, la storia ha come personaggio il supereroe preferito di Bart Simpson, Radioactive Man (che è perlopiù una parodia di Solar):
L’articolo è tradotto con il consenso dell’autore.
1 -continua
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