IL PROGETTO MARVELS
Testi di Ed Brubaker e disegni di Steve Epting
200 pagine, colore, brossurato, formato 17×26, Euro 17.00 (23.00 nella versione cartonata)
Panini Comics
Le origini dei primi superumani Marvel narrate attraverso un approccio da spy-story in cui Brubaker è maestro.
di Raffaele Pinna
Da qualche tempo è in atto un tentativo di attualizzare e rivitalizzare alcuni personaggi “vetusti” dell’universo supereroistico a fumetti, opere come Twelve di Straczynski, Project Superpowers di Jim Krueger e Alex Ross o il team-up Vendicatori/Invasori, ripescano eroi dimenticati (almeno dai più) per dar loro nuova linfa; “Il progetto Marvels” rientra in questo filone e ne fa parte a pieno titolo.
Brubaker narra una storia ambientata agli albori del Marvel Universe, ben prima della nascita dei fantastici quattro, ed approfondisce con il suo talento per le spy-story gli intrighi politico/spionistici dietro la ricerca scientifica del superumano.
Esplicita per la prima volta diversi retroscena che, oltre ad approfondire la storia, si fanno apprezzare per la raffinata ricerca degli opportuni aggiustamenti atti ad incastrare le recenti ret-con (un esempio su tutti l’introduzione di Bucky il partner di Capitan America).
Nella storia appaiono molti personaggi, spesso senza un ruolo decisivo, che insieme di fatto piantano i primi semi della mitologia Marvel.
Ma chi sono i protagonisti della storia ? Nonostante la voce narrante sia quella di uno dei primissimi eroi dell’era Timely (antesignana della Marvel), al centro della storia non c’è un personaggio, ma un’atmosfera.
Da una parte si respira l’alba dei supereroi, del cambiamento portato dalle meraviglie, dell’ispirazione delle stesse per l’uomo comune; dall’altra si osservano gli intrighi governativi, il tentativo di usare i poteri come armi, la ricerca della supremazia in guerra.
Steve Epting, continuando il sodalizio con Brubaker nato sulle pagine di Capitan America, valorizza con il suo stile realistico l’opera ricreando un’atmosfera leggendaria per gli amanti del genere: i personaggi sono rappresentati con maestria e dovizia di dettagli con lo scopo di sottolineare ancor più l’esatta ambientazione temporale.
Unica pecca dell’opera è rimanere un po’ troppo agli albori, fermarsi proprio “all’inizio”. Insomma un gran bel incipit che lascia però sul più bello con la voglia di leggere il seguito delle avventure di quei personaggi riscopertisi nuovamente interessanti e tridimensionali.