RECENSIONI


Death: Il grande momento della tua vita

Neil Gaiman

Chris Bachalo, Mark Buckingham e Mark Pennington

Cartonato, 96 pp. a colori

Vertigo/Magic Press, €13,50

 

Recensione di Fabio Ciaramaglia


I grandi momenti della vita: Death

       

Forse è vero che, come si diceva in un film, i momenti salienti della vita sono pochi e tutto il resto fa massa. In questa miniserie di Death, scritta da Neil Gaiman e disegnata magistralmente da Chris Bachalo (con Mark Buckingham e Mark Pennington alle chine), questa massima pare avere un suo riscontro. La storia in questione, dal titolo italiano di Il grande momento della tua vita, è stata pubblicata originariamente in tre parti sulle pagine de Il Corvo Presenta della Magic Press e forse si è atteso troppo la pubblicazione in un unico elegante volume.

Come spesso ama fare Gaiman, vengono riprese, a distanza di anni, le vicende di due ragazze, Hazel e Foxglove, già comprimarie in Sandman: Casa di Bambola e in Death: L’alto costo della vita. Foxglove, l’ex ragazza di quella Donna che veniva uccisa dal serial killer di Doll’s House, è ormai una cantante di successo, ma ha dubbi verso la sua amata Hazel e altrettanti sull’eventuale coming out che potrebbe cambiare la sua carriera. Come già in altre opere Gaiman non ha problemi, né tanto meno pregiudizi, nel descrivere delle storie omosessuali che, per lo meno a mio avviso, non sembrano essere stereotipate. Non mancano delle vignette in flashback dove vengono rappresentati gli atti sessuali, ma non è questo aspetto morboso che interessa allo sceneggiatore. Piuttosto il rapporto di Foxglove e Hazel è visto come una storia d’amore “normale”, fatta sì di sentimenti forti, ma anche di piccoli ripensamenti, errori, litigi. Il tutto è ben innestato nella trama perché proprio quando Hazel, che ormai riveste il ruolo di casalinga, capisce che forse l’amore per Foxglove sia finito, giunge Death per reclamare il piccolo Alvie, frutto di un attimo di smarrimento della stessa Hazel. Anche il cast di comprimari è ben assortito e approfondito. Larry, l’agente di Foxglove, cerca di difendere la fragilità della ragazza dallo spietato e cinico mondo dello showbiz e la fa accompagnare dal tutto-fare Boris. Questi, alquanto taciturno, sa benissimo cosa vuol dire dimostrare con i fatti l’affetto. Oltre a questi due personaggi, ce n’è un altro, forse un po’ più marginale, ma altrettanto importante: Vito, un modello di religione buddista.

        Così come Morfeo tende a non essere il protagonista assoluto delle storie di The Sandman, anche in questo caso Death è molto più defilata rispetto agli altri personaggi. Ciò non vuol dire che vengono meno quello sue affascinanti caratteristiche, come quella di essere contemporaneamente dolce e ironica e assolutamente irreprensibile nello svolgere il proprio ruolo. Nonostante gli anni passati, il successo di Foxglove, lo smarrimento di Hazel e la nascita di Alvie, che sembrano solo fare da massa e da contorno a questa storia, è quindi il momento topico dell’arrivo di Death a segnare per sempre la vita delle due protagoniste: ed è questo “il grande momento della tua vita” del titolo. Certo, ci sono molte morti in questo volume e Gaiman ne approfitta per approfondire ulteriormente i suoi pensieri sulla morte: nemmeno il buddista Vito riesce a contestare alcune frasi di Death sull’argomento. Ma protagonista assoluto di questa raccolta è l’amore, non inteso semplicemente come desiderio fisico (e probabilmente è per questo motivo che non compare mai l’androgino Endless). Quello di Hazel e Foxglove è un amore che nasce e matura, che poi rischia di finire improvvisamente e per il quale si tenta il tutto per tutto per farlo rinascere. Non c’è soltanto il “semplice” amore all’interno della coppia, ma anche quello arricchito di sano spirito di sacrificio che è quello dei genitori in senso lato. Hazel è pronta a sacrificare se stessa o addirittura l’amore della sua vita Foxglove per salvare Alvie dalla morte. Larry e Boris, praticamente dei padri adottivi di Foxglove, cercano di difenderla a tutti i costi sacrificando se stessi. Il sacrificio finale di Boris è una rilettura di quello più grande avvenuto nella storia culturale dell’umanità, quello di Cristo. Perché possa realizzarsi la “rinascita” di Alvie, Boris accetta di prendere il suo posto: morte e rinascita, un altro tema assai caro a Gaiman.

        Questo volume è sicuramente immancabile sugli scaffali di chi ama le opere di Gaiman, perché è una storia intensa e profonda che può far riflettere anche sui grandi momenti della nostra vita che potrebbero accaderci ogni giorno.


GIUDIZIO ottimo

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