THOR E I NUOVI VENDICATORI 107
Testi di Ed Brubaker, Brian M. Bendis, Brian Reed; disegni di Steve Epting, Leinil Yu, Aaron Lopresti
80 pagine, colore, spillato, formato 17×26, Euro 3.30
Panini Comics
Mentre il mondo piange la scomparsa di Cap, qualcuno cerca vendetta; intanto, Nuovi e Potenti Vendicatori sono sull’orlo del conflitto e Miss Marvel deve vedersela con MODOK e l’AIM. Numero di passaggio molto interessante, con le prosecuzioni di due delle storyline più belle dell’attuale produzione Marvel.
Articolo di : Paolo D’Alessandro
Nella seconda parte de “La morte del sogno”, Brubaker ci dà un affresco della situazione dopo la morte di Capitan America: Sharon, rea di aver finito l’amato Steve Rogers, si dimette dallo SHIELD; i cattivoni, il Dottor Faustus, il Teschio Rosso e Arnim Zola si apprestano a portare avanti i loro loschi piani; Sam Wilson, in un ultimo brindisi all’amico scomparso, comunica ai Nuovi Vendicatori, ancora restii a registrarsi, di aver aderito alla Legge di Registrazione; intanto, Bucky è sempre più determinato a vendicare il suo mentore uccidendo Tony Stark.
Nella terza parte di “Rivoluzione”, mentre non abbiamo progressi sulla situazione giapponese (i Nuovi Vendicatori contro la Mano), scopriamo con quali abili accorgimenti Dr. Strange e Pugno d’Acciaio siano riusciti a trattenere i “Potenti Vendicatori”, sempre intenzionati ad arrestare gli amici di un tempo. Ma riusciranno i nostri a scampare dai poteri di Fratello Voodoo?
Infine, Miss Marvel e la sua Tempesta di Fulmini devono vedersela con l’AIM, che ha fatto il lavaggio del cervello al compagno di squadra Wonder Man, mentre MODOK acciuffa dei traditori all’interno delle sue stesse fila.
Su Capitan America, c’è davvero poco da dire: Brubaker trasforma delle sottotrame di per sé abbastanza convenzionali in momenti mozzafiato di una delle storie più convincenti e appassionanti della produzione Marvel recente. E tutto questo, con il suo solito stile asciutto e veloce, che va a sposarsi felicemente con i disegni di Steve Epting. L’episodio in sé sa, come ovvio, di “stop and go”, dandoci modo di tirar fiato dopo la catastrofe del numero precedente (la morte del Capitano) e introducendoci, a effetto domino, alle trame dei numeri successivi.
Altrettanto di passaggio è l’episodio dei Nuovi Vendicatori, con l’alternarsi dei piani di presente (a Tokyo, con Uomo Ragno e soci a vedersela con la Mano guidata dalla terribile Elektra) e passato (la scaramuccia contro i Potenti Vendicatori). Lo sceneggiatore però rende il tutto estremamente piacevole: certo, è il classico esempio di allungamento di brodo bendisiano, ma è di indubbio interesse. Nonostante i magnifici disegni, Yu non è sempre facilmente leggibile, ma dona atmosfera a una serie che si fa sempre più frenetica e, come vedrete nei prossimi numeri, straordinariamente interessante.
Per concludere, il menù offre la seconda parte di “Nel mirino dell’AIM”: la storia si lascia leggere con discreta soddisfazione, nonostante Reed a volta corra un po’ troppo per lasciare tutto all’azione. La scrittura, non brillantissima ma efficace, è poco valorizzata da Aaron Lopresti, buon mestierante forse ancora un po’ debole nelle composizioni, ma con netti margini di miglioramento (nonostante una tendenza troppo forte a “personalizzare” i visi).
Il tutto è quindi consigliato, anche se di poca comprensibilità per il lettore occasionale: Capitan America e Nuovi Vendicatori, lo sappiamo, sono testate che vanno seguite nel lungo periodo.
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