Mario Benenati
La Marvel
di Carlo Scaringi
La storia della Marvel è legata quasi esclusivamente a quella di Stan Lee, vero nome Stanley Lieber, nato a New York il 28.12.1922. Aveva appena 17 anni quando cominciò a lavorare (prima come fattorino, poi due anni più tardi come sceneggiatore) per la Timely, piccola casa editrice che voleva puntare su personaggi in qualche modo simili a Superman e Batman. Nacque così nei primi anni ’40, all’inizio della guerra, Capitan America, primo eroe di carta apertamente schierato contro i nazisti.
Nel 1942 Stan Lee divenne direttore della Timely, che presto sarebbe diventata Marvel, un nome che richiama abbreviandolo il termine inglese meraviglioso. Sotto la spinta di Lee, e con l’aiuto di bravi disegnatori come Jack Kirby, Steve Ditko, John Romita, John Buscema e altri, vennero creati molti supereroi, quasi tutti abbastanza violenti e scaturiti dal clima bellico. Tornata la pace, il filone si esaurì, per riprendere forza negli anni ’60 quando il clima di guerra fredda quasi sollecitava una mobilitazione patriottica anche dei supereroi. Ma questa nuova generazione ideata quasi interamente da Stan Lee – Spiderman, i Fantastici 4,Iron Man, Hulk, ecc. – era diversa. Quasi tutti erano individui normali divenuti supereroi per effetto fortuito di radiazioni o filtri chimici. E tutti si portavano dietro problemi psicologici. Erano personaggi umani e quasi credibili, e sono vissuti a lungo, anche incontrandosi o scontrandosi fra loro, rilanciati inoltre dai molti film girati in questi ultimi anni.
Dagli anni ’80 Stan Lee è diventato responsabile del settore cinematografico e televisivo della Marvel, una grande azienda che migliaia di supereroi non sono riusciti a salvare dalla crisi. Adesso è stata assorbita dalla Disney per una montagna di dollari. Forse comincerà una nuova fase, almeno lo sperano i lettori.