RECENSIONI |
Articolo/Recensione di Fabio Ciaramaglia
Edicola o non edicola?
Uno sguardo sulle varie iniziative editoriali
riguardanti i fumetti in edicola.
Nell’estate
del 2005 la pubblicazione dei “Serie Oro” di
Repubblica si avvicina alla conclusione (prevista con il n.50) sparando gli
ultimi colpi: dal sito del quotidiano risultano di prossima uscita due
monografici su Otomo e Bilal e un volume su The Sandman. Quasi tutte le riviste
di critica fumettistica, sia cartacee che telematiche, hanno detto la loro su
questa raccolta, seguito di quella del biennio
2003-2004 in sessanta numeri, cercando di capire se l’iniziativa abbia fatto
più o meno bene al fumetto. Non ci sono dubbi invece sul fatto che la seconda,
come qualità dei volumi e della scelta delle storie, sia stata superiore alla
prima. In questo articolo cercheremo di comprendere come il resto dell’editoria
ha cercato di far concorrenza al team Repubblica/Panini.
Prima di parlare della concorrenza, segnaliamo che lo stesso quotidiano romano
ha lanciato da giugno un’altra raccolta per celebrare i trent’anni del
personaggio creato da Carlo Tullio Altan, ovvero La Pimpa. Il prezzo è ancora
una volta moderato, poiché si paga €6,90 più il prezzo del giornale (lo stesso
dei “Serie Oro”) per un cartonato di cento pagine a colori. Una brevissima
parentesi: tranne che nei casi in cui l’allegato è nel cellophane, generalmente
gli edicolanti sono piuttosto propensi a vendervelo anche senza il giornale o la
rivista, che, se non sono di vostro interesse, vi porterebbe a risparmiare un
paio di euro. La raccolta di Altan è comunque stata molto breve, solo quattro
uscite, anche per non ingolfare i lettori abituali di potenziali allegati.
Ovviamente il target è lievemente differente rispetto all’altra collezione
poiché La Pimpa è più rivolto ai bambini: la concomitanza con la chiusura delle
scuole e l’inizio delle vacanze fa di questa raccolta un’importante mossa
strategico-commerciale.
Se da
più parti si era ventilata una seria contromossa da parte della RCS attraverso
il maggior concorrente di Repubblica per ciò che concerne i quotidiani, ovvero
Il Corriere della Sera (considerando anche che anni fa Rizzoli aveva creato la
propria serie di Classici, ma da libreria), in realtà l’unica iniziativa che
riguarda i fumetti è stata quella chiamata Topolino Story (TS). Il primo numero
è uscito in primavera ed era in regalo con il quotidiano, mentre gli altri sono
usciti a un prezzo di €6,90 (sempre lo stesso): il formato è un 17x21,
brossurato con alette di circa 200 pagine. La concezione di questa raccolta è
estremamente interessante perché, partendo dall’anno in cui Mondadori lanciò per
la prima volta il settimanale Topolino nell’attuale formato, ogni volumetto
contiene varie sezioni dedicate a un’annata precisa. Oltre a una selezione delle
migliori storie di quell’anno, accompagnate da interessanti redazionali (fra i
collaboratori figurano Luca Boschi, Gianni Brunoro, Alberto Becattini e altri),
i TS danno anche altre informazioni sia sulle storie editoriali parallele
relative alla Disney, ma anche ai fenomeni di costume, come i fotoromanzi o le
raccolte di figurine dei calciatori oppure ancora le abitudini estive degli
italiani. Insomma, la raccolta dà dei precisi riferimenti storico-culturali in
cui collocare i fumetti e ne dà una vera e propria “edizione critica”. Se da un
punto di vista strettamente estetico TS non meriterebbero di essere pagati
quanto gli eleganti “Serie Oro”, da quello degli appassionati risultano un
utilissimo compendio alle proprie collezioni disneyane. Il Corriere della Sera,
pur puntando quindi su personaggi di sicura presa sul grande pubblico, sta
tentando qualcosa di diverso cercando di inserire maggiori approfondimenti.
Anche i “Serie Oro” contengono dei redazionali, si badi bene, ma quelli di TS
sembrano avere una precisione e una coerenza filologica maggiore, considerata
anche la natura monografica e ti tipo cronologico della raccolta nel suo
insieme. Giunti a luglio 2005 con le storie della fine degli anni ’60, questi
allegati ci accompagneranno ancora per molto tempo.
Chi davvero ha cercato di lanciare una sfida a Repubblica è stato il Gruppo
Mondadori, attraverso gli allegati dei settimanali Panorama e TV Sorrisi e
Canzoni. Numerosi e dilazionati nel tempo sono stati i fumetti allegati con i
settimanali, e a prezzi davvero concorrenziali. Già nell’estate del 2004 avevano
lanciato una serie dedicata sempre a un eroe Disney, Paperino, approfittando
della concomitanza con i festeggiamenti per i settant’anni del personaggio. I
volumetti erano brossurati di formato 13,5x20 al contenuto prezzo di €4,90 per
256 pagine. Anche in questo caso era presente un breve apparato redazionale, ma
molto più scarno rispetto alle due iniziative concorrenti. Nel copyright compare
per la prima volta la dicitura “Gli eroi del fumetto- Panorama e TV Sorrisi e
Canzoni”, che accompagnerà anche le iniziative successive.
Nel
primo semestre del 2005, invece, il solo Panorama dava in abbinamento alcune
storie di Diabolik, in una raccolta composta da dodici uscite. Nonostante lo
stesso numero di pagine (256), il formato è meno agile (14x20,5), ma più
rifinito (i volumetti sono cartonati): ciononostante il prezzo è contenuto
(€5,90). Fra gli ormai pochi fumetti onnipresenti nelle edicole italiane,
Diabolik ha un nocciolo duro di appassionati pronti a seguirne tutte le vicende
e a comprarne le ristampe, soprattutto se in formato meglio confezionato
rispetto ai tascabili. Purtroppo questa iniziativa non si discosta molto dai
volumetti Oscar poiché l’apparato redazionale risulta anche in questo caso
piuttosto povero.
Il
colpo grosso del gruppo Mondadori è stato però a mio avviso quello compiuto
grazie ad Asterix. Con Asterix legionario, la prima uscita di maggio 2005, in
abbinamento con le riviste aggiungendo solo un modicissimo euro, è stata
lanciata parallelamente anche la raccolta dei DVD dei film d’animazione (a un
prezzo di €9,90). La serie è attualmente in corso perché, anche in questo caso,
sono previste dodici uscite. Il formato tenta in qualche modo l’emulazione dei
volumi Mondadori : dal 22,5x29, cartonato, 50 pagine circa si passa a questo
20x26, sempre cartonato e sempre con lo stesso numero di pagine. La riduzione
delle vignette, come al solito, non è vista troppo di buon occhio dagli
appassionati, tuttavia è una riduzione davvero minima rispetto, per esempio,
alle raccolte degli Oscar: si accompagna anche una netta riduzione del prezzo da
€9,90 a €4,90. Assenti i redazionali, come nei volumi originali, sono mantenute
le traduzioni ormai classiche di Alba Avesini. Insomma, chi non avesse mai
collezionato i volumi di Asterix è spinto a farlo ora grazie a una vistosa
diminuzione della spesa accompagnata da una minima riduzione del formato. Ma il
gruppo Mondadori non si ferma qui perché, in occasione dell’estate, ha lanciato
un’ulteriore iniziativa, stavolta legata ai celebri personaggi Warner Bros e a
quelli Hanna&Barbera. Nello stesso agile formato e basso prezzo dei volumetti di
Paperino dell’anno precedente, verranno pubblicate in dieci uscite le storie a
fumetti di Bugs Bunny e dei Flintstones, di Silvestro e Scooby-Doo. Non
presentissimi storicamente nelle edicole e fumetterie italiane, questi
personaggi fanno comunque parte dell’immaginario collettivo del nostro Paese,
grazie soprattutto alla costante riproposizione dei cortometraggi animati che,
guarda caso, proprio in estate sembra intensificarsi. Intento dei tipi di
Mondadori è quindi quello di lanciare storie tranquille e rilassanti, adatte sia
ai più piccoli che ai più grandi che desiderino rilassarsi sotto un ombrellone
al mare.
Dopo tutta questa rassegna, comprendiamo bene che il mercato degli allegati
fumettistici è notevolmente aumentato rispetto a un paio d’anni fa. Ci si
aspettava di più forse dal Gruppo RCS, ma in compenso il Gruppo Mondadori si è
dato molto più da fare del previsto, grazie anche all’enorme mole di diritti già
acquisiti e alla “abitudine” di pubblicare già fumetti nelle collane Oscar. Se
il target dei “Serie Oro” è estremamente variegato vista l’eterogeneità della
raccolta, le altre iniziative sono molto più mirate o ai collezionisti (edizioni
critiche di Topolino così come eleganti cartonati di Diabolik e Asterix) o al
lettore “generalista” che vuole soltanto rilassarsi con i fumetti (Disney,
Warner/Hanna&Barbera) o addirittura ai bambini (La Pimpa). Ma quale è la
reazione degli editori di fumetti?
Se c’era una speranza, che al momento appare mal riposta, nell’eventuale aumento
del reading public e dei frequentatori di fumetterie (cosa di cui molti addetti
ai lavori, tranne ovviamente quelli di Panini, si sono lamentati), da un altro
punto di vista alcuni altri editori hanno tentato delle “mosse a sorpresa”.
Menziono solo due iniziative, che spero possano aumentare nel tempo.
La
prima è quella della Free Books che, avendo acquisito i diritti di Strangers in
Paradise, ha deciso di lanciare una collana bimestrale da edicola che contiene
le ristampe del fumetto di Terry Moore. Il formato è molto “bonelliano”
(brossura, 16x21, 96 pagine) e il prezzo contenuto (€2,40). L’ovvio tentativo è
quello di far accostare un più vasto pubblico a questo fumetto, ma anche quello
di rientrare in un mercato che sembra sempre più chiudersi, ovvero quello delle
edicole.
Analogo discorso di può fare per l’iniziativa della Magic Press con la
collana “Grandi Storie”, altro bimestrale.
In un
formato più “pocket” (13,5x21) e dal numero più consistente di pagine (192) a
soli €4,90, la Magic ha lanciato nel primo numero una storia tratta da Sin City
di Frank Miller (approfittando strategicamente anche della contemporanea uscita
del film). L’intenzione della Magic è di riproporre il meglio del proprio
catalogo: di prossima uscita storie di Gaiman, Mignola e Moore. La strategia
delle due case editrici sembra analoga anche in questo senso: offrire storie
serie, dei veri e propri classici, al più vasto pubblico delle edicole con la
speranza di catturarli anche per ciò che riguarda il materiale da libreria
specializzata. Il minimo comun denominatore è quindi la qualità delle storie un
po’ a discapito di quella della confezione: ma se si ricorda cosa è successo al
mercato americano dei collezionisti degli anni ’90, i gadget e le “variant
cover” hanno sul breve fatto aumentare gli acquirenti, ma sul lungo periodo solo
le Storie con la maiuscola hanno creato nuove generazioni di appassionati.
In conclusione manifestiamo una speranza, quella che iniziative come quella di
Free Comics e Magic Press possano avere successo. D’altronde, che senso avrebbe
lamentarsi che i “Serie Oro” non hanno fatto aumentare le vendite dei fumetti
“ordinari” se gli altri editori semplicemente aspettano che il successo
commerciale piova loro addosso senza cercare nuove strategie? È presto per poter
dire se hanno avuto ragione o meno, ma per lo meno possiamo constatare che ci
stanno provando.