RUNAWAYS 6
Testi di Joss Whedon, Disegni di Michael Ryan
144 pagine, colore, brossura, formato 17×26, Euro 14
Panini Comics
Passaggio di consegna Vaughan-Whedon piuttosto insipido per una delle testate più fresche di Casa Marvel. Inoffensivo.
articolo di: Paolo D’Alessandro
Figli degli esponenti di una organizzazione criminale segreta californiana, i Runaways, gli “scappati di casa”, si trasferiscono a New York: disperati e senza un tetto sulla testa, sono costretti a rivolgersi a Kingpin, che li assolda per rubare un manufatto. L’oggetto si rivela essere stato prodotto dai genitori di Chase, uno dei fuggitivi: nel tentativo di tenere lontane le mani del boss del crimine dal dispositivo, i ragazzi lo attivano… e si ritrovano nel 1907.
Vaughan abbandona la saga del suo “supergruppo”, se così possiamo chiamarlo, nelle teoricamente sagge mani dell’amico e fan Joss “Buffy” Whedon. Peccato che nei suoi sei numeri di gestione, lo scrittore e regista produca una storia piuttosto innocua e poco brillante, una continuazione dal sapore quasi provvisorio e troppo buonista di una delle testate più fresche e celebrate che la Casa delle Idee abbia sfornato in questi ultimi anni. Dulcis in fundo, le matite di Michael Ryan appiattiscono ulteriormente una sceneggiatura che già annaspa, con disegni ancora impagliati e monocordi, ma che riescono a slegarsi dall’immobilismo totale grazie a una maggiore padronanza dell’espressività dei personaggi.
Consigliata solo a completisti e a fan del gruppo. Per tutti gli altri, dimenticabile.
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