SETTE 1: SETTE PSICOPATICI
Testi di Fabien Vehlmann, Disegni di Sean Phillips
64 pagine, colore, brossurato, formato 17×26, Euro 8.95
Planeta De Agostini
Sette psicopatici in missione per uccidere Hitler. Vehlman e Phillips ci riportano nel 1941 per una graphic novel piacevole e sorprendente.
articolo di : Paolo D’Alessandro
Londra, 1941. Il Colonnello Thompson, capo delle operazioni speciali dell’esercito, riceve una strana lettera da un uomo che ha un’idea per vincere la guerra: uccidere Hitler. L’idea viene dal professor Goldschmidt, ebreo internato in un manicomio, che suggerisce a Thompson di ingaggiare sette psicopatici, paracadutarli a Berlino e mandarli ad assassinare il Fuhrer. Sette imprevedibili malati di mente. Sette, come il numero perfetto nella cultura ebraica. Sette, come gli angeli che verranno ad annunciare la fine del mondo.
“Sette Psicopatici” è il primo volume di una serie di sette graphic novel, ognuna con un team creativo diverso, storie e scopi diversi. Sette coproduzioni franco-americane, con alcuni degli artisti più talentuosi e mediamente conosciuti dei due continenti uniti in uno sforzo comune.
Questa storia d’esordio ha il merito di essere coesa e solida: Vehlmann adotta uno storytelling classico, paradossalmente fin troppo scorrevole, con caratterizzazioni ben abbozzate. I disegni di Phillips sono più rotondi e definiti del solito, valorizzati da una colorazione ben calibrata, ma con il solito di limite di una “recitazione” dei personaggi un po’ impagliata. In definitiva, niente di nuovo sotto il sole, ma il volume tiene, sa coinvolgere, e riesce anche a stupire con qualche twist ben piazzato. Lettura consigliata.
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