L’ARCHEOLOGO – PARTE OTTAVA: I PERSONAGGI MINORI DELLA GOLDEN AGE

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RIPROPOSTA

(del 31 ottobre 2016)


L’Angolo dell’archeologo

Parte ottava: I personaggi minori

Di Andrea Garrone
Con la supervisione di Marcello Vaccari

shockgibsonConcludiamo con questo articolo gli “scavi” che hanno permesso di far luce sulle pubblicazioni italiane dei supereroi americani appartenenti alla Golden Age. La difficoltà nel reperire gli albi italiani (molto rari e molto costosi) sommata alle scarse informazioni esistenti sui personaggi minori statunitensi ha dilatato i tempi di realizzazione dell’articolo, mettendoci nella condizione di non poter considerare l’argomento esaurito del tutto, potrebbero ancora spuntare in qualche collezione albi e personaggi sfuggiti alla nostra ricerca. Come al solito vi ricordo che Tutte le informazioni che troverete in questo, e nei precedenti articoli provengono da albi in nostro possesso, o che ho potuto vedere (e solitamente fotocopiare!) personalmente. Quindi ci potrà essere forse qualche omissione, ma sicuramente NESSUN ERRORE!. 

Visto che questa serie di articoli ha riscosso un notevole successo, è probabile che vi sarà un seguito che ci porterà a trattare serie più recenti, tipo Batman e Superman della Mondadori, o anche altre serie più brevi e sconosciute. Un primo articolo in questo senso è già in rete, quindi, aspettate e sperate….


Testata del N°1

Nel corso del 1945 apparvero in alcune pubblicazioni romane una serie di personaggi importati dall’America che, sulla scia del successo di Batman e Superman e anticipando di alcuni mesi l’avvento di Captain America e dei supereroi patriottici, combattevano il crimine e spesso difendevano la patria dalle forze dell’Asse.
Il settimanale Robinson edito in 90 numeri dalla Società Editrice Settimanali Illustrati (E.S.I.) presenta nei primi numeri alcuni supereroi minori.
I disegni, realizzati da artisti del calibro di Will Eisner, FineGil Kane e altri, perlopiù riuniti nello studio di Eisner/Iger, sono quasi sempre lucidati (probabilmente in modo diretto) dai comics distribuiti alle truppe americane di stanza in Italia nell’immediato dopoguerra, ma conservano, in alcuni casi, il tratto dei maestri. I personaggi che tratteremo tra breve sono tutti apparsi nei primi 12 numeri del giornale, che dal N°13 subì una brusca sterzata editoriale, sicuramente dovuta all’acquisto dei diritti e del materiale originale direttamente dalla grande distribuzione americana, e presentò personaggi classici, tutti presi dalle strisce quotidiane, come: Li’l Abner, The Katzenjammer Kids, Dick Tracy, Terry and the Pirates, Tarzan di Hogart, Rip Kirby di Raymond, Prince Valiant di Foster ed altri, che contribuiscono a rendere questo settimanale una vera chicca per gli appassionati del fumetto americano.
Il primo supereroe presentato dal settimanale dal Nr. 1 (22.04.1945) al Nr. 7 è Maschera nera, che in originale si chiamava Wonder Man, attribuito a Erwin Willis, firma utilizzata da Will Eisner nei lavori realizzati nel periodo 1938/40.

La storia editoriale di questo personaggio è piuttosto singolare: durò solo 14 pagine (ovvero tutte quelle presentate rimontate su Robinson) pubblicate nell’albo Wonder Comics # 1 del maggio 1939 commissionato allo “Studio” dall’editore Fox (un ragioniere della DC folgorato dai proventi di Action Comics) sulla falsariga di Superman, operazione riuscita al punto di guadagnarsi la prima citazione giudiziaria per violazione del copyright nel mondo dei supereroi.
La storia: Fred Carson è un ingegnere che durante un viaggio in Tibet riceve da uno yogi un anello magico per combattere il male “in nome dell’umanità e della giustizia”; i suoi “erculei” poteri comprendevano la superforza, l’invulnerabilità e la capacità di compiere balzi alla Superman dell’epoca. Indossava un costume rosso, mentre la maschera nera e la “M” sul petto furono aggiunte in Italia. Nonostante il rimontaggio delle tavole e la più che probabile lucidatura, lo stile elegante delle figure di Eisner si nota decisamente.
In seguito alle vicissitudini giudiziarie la Fox pensò di sostituire nel secondo albo Wonder Man con un altro personaggio: Yarko the great nato dalle matite di Anthony Brooke (anche se nelle prime storie c’è la mano di Eisner) con l’intento di emulare il mago Mandrake. Yarko alternava gli spettacoli di magia con imprese così esagerate da farlo somigliare più ad un supereroe alla stregua del Dr. Strange e del Dr. Fate. Le due storie presentate dal settimanale Robinson (nei Nr. dall’1 al 12) sono tratte da Wonderlword Comics N° 3 “Death and the Devil” (La Fox cambiò con questo numero il titolo della testata), e dal N°4.
Il mago Yarko è stato pubblicato anche nell’albo intitolato “Yarko l’emulo di Mandrake” dell’Editore Nuzzi nel 1949, ma non è stato possibile stabilire se si tratta dell’originale americano o di una copia prodotta in Italia.
Nel # 3 di Wonderworld Comics del luglio 1939 fa anche la sua prima apparizione The Flame, personaggio attribuito a Basil Berold, pseudonimo con cui si firmava Lou Fine, e scritto sempre da Eisner, di cui sono state pubblicate due storie su Robinson nei numeri dall’1 al 12, con il nome di Fiamma. Le sue origini: Gary Preston ricevette i suoi poteri in Tibet (di nuovo!) da un gruppo di lama che lo avevano raccolto ancora bambino in una cesta in seguito ad un’inondazione. I lama iniziarono il giovane Gary al perfezionamento psicofisico ed alla magia, in particolare il potere sul fuoco, e quando divenne adulto giurò di usare le sue abilità per combattere il crimine nel suo paese d’origine, gli Stati Uniti. La Fiamma può controllare il fuoco, può fondere i proiettili con il calore del corpo, è invulnerabile alle esplosioni, ma non all’acqua che lo indebolisce (per forza!). Inizialmente, come vediamo su Robinson, i suoi poteri non sono ancora del tutto formati, per cui gira armato di una pistola sputafuoco.
Menzione ad honorem per Spark Stevens personaggio pubblicato negli stessi albi che non è un supereroe ma ha il privilegio di essere scritto e disegnato da Bob Kane, papà di Batman.

mysterymen4Il quarto personaggio presentato da Robinson nei Nr. dall’8 al 12 è “La maschera verde”, stavolta corretta traduzione di Green Mask, ed è disegnato in modo pessimo (forse a causa delle lucidature) da Walter Frehm. Proveniva dagli albi Mystery Men Comics editi sempre dalla Fox nel 1939 (ma ha avuto anche una testata tutta sua nel 1940). Michael Shelby era inizialmente un giustiziere mascherato alla stregua del più famoso “Green Hornet“, ma in seguito fu sottoposto a un “super-charged shock” che conferì all’eroe la superfoza, l’invulnerabilità ed il potere del volo (tanto per cambiare…); condivideva con la Fiamma la passione per le pistole e le avventure esotiche. E questo è tutto per Robinson, che, come già accennato, dal N°13 interrompe la pubblicazione di materiale proveniente dai Comic Book per passare alle più famose e ricercate strip distribuite dai famigerati “sindacates” statunitensi.


La collana “Il pupazzetto supplementi” presenta in un albo intitolato “Il giustiziere fantasma”, un avventura del personaggio Fantom of the fair disegnato da Paul Gustavson e tratto dagli albi Amazing Mystery Funnies editi dalla Centaur.
Questo personaggio collezionò dieci apparizioni a cavallo degli anni 1939/40 e, in Italia, fu pubblicato in sei albi della “Collezione Uomo Mascherato prima serie” delle Edizioni Mondiali quasi contemporanee con le edizioni del Pupazzetto. E’ interessante notare questa versione del costume, identica a quella originale, a differenza delle versioni ricolorate dalle Edizioni Mondiali. Il personaggio è comparso, alcuni anni fa, nella miniserie “Kingdom come” (la cui prima edizione italiana è stata pubblicata dalla Play Press); individuarlo è un impresa da “aguzza la vista”.
Il secondo personaggio pubblicato nella serie è Tom Gibson, curiosa traduzione dall’americano Shock Gibson di Maurice Scott apparso negli albi Speed Comics della Harvey a partire dell’ottobre 1939 e capace di contare ben 47 apparizioni. I due albi, “Le avventure di Tom Gibson, la dinamo umana” e “Il ritorno del Barone Von Kampf” sono probabilmente tratti dai primi due episodi apparsi in America e trovano il loro seguito nel settimanale “L’illustrazione dei ragazzi” nei numeri dal Nr.5 (01.09.1945) al Nr.8 (22.09.1945).
Da Speed Comics #20: Robert Gibson, scienziato dilettante, scoprì il tremendo segreto per umanizzare l’energia elettrica e da quel giorno divenne il mitico Shock Gibson, il campione della libertà e della giustizia. I poteri derivati dal suo corpo caricato elettricamente includevano il volo, la superforza e il controllo del magnetismo.

I “supplementi quindicinali del Pupazzetto” hanno tutti un formato diverso, non riportano la numerazione e la data di pubblicazione (probabilmente 1945) e costano 15 Lire (tranne un albo che ne costa 12), con un singolare timbro per l’aumento del prezzo di 2 Lire per gli albi venduti al di fuori della capitale.
Il settimanale L’illustrazione dei ragazzi che con il Nr. 9 cambia formato passando da giornale ad albo monografico, presentando il personaggio “L’uomo meraviglioso (Amazing-Man)”nei due racconti “La banda dei rapinatori” e “Incontri pericolosi”. Amazing-Man alias A-Man era in realtà Jhon Aman, un orfano dotato di una struttura fisica superba allevato dal “consiglio dei sette” in Tibet (e con questo sono tre!! Gli americani avevano uno strano concetto del Tibet) secondo la tradizione; i monaci conferirono al giovane enormi poteri mentali, la superforza, l’invulnerabilità e la capacità di trasformarsi in nebbia verde. Personaggio molto popolare in America fu creato da Bill Everett nel 1939 per l’omonimo albo edito dalla Centaur, nel 1941 il personaggio passò al disegnatore Paul Gustavson al quale va probabilmente attribuita la storia presentata. E’ interessante notare come “L’illustrazione dei ragazzi” pubblichi in contemporanea con “Robinson” alcuni personaggi (Tarzan, Dick Tracy, Katzenjammer Kids e Terry and the pirates) a dispetto delle leggi sui copyright che probabilmente venivano eluse.
Come già accennato nell’articolo riguardante i personaggi apparsi su “Albogiornale nuova serie” esiste una seconda pubblicazione di Tony Marvel (“genuina” traduzione di Captain Marvel Jr.) in appendice agli albi della Collana Sparviero dedicata al fumetto western Kansas Kid disegnato da Gino Cossio.


Le tavole fanno la loro comparsa nei numeri intorno al 40, datato ottobre 1948 ed accompagnano la serie fino alla sua conclusione, Nr. 100 del 27.11.1949, al ritmo di due per albo. I disegni sono in alcuni casi veramente ottimi, con McRaboy alle matite, ma risentono dell’eccessivo rimpicciolimento; provengono da pubblicazioni dell’editrice Fawcett quali Master Comics e Captain Marvel Jr.


Amazing MF n.24

Cover con Fantom of the Fair

WW 18

Cover con The Flame

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