PREACHER 17
Testi di Garth Ennis, disegni di Steve Dillon
104 pagine, colore, brossura, formato 16,8×25,7, Euro 4.95
Planeta DeAgostini
di Giacomo Agliata
E’ l’ora della resa dei conti per il reverendo Custer, e con questo numero 17 si inaugura la terza fase della sua avventura. Se la parte iniziale, densa di esagitata e confusa euforia, era stata buona per conoscersi, presto aveva lasciato il passo a una vera e propria discesa ad inferos. Ora, affrontati tutti i mostri del passato, il nostro si ritrova pieno di profonde cicatrici, sia fisiche che psicologiche, ma sicuro di quella consapevolezza che si raggiunge solo quando sei a un pelo dall’essere spezzato, e ce la fai a rimanere in piedi. Tutto si traduce in un solo obiettivo: trovare Dio e fargliela pagare. Di tutto. Ed è più o meno qui che Garth Ennis tira fuori l’asso che manda a monte l’intera partita. Si scopre (ne avevamo avuto il sentore, ma qui c’è la conferma definitiva) che The Preacher non è solo una storia avvincente condita da situazioni, personaggi e battute fenomenali (anche questo volume, inutile dirlo, è una miniera inesauribile di massime da rigiocarsi alla prima occasione buona… più un paio di dichiarazioni d’amore da antologia).
C’è di più, infatti: Ennis butta dentro la propria concezione di Bene e Male, Paradiso e Inferno e, soprattutto, Uomo e Dio. Le dicotomie che dall’alba dei tempi tormentano l’essere umano vengono finalmente sviscerate dal reverendo… e sono guai grossi per tutti. La coscienza del lettore, laddove sia ancora disponibile, è quindi presa a revolverate e riconsegnata con buchi delle dimensioni di un dollaro d’argento. Difficili da riempire, ma continuando a seguire l’epopea della nostra rutilante “guida spirituale” si spera di riuscirci al meglio. Un albo da divorare, quindi… ma solo per stomaci forti.