SPIDER-MAN NOIR 2 (DI 4)
Testi di David Hine e Fabrice Sapolsky,
disegni di Carmine Di Giandomenico
32 pagine, colore, spillato, formato 17×26, $ 3.99
Marvel Comics
di Paolo D’Alessandro
New York City, anni 30: Peter Parker è un ragazzino in lotta contro il mondo, Zia May è un’attivista socialista, posizione pericolosa per il contesto dell’epoca, e Zio Ben è già morto, ucciso dagli scagnozzi del potentissimo Norman Osborn, boss della criminalità che ha la città in pugno. Ma, come è inevitabile che accada, morso da un ragno, il ragazzo abbraccia il suo destino di super-umano… con l’obiettivo di vendicare lo zio assassinato.
Da qualche mese, la Casa delle Idee ha inaugurato questa nuova linea “alternativa”, con una ricontestualizzazione “hard-boiled” di storie e personaggi del Marvel Universe. Un progetto sulla carta poco appetibile: di riletture e universi alternativi effimeri ne abbiamo visti fin troppi, e di fatti il pubblico si è comportato di conseguenza, con vendite attestatesi attorno alle trentamila copie, davvero poco per un prodotto tanto massicciamente pubblicizzato.
Il buon David Hine rimescola in modo molto interessante le carte in tavola: le nuove caratterizzazioni brillano per coerenza con l’essenza dei personaggi originali e saggio gusto anti-clichettaro, e la scelta di porre Ben Urich al centro dei riflettori di questi primi due numeri rende interessante la lettura. Valorizzato da una fotografia cupa e contrastata ma lontana dai crismi del noir cinematografico, il nostrano Carmine Di Giandomenico racconta la storia con la dovuta drammaticità, anche se sconta qualche passaggio di minore leggibilità. In definitiva, Spider-Man Noir è una lettura senz’altro piacevole ma non indispensabile.
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