IRON MAN & GLI OSCURI VENDICATORI 22

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102302IronMan_Vendicatori_22IRON MAN & GLI OSCURI VENDICATORI 22
Testi di Brian M. Bendis, Matt Fraction, Dan Slott, disegni di Mike Deodato Jr, Salvador Larroca, Khoi Pham
80 pagine, colore, spillato, formato 17×26, Euro 3.30
Panini Comics

di Andrea Mapelli
Iron Man & gli Oscuri Vendicatori è una collana che ospita tre delle ammiraglie della Marvel post-Secret Invasion: “Dark Avengers“, “Invincible Iron Man” e “Migthy Avengers“.
La prima è sceneggiata da Brian Michael Bendis, un autore che preferisce la psicologia e i dialoghi all’azione e all’adrenalina, come dimostra ancora una volta in questo numero, specie nell’affascinante dialogo tra il manipolatore Norman Osborn e l’instabile Sentry.
I testi di Bendis sono supportati dai disegni di un Mike Deodato in grande spolvero: questo artista, che aveva già dato prova di sè sulle pagine di “Thunderbolts“, riesce a rendere un senso di oscurità imperante senza il quale l’intera serie non reggerebbe. Da segnalare inoltre l’ottima interpretazione grafica di Osborn, che Deodato ritrae con il volto vissuto dell’attore Tommy Lee Jones.
I toni di “Dark Avengers” ben descrivono la nuova, oscura fase che il mondo Marvel sta da poco attraversando. Questa atmosfera buia si riflette anche sulla vita di Iron Man, figura guida del precedente status quo ed oggi ridotto al ruolo di fuggitivo. Nella storyline in corso in questo numero, lo sceneggiatore Matt Fraction sottolinea però l’intelligenza tattica dell’alter-ego di Tony Stark, rivelandoci come questi avesse già previsto la possibilità del fallimento che oggi si ritrova tristemente ad affrontare. Ma, nello stendere le sue contromisure, c’era una cosa che “testa di latta” non poteva immaginare: la pericolosità fuori dagli schemi di avversari come Osborn e i suoi potenti amici.
Seguendo il mood della sceneggiatura, Larroca spinge il suo tratto verso un forte realismo, che però risulta in questo caso davvero eccessivo, come dimostrano certe inquadrature di volti che appaiono stranamente deformi e poco espressivi. Nonostante questa pecca si può affermare che la serie, il cui team creativo è stato recentemente premiato agli Eisner Awards, sia davvero all’altezza delle aspettative generate dalla caratura del protagonista, personaggio che nonostante le travagliate vicende personali risulta essere sempre più al centro degli ingranaggi del Marvel Universe.
La terza portata del menu, “Mighty Avengers“, si legge come un dazio da pagare per le due chicche precedenti. L’idea alla base del plot, che non sveliamo per evitare sgraditi spoiler, è un polpettone già mangiato parecchie volte, e la lettura procede svogliatamente fino all’importante colpo di scena finale. Poco degni di nota anche i disegni di un acerbo Khoi Pham.
Per concludere, questa collana costituisce uno dei migliori mensili di casa Marvel Italia e, pur generalmente sufficiente, meriterebbe l’acquisto anche solo per godere l’episodio d’apertura.

 

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